

kurt di koppigen e` come un personaggio di dostoevskij perso nel medioevo e delle foreste del bernese - con qualche anno di anticipo su dostoevskij stesso. la sua anima mal sbozzata e agitata da impulsi incontrollati lo spinge dalla tetra rocca dove e` nato verso le strade piu` impervie. cosi` per scalfire l`indifferenza di una madre cui e` legato da un rapporto di oscura soggezione, kurt commette un delitto e si fa brigante di strada. di qui in poi, ogni suo gesto si inscrive, quasi per incantesimo, in un destino di perdizione che nulla sembra poter capovolgere il riscatto. la fiaba di kurt ha per sfondo valli folte e aspre, per comprimari loschi eremiti e spietati assassini, e per quinta interiore le agghiaccinati visioni del protagonista.









ultimo dei tre volumi dedicati a eduardo, il secondo tomo della "cantata dei giorni dispari" raccoglie i testi che vanno dalla meta` degli anni cinquanta all`ultima opera, "gli esami non finiscono mai", del 1973. in questo volume compaiono pertanto capolavori della maturita`, come "de pretore vincenzo", "sabato, domenica e lunedi`" e "ii sindaco del rione sanita`". l`edizione, curata da uno storico della lingua, nicola de blasi, e da una storica del teatro, paola quarenghi, analizza sia il lavoro dell`autore che quello dell`attore: il confronto tra il testo a stampa, i manoscritti e l`edizione televisiva delle opere di de filippo ha consentito di risolvere problemi di datazione, di seguire l`evoluzione drammaturgica, di testimoniare del continuo work in progress dalla scena al testo dato alle stampe.

copertina in stile spiderman, pagine fosforescenti, immagini di forte impatto: hobby raccapriccianti, ricchezze incalcolabili, performance da extraterrestri. tutti i record del mondo, anche quelli piu` impensabili.

una raccolta di massime scelte dall`i-ching e raggruppate per temi. il tempo, il successo, il comandare e l`eseguire, l`inesperienza, l`attesa, il litigio, la fortuna, la prudenza. gli argomenti e le massime sono stati scelti pensando al rapporto tra genitori e figli, nel desiderio di aiutarli a rompere il silenzio e l`incomunicabilita` e a parlare di cose importanti partendo da facili spunti.



sin dalla piu` remota antichita` i passaggi d`epoca sono stati considerati chiusure e aperture di cicli, in obbedienza a una concezione del tempo quale sostanza non uniforme e neppure lineare, come invece l`eta` moderna si e` abituata a pensarlo. ma anche per i moderni il tempo rimane un`entita` oscura, scandita da soglie che suscitano attese esaltanti e crudeli incubi: anzitutto i millenni. ed e` proprio uno di tali momenti che stiamo ora vivendo, in coincidenza con quella che, secondo l`antica concezione astrologica fondata sulla precessione degli equinozi, e` la transizione dall`eta` dei pesci all`eta` dell`acquario, i cui caratteri possiamo solo presagire.




dei 142 libri che componevano l`imponente "storia" di livio ne sono pervenuti solo 35. con stile maestoso e scorrevole il grande storico ripercorreva le vicende di roma, dall`arrivo di enea in italia ai funerali di druso, figliastro di augusto (9 a.c.), con l`intento di fornire all`urbe, nel momento culminante della sua potenza e della sua gloria, un`esposizione artisticamente valida del suo passato. il successo della storia liviana fu enorme fin dall`antichita`, non solo per il suo valore storiografico quanto per la visione d`insieme, che vede quasi prevalere gli aspetti artistici, letterari e morali su quelli puramente storici. questi libri proseguono il racconto delle tre guerre sannitiche gia` avviato nei libri vii-viii con il definitivo trionfo nella penisola che portera` la potenza romana ad affacciarsi piu` decisamente sul mediterraneo.

