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Irriverente, tra folk-rock e canzone d'autore. Hicks ha poco di Dylan, ma abbastanza humor e carattere da non passare inosservato. Disco di difficile reperibilità.

un agile strumento che spiega non soltanto il significato etimologico ma anche concettuale, storico e pratico di tutte le parole greche usate nel linguaggio filosofico dalle origini al vi secolo d.c. con 370 termini essenziali all`espressione del pensiero, con i loro differenti significati e la varieta` delle loro sfumature e piu` di 1500 riferimenti in 140 autori.

retore, conferenziere, libellista, poligrafo, luciano e` una delle figure piu` singolari della letteratura greca. questo volume raccoglie tre libelli - "i filosofi all`asta", "il pescatore o i redivivi", "la morte di peregrino" - che attaccano i filosofi e i loro sistemi. nel primo libello, nessun filosofo si salva, ne` socrate, ne` pitagora, ne` il cinico diogene; nel secondo, i filosofi trascinano luciano in tribunale, ma quest`ultimo si difende confondendo gli accusatori; nell`ultimo vengono esposti al pubblico ludibrio gli pseudo taumaturghi e santoni che ricavano denaro facendo leva sul misticismo irrazionale diffuso in quel tempo.

anno domini 1555. sopravvissuto a quarant`anni di lotte che hanno sconvolto l`europa, un eretico dai mille nomi racconta la sua storia e quella del suo nemico, q. predicatori, mercenari, banchieri, stampatori di libri proibiti, principi e papi compongono l`affresco dei tumultuosi anni delle guerre di religione: dalla germania di lutero, al regno anabattista di munster, all`italia insidiata dall`inquisizione. "q" e` l`esordio narrativo del rivoluzionario collettivo ora noto come wu ming.

la parola dike, comunemente tradotta con "giustizia", nasce in un contesto religioso e poi giuridico, ma ha in realta` un significato piu` profondo, che compare per la prima volta nella piu` antica testimonianza del pensiero filosofico: il frammento di anassimandro. si puo` dire che l`avvento della filosofia coincida con l`avvento di tale significato - quello che aristotele chiama "il principio piu` stabile". dike designa l`incondizionata stabilita` del sapere. e richiede la stabilita` incondizionata dell`essere. riguarda tutto cio` che l`uomo puo` pensare e puo` fare. in rapporto con essa si svolge l`intera storia dell`occidente. se nel "giogo" severino aveva puntato l`attenzione sulla conseguenza decisiva per l`uomo della tradizione occidentale, resa esplicita da eschilo, ovvero che l`incondizionata stabilita` del sapere e dell`essere e` il "vero" rimedio contro il dolore e la morte, e sul rapporto tra eschilo e anassimandro, in questa sua nuova opera si volge invece verso le radici di quel significato. soprattutto perche` dike e l`occidente, che ne e` dominato, sfigurano il volto della stabilita` autentica: il volto del destino della verita`. affrontando il rapporto tra il puro volto del destino e il suo volto sfigurato da dike, questo libro compie alcuni passi avanti rispetto agli scritti precedenti, da cui pure trae origine.

Copertina non disponibile
Autore: Dazai Osamu
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fin da bambino il disegnatore oba yozo si sente incapace di capire il modo in cui le persone interagiscono e si comprendono. e in una societa` come quella giapponese in cui, se non ci si conforma, la pena e` la squalifica e il decadimento dalla condizione di essere umano, l`unica salvezza per il giovane sara` indossare una maschera, fingere, fare il buffone. le sue difficolta` a entrare in contatto con gli altri lo costringeranno presto ad affidarsi allo spregiudicato horiki per affrontare i momenti di socialita`. ma sara` proprio l`amico a fargli abbandonare definitivamente gli studi, trascinandolo in un mondo di alcol, droga, donne piegate dall`esistenza o, al contrario, cosi` innocenti e fiduciose da attirare su di se` un contrappasso abominevole e degradante. nonostante gli sforzi per togliersi da quella vita e i successivi maldestri tentativi di dedicarsi alla lotta politica, yozo non riuscira` mai davvero a trovare una propria dimensione, rimanendo sospeso tra il piacere di infrangere il codice sociale, il sentimento di colpa per non sapervisi adeguare e lo schiacciante senso di solitudine che ne deriva. la potenza di questo romanzo, qui proposto in una nuova traduzione dal giapponese, sta proprio nell`incessante interrogarsi su cosa sia considerato "normale". perche` yozo e` in fondo la maschera tragica e paradossale dietro la quale puo` celarsi ciascuno di noi.

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