

questo e` un libro parlante: lo anima la voce ipnotica e indimenticabile di john lennon che si racconta, si spiega, si confida, si altera. e` una raccolta di interviste, lettere e dichiarazioni pubbliche, che insieme formano una lunga conversazione ideale, una sorta di autobiografia dal vivo. lennon racconta la sua vita anno per anno, a partire dai tempi della scuola fino agli anni post beatles, soffermandosi su dettagli inediti e lasciando trasparire umori, entusiasmi e opinioni.

"nessuno ha deciso di farci esistere: noi siamo il frutto di un`esplosione". le parole di anna, protagonista di uno dei racconti di questa raccolta, sono paradigma dello stato di dubbio, disperazione, perdita d`identita` che caratterizza la russia di oggi. sette racconti in una narrazione surreale dal ritmo perfetto, ambientati in una russia lontana dalle grandi citta` dove, spesso sullo sfondo della desolazione del dopoguerra, i personaggi cercano risposte ai grandi quesiti della vita ma sono assillati da fantasmi immaginari.

questo libro e` una biografia di salinger, ma e` anche la "biografia" di un libro: hamilton infatti, raccontando la vita, le opere, la famosa e misteriosa ritrosia dell`autore del "giovane holden", racconta in realta` anche la genesi di questo stesso libro e dello scambio di lettere con salinger che ne sono alla base; un libro che alla sua pubblicazione negli stati uniti fece nascere un dibattito sul diritto d`autore e sulla legge sulla privacy. ne nacque un processo, nel quale salinger fu chiamato a deporre in tribunale: questa deposizione e` una delle rarissime interviste che salinger rilascio` nell`ultimo mezzo secolo.


il luogo che ospita i libri diventa, in questa antologia di racconti, scenario del crimine. delitti che si consumano tra la polvere dei libri e i banchi di vendita di librerie antiquarie. un gruppo di sette narratori statunitensi, il piu` noto dei quali e` ellery queen, fa della biblioteca e delle librerie gli scenari misteriosi di furti e delitti. assistiamo cosi` al furto di un libro antico, alle peripezie di una bibliotecaria detective e alla prima indagine di un lettore in erba che di certo fara` strada.






"scrivo le cose che vedo, le cose che ho visto, le cose che spero di vedere, da qualche parte, in un posto lontano". sono parole di woody guthrie (1912-1967), compositore, scrittore, musicista e prima icona americana della canzone di protesta. nick hayes, appassionato cultore della sua musica, ne ricostruisce la vita e la vocazione: dall`infanzia difficile, segnata da lutti e tragedie familiari, ai lunghi anni di vagabondaggio, nei quali impara a conoscere sulla sua pelle il peso della poverta` e dell`ingiustizia sociale, all`affermazione sulla scena folk, alla fama crescente, culminata, nel 1940, con il successo di "this land is your land", secondo alcuni la piu` grande canzone americana di ogni tempo. e attraverso guthrie - con una prosa piena di lirismo e un tratto inconfondibile - hayes racconta un paese travolto dalla piu` grande crisi economica della storia ma capace di risollevarsi dalle proprie ceneri grazie alla forza della solidarieta` e della condivisione. prefazione di francesco de gregori.


il testo costituisce una vera introduzione alla psicologia della morte condotta attraverso una serie di dialoghi con alcuni dei protagonisti del pensiero contemporaneo: gli aspetti filosofici, psicologici e antropologici vengono cosi` delineati attraverso il confronto e il dibattito.

l`autore insegna propedeutica filosofica presso il dipartimento di ricerche filosofiche della ii universita` degli studi di roma. dal 1974 e` membro della "g. w. leibniz geselleschaft" di hannover.