uno studio di opere e personaggi meno conosciuti di autori come marivaux, goldoni, de sade che sovrapposero le maschere della commedia seicentesca per creare confusioni di identita` ed equivoci. un modo per sondare i limiti dei concetti illuministi di verita`, finzioni, individuo e fondare il teatro moderno, fatto di personaggi e di testi.
margaret alton, tornata su darkover dopo aver trascorso la sua giovinezza nell`impero terrestre, trova il suo pianeta natale profondamente mutato e immerso in un`atmosfera di terrore. lei stessa, pero`, e` turbata: una voce la perseguita, ripetendole che lei possiede il "dono degli alton", una forza tanto misteriosa quanto potente che, tuttavia, non puo` utilizzare perche` la custode ashara l`ha "bloccata", lasciandole impressa sulla mano sinistra una "matrice ombra", il cui scopo non e` possibile conoscere. e proprio per scoprire qual e` il segreto di questa matrice margaret dovra` confrontarsi con le forze piu` oscure e apparentemente invincibili.
a torino dicono che se una si mette con un delinquente, poi non puo` lamentarsi se le capita qualcosa di male... a torino dicono che finche` i banditi si ammazzano tra di loro, a ogni morto ce n`e` uno di meno... a torino dicono che se le bande di delinquenti devono proprio farsi la guerra, almeno vadano a farsela a casa loro... a torino dicono che qui ormai e` come essere a chicago... un giallo ambientato a torino, nella malavita degli anni novanta, tra clan rivali, donne gelose, poliziotti stanchi ma tenaci.
in un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnica, rischiamo di non capire piu` i grandi capolavori della letteratura. sul versante della critica, negli ultimi decenni abbiamo messo a punto una serie di strumenti assai efficaci per l`analisi dei testi, a cominciare dalla filologia e dallo strutturalismo, che hanno assunto un`importanza crescente nell`insegnamento. in parallelo, fiorisce una produzione narrativa sempre piu` ripiegata sull`io, e hanno grande fortuna i romanzi di puro intrattenimento. tuttavia rischiamo di perdere di vista quello che e` il senso profondo della opere letterarie, quello che le rende importanti e necessarie. in queste pagine appassionate e polemiche, tzvetan todorov - che all`inizio degli anni sessanta ebbe un ruolo determinante nella diffusione dei formalisti russi - va al cuore del problema: a che cosa ci serve, oggi, la letteratura? todorov parte dalla propria vicenda di studioso, prima nella bulgaria sovietica e poi nella parigi di genette e barthes. discute i metodi piu` in voga d`insegnamento della letteratura. esplora l`attuale produzione narrativa. soprattutto, si confronta con la lezione dei grandi del passato per ritrovare e rilanciare il valore insostituibile della letteratura.
al centro di questo struggente romanzo corale ambientato nel sud (in puglia, basilicata, e calabria tra il 1784 e il 1861) c`e` il sogno di una repubblica contadina. una saga di sangue e poesia, di eventi surreali e visioni, di dialoghi con i morti e gli animali, di affetti quotidiani e devastanti passioni.
irma, studentessa universitaria fuori sede, torna a cividale, paese nativo vicino al confine con la slovenia, per il funerale del migliore amico, alfredo. pronta a ripartire il giorno seguente, e` trattenuta da una serie di morti che coinvolgono il padre, una cara amica e il poeta straccione e pazzo con cui instaura un legame filiale. il poeta pare sapere sempre la verita`. sullo sfondo di un ponte, chiamato del diavolo, irma sembra prigioniera di un incantesimo della citta` che le impedisce di andarsene.
curato da vittorio gregotti e giovanni marzari, il volume analizza l`opera completa di luigi figini e gino pollini. firmano gli interventi raccolti nel volume, accanto ai curatori, marida talamona, alessandra muntoni, ornella selvafolta, cristina bianchetti. il testo raccoglie inoltre testimonianze di ludovico barbiano di belgiojoso, ignazio gardella, gae aulenti e altri esponenti del mondo culturale e artistico italiano.
