fra l`aprile e l`ottobre 1882 friedrich nietzsche, allora all`apice della sua creativita` ma ignoto al pubblico piu` vasto, la giovane e affascinante russa lou von salome` e il filosofo paul re`e furono legati da un sodalizio vibrante, fonte di innumerevoli pettegolezzi, ricostruzioni, interpretazioni. il fatto centrale e piu` significativo di questo rapporto triangolare fu che nietzsche riconobbe in lou l`unico essere femminile che avrebbe desiderato iniziare alle sue scoperte. questa lacerante vicenda si e` dispiegata davanti ai nostri occhi solo in anni recenti, allorche` ernst pfeiffer ha potuto radunare tutti i documenti: lettere, ma anche testimonianze laterali.
ma gcig lab sgron e` una delle figure femminili piu` importanti della storia religiosa del tibet. vissuta nella seconda meta` del secolo xi, viene considerata l`iniziatrice della tradizione detta "recisione dei demoni", un sistema di yoga fondato su una prassi rituale ricca di elementi di notevole pathos che ebbe grande diffusione in tutti i paesi dell`arco himalayano. i "canti spirituali" sono, secondo la tradizione tibetana, il testamento spirituale della santa. muovendo dal principio secondo il quale la radice di ogni demone va ricercata nella propria mente, ma gcig conduce un`analisi serrata di tutti quei meccanismi che sono alla base dell`ignoranza degli uomini: ne scaturisce un canto alla realta` assoluta, un inno spirituale di grande forza espressiva.
. il significato di questi e di centinaia di altri sogni ci viene illustrato nell`opera di artemidoro, vera enciclopedia teorica e pratica del sogno, scritta nel ii secolo dopo cristo, compendio di tutta l`antica e complessa tradizione greca su questo tema, che nel mondo moderno e` stato posto, dopo freud, al centro di tutta la psicologia e si e` rivelato una fonte inesauribile di conoscenze e di misteri. artemidoro era un interprete di sogni per professione e la sua ambizione era di scrivere un manuale definitivo della sua scienza: con diligenza e minuzia, utilizzando tutta la letteratura precedente, oggi in gran parte perduta, e insieme la sua diretta esperienza, artemidoro classifica tutti i tipi di sogni e i procedimenti che vi operano, elenca le piu` disparate immagini che vi possono comparire e ne svela i vari sensi. il risultato e` sorprendente: dietro le sue interpretazioni, spesso asciutte e prosaiche, si profila tutto un diverso regime dell`immagine, che getta luce preziosa su quella che era la coscienza psicologica greca. naturalmente il lettore moderno non potra` resistere alla tentazione di confrontare le interpretazioni di artemidoro con quelle della psicoanalisi. e anche qui la lettura sara` quanto mai eccitante: proprio nella totale diversita` dei presupposti, certe indicazioni sembrano convergere e integrarsi, a riprova che le immagini oniriche costituiscono una realta` che nessun sistema culturale riesce compiutamente a ridurre al proprio codice. infine, il libro dei sogni potra` essere consultato dire
"sino all`ultimo momento recitiamo la commedia con noi stessi," - scrive heine alla fine di "idee. il libro le grand" - "mascheriamo la nostra miseria persino a noi stessi e mentre moriamo per una ferita al petto ci lamentiamo del mal di denti". anche "il libro le grand" - spiega claudio magris nella sua premessa - e` una testimonianza di quest`arte di recitare la commedia con se stessi e col proprio dolore, arte di cui heine era maestro. il libro e` un gioco, fra scherno e nostalgia, con l`amore e la malinconia, con la precaria rispettabilita` sociale e con la stessa propria posa libertina che ostenta di beffarsene, con i mali del proprio cuore e con quelli della germania e dell`europa, della storia e della societa` moderna.
c`era una volta un vecchio pazzo che viveva su un marciapiede, circondato da una corolla di cartoni e di stracci, vegliato solo da un colombo ferito. forse un tempo e` stato un uomo importante, ma nessuno ne ha piu` memoria, nemmeno lui stesso. la sua vita procede immutabile, scandita dall`avvicendarsi del sole e della pioggia, dalla buona sorte di trovare in fondo a un cestino qualche succulento scarto della vita urbana. finche` succede una cosa incredibile. una meravigliosa ragazza dal corpo morbido e profumato incrocia gli occhi assenti del vecchio, gli sorride, lo porta a casa con se`, lo lava, lo ama. la nuova vita felice dura un tempo breve. un giorno il vecchio - come prima e` stato inaspettatamente riconosciuto e salvato - viene abbandonato e, lontano dalla meravigliosa ragazza, s`incammina verso la citta` dei morti, mentre la neve ricopre tutto. ma, a questo punto, succede un`altra cosa incredibile... secondo le parole di una straordinaria visitatrice del mondo fiabesco come cristina campo, "a chi va, nelle fiabe, la sorte meravigliosa? a colui che senza speranza si affida all`insperabile". cosi` la storia del vecchio pazzo non finisce qui, ma supera di slancio la soglia dell`impossibile, si addentra nel buio e lo trascende. meditazione estrema e inattuale sull`amore dietro un velo di desolazione e dolcezza, questa fiaba controcorrente indica un diverso cammino in questi tempi di chiusura degli orizzonti, ridando spazio all`invenzione della vita e del mondo.
Il Clyde Beatty Circus è vittima di ripetuti ed apparenti incidenti che sembrano atti di un sabotatore......VD
una donna in viaggio ascolta un estraneo seduto di fianco a lei mentre parla del suo lavoro, della famiglia e dell`angosciosa notte precedente, trascorsa a seppellire il cane. faye, scrittrice e io narrante, sta raggiungendo il continente europeo per partecipare a un convegno. nel caldo afoso, tra pause caffe` ed eterne attese di navette che fanno la spola dal ristorante alla sede dei meeting, incontrera` colleghi, giornalisti, organizzatori culturali. da quelle sue conversazioni emergera` un quadro meraviglioso e terribile di un`umanita` confusa, scissa tra cio` che teme di essere e cio` che sceglie di mostrare. dopo "resoconto" e "transiti", l`ultimo atto della trilogia.
nel libro che si presenta qui, quarant`anni dopo la prima edizione, carlo ginzburg, un non storico dell`arte, si propose di confutare sulla base di elementi esterni, legati a committenti e iconografia, la data precoce - avanzata da uno dei maggiori storici dell`arte del `900, roberto longhi - di un`opera capitale come la flagellazione di piero. nel caso della flagellazione, e in generale in queste indagini, gli elementi connessi allo stile erano, a differenza di quelli esterni, ignorati - ma solo in apparenza, perche` veniva ripetutamente esaminato un dato di convergenza (o di frizione) tra gli uni e gli altri: la cronologia. si tratta dunque di un libro che discute con gli storici dell`arte (che l`hanno criticato, talvolta con asprezza)? anche, ma non solo. "indagini su piero" si rivolge a tutti coloro che amano la pittura di piero della francesca, che appare qui in una luce inattesa.