
Con il classico orgoglio che definisce le band del Sud, questo quartetto mischia con forza e dosato ardore radici southern, blues, soul e persino influenze punk, il che rende il loro suono teso e diretto. Ballate evocative, riff secchi e decisi ed un tocco rollingstoniano, che fa molto Exile on Main Street. La produzione di Tim Kerr dà ulteriore forza al disco, che è stato registrato dal vivo in studio, con il classico buona la prima. Lee Bains III e la sua band, ormai al terzo disco, si confermano una realtà, dopo Jason Isbell ed i Shakes, l'Alabama comincia a diventare qualche cosa di più che una semplice zona sulla carta geografica.

Dopo avere pubblicato un doppio dal vivo, registrato al Peach Festival nel 2016, la Trongone Band, arrivano dalla Virginia, debutta con il primo disco in studio. Un cocktail di southern rock, Grateful Dead e Phish, a detta della stessa band. Un suono maschio, vibrante, basato sulle chitarre dei fratelli Trongone (Andrew e John), con una forte attitudine all'improvvisazione ed i classici suoni southern dentro alle chitarre. Un quartetto che si sta facendo strada molto rapidamente.
Front Country sono una band relativamente nuova. Sono al terzo disco ( This is Front Country e Sake of Sound i due precedenti ). Guidati dalla bella voce, fresca ed aperta, di Melody Walker, questi ragazzi californiani sono una delle più interessanti band della attuale scena Americana. Non fanno country, ma mischiano in modo geniale folk, rock, radici e musica d'altri tempi, come nella rilettura in chiave moderna di Storms Are on The Ocean ( della Carter Family). Ci sono anche un paio di strumentali, nelle mani Leif Karlstrom ed Adam Roszkiewicz, che danno al disco un sapore più innovativo. New folk ?, Folk rock ? Rockin- country ?. Un pò di questo ma anche un suono decisamente fresco, ben congeniato e, perchè no, innovativo.
