
alberto vigevani e` stato un poeta, un romanziere e un bibliofilo. e queste tre determinazioni si incontrano e si mescolano in questo libro. vigevani narra, in un unico lungo racconto, diviso per quadri, la sua avventurosa vita di cacciatore di libri rari. e sono immagini di fresco e divertito umorismo, movimentate dalla tensione dell`attesa, dal gusto della conquista, di grande tenerezza per i suoi anni, i suoi incontri, i suoi mari del sud e le sue giungle di carta e di inchiostro.


il d`o e` una piccola realta` nella provincia milanese che in pochi anni si e` guadagnata grande fama e prestigio. un locale gestito da davide oldani insieme con il suo "vivaio", dove si propongono piatti della tradizione rielaborati in chiave moderna e preparati rigorosamente con ingredienti di stagione e prodotti del territorio. una cucina allo stesso tempo raffinata e semplice, attenta all`abbinamento di consistenze e sapori contrastanti, secondo il concetto di equilibrio degli opposti. questo ricco libro illustrato racconta per la prima volta, attraverso parole e fotografie, quel mondo, i ragazzi che ci lavorano con passione, i fidati fornitori e le ricette che meglio lo rappresentano... un tuffo nel d`o che solletichera` la curiosita` di ogni appassionato di cucina, un modo per scoprirne la filosofia pop e le fantasiose ricette, magari nell`attesa di sperimentarle direttamente seduti a uno dei suoi tavoli.


il libro vuole essere un contributo alla conoscenza del mondo islamico dell`africa settentrionale, cui la cultura occidentale contemporanea si e` avvicinata con scarsita` di mezzi linguistici, con atteggiamento pregiudiziale di fondo e con una lacunosa conoscenza delle radici religiose, politiche e economiche dei movimenti che in esso si manifestano. alcune generalizzazioni, come quella dell`integralismo islamico, o certe riduzioni, come quella del nazionalismo, non consentono di comprendere a fondo il senso di certi risultati elettorali, di certi successi politici, e, piu` in generale, di avvenimenti che sono il prodotto di scelte compiute da uomini e donne reali e non degli articoli di un dogma, cui essi dicono di riferirsi.







sono gli anni che seguono la morte della figlia paula. isabel allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in california dal 1992 al 2006. i ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. due leitmotiv danno coesione all`insieme: la relazione amorosa con il secondo marito willie e l`ansia di costituire e difendere una grande tribu` familiare. con intelligenza e autoironia isabel ci mostra le difficolta` di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un`innata generosita` puo` facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un`intolleranza viscerale nei confronti dell`ingiustizia. non mancano le acute riflessioni sull`incombere della terza eta`, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.
