
e una singolare giornata dell`anno 1799 e il capitano delano, fermatosi sulle coste cilene per far acqua nell`isolotto di santa maria, avvista la nave san dominique che sembra aver perso il governo e riesce a salire a bordo con qualche provvista. la san dominique trasporta schiavi negri e altra merce di valore. durante la traversata e` scoppiato un ammutinamento e i negri, uccisa la maggior parte dell`equipaggio bianco, hanno risparmiato la vita a benito cereno, il comandante, perche` li riporti in africa. scampati a un naufragio a capo horn la nave e` ferma, in bali`a di una misteriosa attesa. "benito cereno" e` una grande e tragica avventura di mare, che rivela l`aspetto buio, profondo dell`umanita`.


lincoln perry e joe pritchard - ex poliziotti e ora titolari dell`omonima agenzia investigativa - si ritrovano per le mani il caso dell`anno: wayne weston (anche lui investigatore privato nonche` ex marine) e` stato ucciso, o forse si e` suicidato. la moglie julie e la figlia betsy sono scomparse (o forse sono state assassinate da wayne che ha fatto sparire i corpi prima di uccidersi?). ora e` il padre della presunta vittima, il signor weston, a volere far luce nell`oscura vicenda affidandosi a perry e a pritchard. i due scoprono in fretta che questo delitto e` circondato da molti piu` misteri di quanto volesse la versione ufficiale, diffusa da polizia e stampa: le piste aperte, infatti, portano al gioco d`azzardo, a un racket di usurai ed estorsioni, a un magnate dell`edilizia e a un gruppo di russi legato alla mafia che non ha nessuna voglia di essere pedinato. ma proprio quando i due soci sentono di essere vicini a una possibile chiave di risoluzione del caso, un nuovo omicidio li costringe a cambiare direzione. perry parte per una cittadina della carolina del sud, pronto a inseguire gli indizi che conducono a un ex marine molto pericoloso. una volta arrivato sul posto scopre che il gioco rischia di farsi davvero pericoloso, fino a propagarsi alla sua vita privata: non sembra esserci via d`uscita...


gerusalemme e` una citta` dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all`interno di un mercato di territori e popolazioni. paola caridi ha vissuto per dieci anni a gerusalemme. le sue pagine ci restituiscono una citta` vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanita` dolente. ma ci restituiscono anche una citta` crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. una citta` costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. una citta` densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con se` nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. gerusalemme si e` aperta per un breve periodo alla modernita`, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. sopravvive la speranza: che gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una citta` per gli uomini e le donne che li` vivono.

si chiamano vinca, valentina, augusta, silvia, xenia, anna, milly, emanuela. otto ragazze attorno ai vent`anni che si ritrovano tutte al collegio grimaldi di roma, tra l`autunno del 1934 e l`estate del 1936. diverse per origine geografica e familiare, si affacciano alla vita adulta con attese differenti - l`amore, l`emancipazione professionale e intellettuale, il ritorno alle origini, la partenza -, e chiuderanno il loro percorso con scelte altrettanto differenti. sperimentale nello stile e nei contenuti, "nessuno torna indietro" rivoluziona il canone della narrativa di formazione: originale e` l`adozione di un punto di vista multiforme, che non si disperde in un coro ma mantiene vive le specificita` delle singole voci; inedita e` la totale mancanza di giudizio, implicito o esplicito, sui percorsi delle otto protagoniste; del tutto nuova, in particolare, la rottura dell`unita` di quell`immagine femminile che aveva dominato la cultura e la societa`, fino alla "donna nuova" creata dal regime. accolto fin dal primo apparire, nel 1938, da grande successo, il romanzo d`esordio di alba de ce`spedes esplora la formazione dell`identita` femminile nell`italia fascista senza voler proporre storie esemplari, facendo conoscere da subito l`autrice come una delle grandi voci letterarie del novecento.