margherita, pipolo, francesco, il professore sono alcuni dei "matti" che simone cristicchi ha incontrato durante il servizio civile in una casa famiglia di roma. le incredibili storie di queste persone, piene di tic e di talenti inaspettati, vittime di tremende ossessioni ma anche di creativita`, sono entrate nella sua produzione musicale (centro d`igiene mentale e` il titolo della sua tourne`e) e ora diventano anche l`esordio narrativo del giovane cantautore romano. simone cristicchi e` il ragazzo ricciuto che ha fatto ballare l`italia intera sbeffeggiando biagio antonacci e il sistema delle major discografiche. ma, tormentone a parte, il successo di cristicchi e` stato salutato come l`affacciarsi di una nuova generazione di cantautori, capace di scrivere musica italiana di qualita`, con una forte vena di lirismo e di impegno nei testi, da "studentessa universitaria" a "angelo custode".

il protagonista di questo "thriller esistenziale" e` harry quinn, un reduce del vietnam che vaga da una parte all`altra degli stati uniti, cambiando continuamente lavoro, nel vano tentativo di reinserirsi nella realta`. irrequieto, solitario, involontariamente cinico, come un eroe hemingwaiano. la vicenda si svolge a oaxaca, una cittadina del messico piena di turisti, emarginati, funzionari corrotti, trafficanti di droga e forze della repressione. quinn si reca la` per cercare di liberare dal carcere sonny, fratello della sua ex ragazza, coinvolto in un`intricata storia di droga. rapidamente l`atmosfera si fa pesante e, nonostante il protagonista faccia di tutto per non farsi coinvolgere nei guai, attorno a lui cominciano a comparire dei cadaveri...

gadda e parise cominciano a frequentarsi nel 1961, allorche` parise acquista una casa a monte mario, non lontano dall`appartamento di via blumenstihl 19 dove gadda e` approdato dopo lunghe peregrinazioni e innumerevoli camere d`affitto. gadda ha quasi settant`anni, e` sopraffatto da una gloria tardiva, atterrito dai "fucili puntati" di garzanti e einaudi e dalle "onoranze" che gli vengono tributate, oppresso dai ricordi, straziato da un`"orrenda solitudine". parise ha poco piu` di trent`anni, cinque romanzi - fra cui un bestseller, "il prete bello" - al suo attivo e una mgb rossa; e` scettico, gia` annoiato dal successo, forse persino sazio del suo talento, ma capace di ammirare; capisce al volo le persone e ama metterle a nudo sottoponendole a scherzi atroci. inaspettatamente, i due diventano amici. gadda vede nel giovane parise "un surreale d`impeto": gli fa leggere darwin, cerca maldestramente di proteggerlo, si offre addirittura di prefare la ristampa di "il ragazzo morto e le comete" e "la grande vacanza", ma soprattutto non cessa di testimoniargli un affetto e una premura che sorprendono chi conosca la compassata cerimoniosita` dell`ingegnere. parise scarrozza gadda incurante del suo terrore di essere visto, e criticato, a bordo di una rombante biposto, lo sfotte con un`irriverenza che cela una "profonda, alta ammirazione", gli dedica quattro memorabili scritti che, insieme alle lettere che si scambiarono, documentano una fra le piu` imprevedibili amicizie del novecento.

stavano cosi` bene insieme, cosa e` successo alla loro vita? cosa e` successo ai due chiusi in una camera d`albergo con il cartello "non disturbare" sulla porta? dove sono finite la passione, la complicita`? il romanzo e` un`immersione nella vita quotidiana di una coppia, nell`evoluzione di un amore. racconta la crisi che si scatena alla nascita di un figlio e, ancora di piu`, racconta di quando qualcosa rompe l`incantesimo tra due innamorati. e suggerisce, lascia intravedere una risposta, una via d`uscita. e come se i protagonisti dei suoi romanzi piu` amati, "il giorno in piu`" o "il tempo che vorrei", si ritrovassero ad affrontare quello che viene dopo l`innamoramento, la responsabilita` e la complessita` dello stare insieme per davvero. volo sorprende per la capacita` di fotografare e dare un nome ai sentimenti, perfino quelli meno nobili e non per questo meno comuni. si tratta di un romanzo diretto, sincero, spudorato. leggendolo capita di ridere e commuoversi, come quando qualcosa ci riguarda da vicino.

