
un biografo francese scopre negli archivi di parigi un`enorme quantita` di lettere di delazione contro gli ebrei scritte dai francesi durante l`occupazione nazista. e, scoperta ancor piu` sconcertante, una di queste lettere riguarda una famiglia di suoi amici ebrei, in gran parte deportata: i fechner, pellicciai da generazioni tuttora attivi e stimati. la delatrice, ancora viva, era una loro stretta conoscente, anzi una assidua cliente. allo shock iniziale subentra l`indignazione, e dopo l`indignazione la decisione di capire. il protagonista comincia a braccare la donna, ormai vecchia, e inizia cosi` una vera e propria indagine.


di solito sono gli dei che fulminano gli uomini. in questo libro, invece, abbiamo un filosofo che fulmina gli dei, al plurale come al singolare. e non e` detto che le sue saette siano meno micidiali di quelle celesti. e se nietzsche, con l`enfasi abituale, proclama la morte di dio, schopenhauer, ora con il suo sarcasmo ora con la sua logica implacabile, quel dio lo uccide davvero, togliendo qualsiasi validita` teoretica al teismo. questi scritti, alcuni dei quali ancora inediti per il lettore italiano, sono il migliore antidoto contro il rigurgito pauroso di fideismo e di superstizione, ma servono anche per smoccolare e intonacare la filosofia, sulla quale i ciarlatani hanno sparso una coltre di fumo che non le appartiene.


Il lavoro nel libro è diviso in tre capitoli –le pietre della storia, della fede e del cammino- ed è una suddivisione ideale per dare un senso logico alle foto con alcuni testi correlati e con foto di monumenti, di particolari architettonici ma anche di singole pietre. Queste ultime sono proprio le vere protagoniste: le pietre raccontano la storia passata, e diventano testata d’angolo e fondamento delle costruzioni.





Giappone 1949. 104 minuti. Con Ryu Chishu, Hara Setsuko, Tsukioka Yumeji.