
una donna su quattro ha subito nell`infanzia gravi forme di abbandono o di abuso, e questi eventi raddoppiano il rischio di depressione nell`eta` adulta. con le parole delle donne intervistate nel corso di una ricerca ventennale, le autrici delineano un quadro vivo degli effetti a lungo termine di esperienze infantili traumatiche. al testo e` accluso il questionario ceca, un test autosomministrabile validato scientificamente, che misura l`incidenza dell`esperienza traumatica all`interno della storia familiare.


e una raccolta di dieci egloghe in volgare costruite sul modello virgiliano, con il quale intendono volutamente competere, ma attualizzandolo e adattandolo alla situazione della corte ferrarese degli estensi. i dieci testi, in cui si esprime al meglio il gusto pittorico e idillico tipico di boiardo, con sfumature quasi fiabesche nelle descrizioni dei paesaggi e degli scorci della campagna dell`arcadia, delineano un confronto tra la realta` contemporanea, fatta di guerre e sofferenze, e il mitico mondo arcadico.

simbolicamente rilegato in rosso, il colore della rivoluzione, il manoscritto di oper und drama fu completato il 10 gennaio del 1851 e spedito all`amico theodor uhlig, critico musicale e fervente sostenitore di wagner, con la dedica: "rossa, o amico, e` la mia teoria!". il volume era nato come un articolo di ampie dimensioni sull`opera moderna, ma crebbe a dismisura tra le mani di wagner, ed apparve a lipsia alla fine di quell`anno in tre tomi. sebbene ne curasse la ristampa altre due volte, nel 1869 e nel 1872, con correzioni e l`eliminazione di vari riferimenti polemici, dopo la prima edizione wagner senti` il bisogno di prendere le distanze dal suo maggiore trattato teorico, senz`altro anche influenzato dal pensiero di schopenhauer, che lo porto` a rivedere in parte la propria concezione della musica come mezzo dell`espressione al servizio del dramma. questa nuova edizione italiana ricostruisce filologicamente l`intero tragitto editoriale dell`opera, e la propone per la prima volta al lettore non solo nella sua integralita` ma anche nel suo divenire. il testo principale qui tradotto segue quello dell`ultima edizione (che wagner giudico` definitiva), riportando in nota le parti inedite del manoscritto fatte conoscere da klaus kropfinger nella sua riedizione dell`edizione del 1851, nonche` le principali varianti introdotte da wagner nelle edizioni successive, riscontrate direttamente sugli originali.


spinta dall`ostilita` crescente del presidente nasser verso gli ebrei, sul finire degli anni sessanta la famiglia di andre` aciman e` costretta a lasciare alessandria d`egitto, abbandonando privilegi e ricchezza. al molo di napoli ad attendere andre`, sbarcato con un fratello piu` piccolo da tenere in riga e la madre sorda per cui deve tradurre ogni parola, e` l`iracondo e avarissimo zio claude, che vive a roma gia` da anni e che affitta loro un improbabile appartamento in un quartiere popolare. inizia cosi` il racconto intimo e a tratti ironico con cui l`autore apre una finestra sulla sua eccentrica famiglia e sul periodo romano della sua vita. i mesi in via clelia, caratterizzati dalla vergogna di doversi adattare a una vita umile, dalle fughe in biblioteca e dai pomeriggi nell`angusta cameretta dove affoga nei romanzi la nostalgia di casa, il senso di inadeguatezza e i dubbi sul futuro. ma piano piano roma gli rivelera` la sua bellezza e gli diventera` sempre piu` familiare: le corse in bicicletta a perdifiato per il centro storico, le tappe nelle librerie di fiducia, i pomeriggi a piazza di spagna, le amicizie inaspettate. soprattutto i baci, le serate al cinema, gli incontri fugaci e quelli rimasti sospesi, che proprio per questo hanno lasciato una scia di desiderio piu` intenso e struggente. e quando tutto sembra filare per il meglio (perfino l`amore!), sara` una lettera dell`hunter college di new york a mescolare di nuovo le carte in tavola, e a portare andre` dove forse aveva sempre sognato.
