
l`analogia e` un processo intellettivo fondamentale e tuttavia quanto mai misterioso. la scienza ne ha sempre diffidato. eppure l`analogia continua ad agire a tutti i livelli. l`autore ne ha voluto rovesciare la prospettiva, affrontando il tema dall`interno di una pionieristica indagine sui modelli computazionali della creativita` umana. ma per programmare un calcolatore in vista di un qualsiasi risultato, bisogna definire i processi con tanta rigida precisione che non e` piu` lecito parlare di creativita`. qui si evita la trappola facendo entrare in campo le "analogie fluide": il percorso creativo diventa un navigare a vista, scrutando in ogni direzione. l`attivita` di pensiero ha una natura parallela.





l`attuale divisione in nove libri e la loro intitolazione col nome delle muse risalgono agli eruditi alessandrini, solerti catalogatori dei classici. il titolo stesso non e` originale: fu ricavato dalle parole con cui lo scrittore esordisce. da un punto di vista storiografico l`opera narra le vicende del mediterraneo orientale, dalle origini leggendarie del conflitto europa-asia alla vittoria dei greci sui persiani. vi si puo` riconsocere un`architettura unitaria, basata su basi cronologiche precise, ma si riscontrano anche evidenti sproporzioni fra le singole parti, che comprendono excursus sistematici su alcuni dei paesi citati nelle vicende.



"naturalmente, quando ho cominciato a raccontare questa favola per il vostro diletto, non sapevo che di li` a poco avrei incontrato i miei due corvi nella vita vera". questo nuovo caso per aristotele detective ha inizio mentre il filosofo e` occupato a discutere con gli allievi del liceo la funzione del denaro. la strada migliore per raggiungere la felicita`, sostiene un giovane viziato. ma il vecchio stagirita non e` d`accordo e per illustrare la propria visione economica, nel quadro della piu` vasta teoria della polis, sceglie una parabola (un`abitudine, come osserva ironico uno dei discepoli, platonica piu` che aristotelica): la favola dei due corvi bianchi. il filosofo ha appena iniziato a raccontare che arriva un uomo trafelato. e caronide, un vedovo, una volta possidente, che ha ceduto terreni e schiavi per ridursi a vivere su uno stentato podere accudendo le capre. costui chiede ad aristotele di indagare sulle macchinazioni del cugino, il ricco simmaco, che vorrebbe impadronirsi delle ultime sue risorse. aristotele non accetterebbe quell`incarico da piedipiatti, ma a convincerlo c`e` una singolare coincidenza: il governatore licurgo gli ha chiesto di recarsi ad idra, la vicina isola dov`e` rifugiato il detto simmaco, per chiarire un caso di corruzione di giuria; inoltre, la citta` di atene ha deciso di inviare nella stessa isola stefanos, il braccio destro nelle specula zioni poliziesche come teofrasto lo e` in quelle del liceo. cosi` aristotele si trova ad affrontare tre casi...