

il sogno del primo mondo, lungamente atteso dai messicani, si e` infine avverato. sotto la spinta della globalizzazione, il messico ha aperto le frontiere, riformato il sistema politico e trasformato l`economia. ma gli esiti sono stati per certi versi paradossali. la societa` e` resa vulnerabile da abusi nel campo dei diritti civili e da violente ribellioni. la riforma del mercato ha prodotto un`economia stabile e in crescita, ma al tempo stesso ha devastato gran parte delle campagne e messo in ginocchio i produttori locali. il messico e` oggi uno dei maggiori paesi esportatori del mondo, eppure la sua bilancia commerciale e` in negativo. e un paese in perenne divenire; una moderna democrazia industriale e insieme un paese violento e frammentato, in cui i contrasti economici e sociali mettono in pericolo la corsa verso la modernita`. alexander dawson, disegna gli sviluppi degli ultimi venti anni di storia e costruisce un ritratto di un paese ricco di contraddizioni, per comprendere quale sara` il futuro di una regione strategica per gli equilibri mondiali.


certe volte non e` facile convincere la persona che si e` smesso di amare a sloggiare. silvana ha questo problema, indurre il suo ex fidanzato a lasciare l`appartamento in cui sono vissuti insieme per tre anni. visto che non le riesce, chiede aiuto a un suo compagno di lavoro. eccesso di zelo racconta con sofferta ironia piccole e meno piccole malvagita` quotidiane sullo sfondo di una roma disfatta dal caldo e dalla violenza, fondale labile per una crisi che investe ogni cosa: i posti di lavoro, i profili professionali, il domicilio fisso, l`immagine consueta di se`, persino la grafia dei nomi propri.



nella vicenda del commerciante polacco jakob c`e` un paradosso esistenziale che trascende ogni contingenza storica. dal momento che vive in un mondo stravolto, per essere creduto jakob deve mentire e per dare una vera buona notizia deve inventare una storia fasulla. grazie infatti alla bugia di possedere una radio, puo` comunicare agli altri membri del ghetto che i russi stanno riconquistando i territori occupati e che si avvicina cosi` la liberazione. cio` mette in moto una serie di reazioni a catena, di cui il povero venditore si trova a essere il centro. rinasce la speranza, il ghetto si rianima, e tuttavia la pieta` da cui era nata la bugia non riesce a scongiurare il dramma..

l`harry`s bar e` molto piu` che un bar. l`harry`s bar e` un`istituzione. ai suoi tavoli si sono seduti re, principi, i protagonisti della storia e le stelle dello spettacolo - da woody allen a giorgio de chirico, da ernest hemingway a frank sinatra. arrigo cipriani racconta con schiettezza, umorismo e agilita` i cinquant`anni passati dietro il bancone dell`harry`s bar, che nella sua narrazione diventa il centro del mondo il punto d`incontro in cui storia personale e storia si confondono e si compenetrano. ecco allora un arrigo che si barcamena tra il lavoro nel bar e gli studi di giurisprudenza mentre infuria la seconda guerra mondiale; e ancora, gli insegnamenti ricevuti in collegio e le lezioni impartitegli da avventori abituali; le battaglie contro l`acqua alta e le visioni di donne bellissime che calcano il "palcoscenico" dell`harry`s bar.






dove affonda le sue radici l`italia di oggi? guido crainz cerca le risposte a questa e a altre domande non in vizi plurisecolari del paese ma nella storia concreta della repubblica, muovendo dall`eredita` del fascismo, dalla nascita della "repubblica dei partiti" e dagli anni della guerra fredda. l`analisi si sofferma soprattutto sulla "grande trasformazione" che ha inizio negli anni del "miracolo" e prosegue poi nei decenni successivi: con la sua forza dirompente, con le sue contraddizioni profonde, con le tensioni che innesca. in assenza di un governo reale di quella trasformazione, e nel fallimento dei progetti che tentavano di dare ad essa orientamento e regole, si delinea una "mutazione antropologica" destinata a durare. essa non e` scalfita dalle controtendenze pur presenti - di cui il `68 e` fragile e contraddittoria espressione - e prende nuovo vigore negli anni ottanta, dopo il tunnel degli anni di piombo e il primo annuncio di una degenerazione profonda. "mutazione antropologica" e crisi del "palazzo" - per dirla con pier paolo pasolini vengono cosi` a fondersi: in questo quadro esplode la crisi radicale dei primi anni novanta, di cui il tumultuoso affermarsi della lega e l`esplosione di tangentopoli sono solo un sintomo. inizio` in quella fase un radicale interrogarsi sulle origini e la natura della crisi, presto interrotto dalle speranze in una salvifica "seconda repubblica": speranze destinate a lasciare presto un retrogusto amaro.