la convinzione che tra volere e istinto di felicita` non vi sia contraddizione e` l`idea in base a cui feuerbach arriva a una riformulazione di tutti i principali concetti etici. il bene e il male morale hanno rapporto con lo stato sensibile della persona, con il benessere o con il dolore che vengono causati. la liberta` e` intesa come liberta` dai mali eliminabili della vita. la legge non e` altro che il proprio istinto di felicita` posto in relazione con l`istinto di felicita` degli altri. la coscienza rappresenta nell`io l`istinto di felicita` dell`altro.






un contadino guida un calesse di notte accompagnando in una passeggiata romantica un giovane ufficiale e una donna. lo stesso uomo, ora soldato, durante la ritirata di russia, trasportera` il corpo dell`ufficiale consegnandolo a una tomba di neve. la vita nei campi di concentramento, la fame e la lotta per non soccombere. l`impossibilita` di perdonare, nella notte di natale del `45, chi ha tradito, la solitudine e la rabbia di chi e` sfuggito alla morte. una bottiglia di grappa nascosta in trincea prima dell`attacco e il suo ritrovamento, anni dopo. una lettera indirizzata a jacopo da ponte, detto il bassano. questi i temi dei cinque racconti inediti raccolti in questo volume. storie minime, frammenti di memoria, testimonianze di un passato che torna vivo e presente.

"flaneur" come baudelaire per le vie di parigi, illuminista paradossale e lieve, flaiano passeggia per roma, e la guarda corrompersi stupidamente: luoghi comuni, accademismi, velleita`, mode e vezzi di una cultura che, sul finire degli anni sessanta, si parla e sparla addosso sono l`oggetto e il bersaglio di questo libro postumo. miscellanea di racconti, aneddoti, ricordi, graffianti definizioni e struggenti o disilluse passioni.

"che uomini erano quelli. riuscirono a salvare l`europa con la sola forza della fede. con l`efficacia di una formula semplicissima, ora et labora. lo fecero nel momento peggiore, negli anni di violenza e anarchia che seguirono la caduta dell`impero romano, quando le invasioni erano una cosa seria, non una migrazione di diseredati. ondate violente, spietate, pagane. unni, vandali, visigoti, longobardi, slavi e i ferocissimi ungari. li cristianizzarono e li resero europei con la sola forza dell`esempio. salvarono una cultura millenaria, rimisero in ordine un territorio devastato e in preda all`abbandono. costruirono, con i monasteri, dei formidabili presidi di resistenza alla dissoluzione. sono i discepoli di benedetto da norcia, il santo protettore d`europa. li ho cercati nelle loro abbazie, dall`atlantico fino alle sponde del danubio. luoghi piu` forti delle invasioni e delle guerre. gli uomini che le abitano vivono secondo una `regola` piu` che mai valida oggi, in un momento in cui i seminatori di zizzania cercano di fare a pezzi l`utopia dei loro padri: quelle nere tonache monacali ci dicono che l`europa e`, prima di tutto, uno spazio millenario di migrazioni. una terra `lavorata`, dove - a differenza dell`asia o dell`africa - e` quasi impossibile distinguere fra l`opera della natura e quella dell`uomo. un paradiso che e` insensato blindare con reticolati. da dove se non dall`appennino, un mondo duro, abituato da millenni a risorgere dopo ogni terremoto, poteva venire questa formidabile spinta alla ricostruzione dell`europa? quanto e` conscia l`italia di questa sua centralita` se, per la prima volta dopo secoli, lascia in macerie le terre pastorali da dove venne il segno della rinascita di un intero continente? quanto c`e` ancora di autenticamente cristiano in un occidente travolto dal materialismo? sapremo risollevarci senza bisogno di altre guerre e catastrofi?" all`urgenza di questi interrogativi paolo rumiz cerca una risposta nei fortini dove resistono i valor
"pulce ammaestrata" e` l`epiteto che sean o`casey rivolse allo scrittore inglese quando le chiaccherate radiofoniche sulle sue esperienze di internato, trasmesse dalla germania per gli americani non ancora entrati in guerra, furono ascoltate in inghilterra, sollevando accuse di tradimento. il libro e` un "autoritratto in forma epistolare".