per sen l`idea di uguaglianza deve confrontarsi con la sostanziale eterogeneita` degli esseri umani, dovuta a caratteristiche personali e a circostanze esterne, e con la molteplicita` di variabili in relazione alle quali l`eguaglianza puo` essere valutata. per sen il cuore del problema e` nella domanda "eguaglianza di che cosa?". nel fornire una risposta egli si concentra sulla capacita` degli individui di svolgere efficacemente le loro funzioni e sulla liberta` che essi hanno di perseguire i loro piani di vita.
attraverso la vita di leo e michela, il romanzo di vassalli rievoca i momenti di protesta e le battaglie civili degli ultimi trent`anni di storia. per chi ha vissuto le rivolte studentesche, il femminismo, l`antipsichiatria, le battaglie pacifiste e piu` recentemente i movimenti ecologisti, il volontariato nei paesi in guerra, l`impegno nell`accoglienza degli extracomunitari, il romanzo sara` un`occasione per confrontare le proprie illusioni e delusioni con quelle dei due protagonisti. per chi e` troppo giovane per aver vissuto consapevolmente queste vicende, sara` un percorso di conoscenza attraverso i miti delle generazioni precedenti.
la figura di alexander langer (1946-1995) e` piu` attuale che mai. per certi aspetti, anzi, nel dibattito sociale e politico langer e` oggi piu` conosciuto, e "riconosciuto", di quando era in vita e doveva subire anche amarezze e misconoscimenti. marco boato, che ha condiviso tante iniziative di langer, ci presenta il ritratto di un autentico e coerente testimone del nostro tempo: le radici sudtirolesi, il rapporto con la chiesa, la formazione, il sessantotto, l`impegno politico e la "conversione ecologica", la nonviolenza, l`impegno per il dialogo interetnico. come ricorda il cardinale loris capovilla nella presentazione, "anche alex ha perseguito ostinatamente la pace, e, insieme, la custodia del creato. ha inseguito con tenacia questi ideali. ne ha fatto la sua passione e la sua vita". completano il volume le testimonianze di peter kammerer, adriano sofri, leonardo zega, edi rabini.