marlowe racconta di aver avuto l`incarico di sostituire un capitano fluviale ucciso dagli indigeni nell`africa centrale. si imbarca su una nave francese e, giunto alla stazione della compagnia, vede come gli indigeni muoiano di stenti e di sfruttamento. dopo un lungo viaggio di duecento miglia sul fiume rintraccia kurtz, un leggendario agente capace di procurare piu` avorio di ogni altro. in realta` kurtz, uomo solo e ormai folle, e` quasi morente. viene convinto a partire, ma muore sul battello che lo trasporta, dopo aver pronunciato un discorso che non puo` nascondere "la tenebra del suo cuore".

non e` poi cosi` difficile votarsi all`infelicita`! in questa "guida alla rovescia" l`autore, anziche` suggerire ai lettori cosa fare per migliorare la propria vita, evidenzia gli errori piu` comuni, generati da dinamiche psicologiche cristallizzate, nei quali quasi tutti noi incappiamo e che ci proiettano inesorabilmente verso l`infelicita` e l`insoddisfazione. con un unico grande obiettivo: indirizzarci esattamente verso il risultato opposto! con quel tanto di ironia necessario per affrontare con un sorriso, determinazione e il giusto stato d`animo anche i problemi piu` intimi e sofferti, l`autore mette in luce quali sono i meccanismi psicologici piu` efficaci - e spesso subdoli, perche` inconsci - che ci fanno progredire a passo serrato verso la catastrofe esistenziale. non restarne schiavi e` la chiave di volta che aprira` la porta verso una piena serenita` interiore, relazioni equilibrate e armoniose, successi privati e professionali, in una parola verso la felicita`.









a vent`anni, karl ove decide di trasferirsi a bergen per seguire i corsi di una prestigiosa accademia di scrittura. come studente piu` giovane mai ammesso, e` eccitato e pieno di aspirazioni. presto pero` si sente defraudato delle sue illusioni giovanili. a disagio in compagnia e senza speranza con le donne, si da` al bere e alla musica rock. poi, pian piano, le cose prendono una piega piu` luminosa. si innamora, lascia perdere lo scrivere e si concentra sulla piu` gratificante critica letteraria, e il principio di una vita adulta prende forma. questo, fino a quando i suoi demoni, le sbronze e l`irresistibile esca della battaglia dello scrittore lo richiamano all`ordine. nel quinto volume del ciclo de "la mia battaglia", karl ove knausg?rd rivela la sua personale e spesso vergognosa lotta contro l`introversione, l`abuso di alcol, l`infedelta` e le ambizioni artistiche, e ci riporta tutto il dramma quotidiano dell`esistenza, in un romanzo in equilibrio tra il disperato desiderio di essere buono e il terribile potere della trasgressione.

sono quasi quindici anni che la libia vive una guerra civile permanente e senza fine. un ?grande gioco? a cui tutte le grandi potenze - dalla russia alla turchia, dagli usa ai paesi del golfo - partecipano per mettere le mani sull?immenso tesoro nascosto sotto la sabbia. e l?italia in che modo ne e coinvolta? quanto rischia nella sua ex ?quarta sponda??

"festa mobile", il romanzo rimasto incompiuto alla morte di hemingway, dipinge un affresco vivido della citta` che lo scrittore amava sopra ogni altra, e che considerava il luogo perfetto per la sua attivita` creativa. ormai anziano e malato, hemingway ricorda la parigi degli anni venti, dove in piena eta` del jazz aveva vissuto "molto povero e molto felice". tra bevute, oppio, corse di cavalli e snobismo sociale, la fame si rivela per lui scuola e disciplina: "tutti i quadri erano piu` intensi e piu` chiari e piu` belli se eri a pancia vuota, con una fame da lupo". "in una via fredda e spazzata dal vento" della rive gauche, la libreria shakespeare and company e` "un posto simpatico, caldo e accogliente" per il giovane hemingway che puo` prendere in prestito tutti i libri che vuole rimandando il pagamento. intorno a sylvia beach e alla sua libreria si muovono, lavorano e discutono scrittori e intellettuali come ford madox ford, gertrude stein, ezra pound, james joyce, francis scott fitzgerald. un libro di ricordi, l`opera d`addio che celebra la vita parigina come una splendente giornata di festa, diventa cosi` molto di piu`: un inno alla liberta`, alla insopprimibile liberta` dell`uomo di pensare, agire ed esprimersi.