riti, miti, magie e tutte quelle espressioni devianti del sentimento religioso che chiamiamo "superstizioni" sono il tema di questo excursus che tiene conto dell`europa, delle colonie americane e delle principali comunita` religiose. si assiste ad una straordinaria persistenza e all`ubiquita`, fra il 1500 e il 1750, dell`intolleranza religiosa, e si riscontrano forme di contaminazione insospettate tra religiosita` popolare e religione ufficiale. grazie alla sua documentata analisi, monter ci costringe a rivedere molti luoghi comuni; per esempio, maghi, streghe ed eretici furono perseguitati con minore accanimento dall`inquisizione che non dai tribunali laici. e ancora: l`idea di tolleranza - da erasmo a spinoza a pierre bayle - evolve in modo contrastato prima di diffondersi nella pratica corrente. sorprendentemente, il xvii secolo, molto piu` del medioevo e a dispetto del razionalismo trionfante, e` il vero teatro europeo della persecuzione religiosa.
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il 22 aprile 1516 usciva a ferrara, presso l`editore giovanni mazocco, la prima edizione dell`"orlando furioso". ariosto coronava cosi` il lavoro di una dozzina d`anni, ma le cose non sarebbero finite li`. per il poeta inizio` subito un periodo di revisione del suo capolavoro che avrebbe portato all`edizione intermedia del 1521 e a quella definitiva del 1532. questo lavoro di riscrittura avrebbe indotto l`autore ad ampliare il poema portandolo da quaranta a quarantasei canti, a ristrutturare l`intreccio dei vari episodi, e soprattutto a cambiare profondamente la lingua adeguandola ai dettami ispirati alle "prose della volgar lingua" di pietro bembo, che nel frattempo si stavano imponendo fra i letterati italiani di ogni regione. dunque il "furioso" che tutti leggono normalmente e` scritto nel toscano letterario esemplato sui grandi trecentisti, quell`italiano che ha costituito la lingua letteraria dominante fino ai primi del novecento. il primo "furioso", invece, assemblava liberamente il toscano con molti latinismi, con il lessico del volgare padano, con svariati termini dell`espressivita` popolare. una lingua imperfetta ma molto creativa, quasi inventata ottava dopo ottava. l`edizione che qui proponiamo offre il testo del "furioso" originario con un ampio commento sugli elementi caratteristici di questa lingua, sottolineando tutti i passaggi piu` rilevanti che avverranno nell`edizione definitiva.
in un villaggio delle alpi austriache due giovani donne, brigitte e paula, lavorano come operaie in una fabbrica di biancheria intima. sognano la felicita`, una bella casa e un uomo gentile, ma la vita insegnera` presto a entrambe che il loro essere donne, nella societa` in cui vivono, le obbliga a scelte difficili e spesso dolorose. in un racconto incessante, diretto nell`indagare l`animo delle due protagoniste, l`autrice ci porta all`interno della vita e dei sogni di paula, che crede di aver trovato il suo grande amore in erich, un taglialegna rozzo ma bellissimo, e di brigitte che in heinz, un elettricista ingenuo, intravede una possibilita` d`elevazione sociale. entrambe sono imprigionate nello stereotipo di un ruolo femminile, quello di madre e moglie devota, entrambe sono vittime e complici della loro sottomissione. elfriede jelinek con una scrittura sperimentale e provocatoria traccia un ritratto spietato della societa` patriarcale, stigmatizzando il ruolo assegnato alle donne e, al contempo, la loro incapacita` di reagire superando i ruoli imposti.
fondatore della secessione viennese, protagonista della pittura della vienna imperiale negli anni tra ottocento e novecento, gustav klimt (1862-1918) e` considerato uno dei piu` grandi artisti del xx secolo. pubblicato in occasione della mostra al forte di bard, il volume e` incentrato sul celebre ritratto di signora, eseguito da klimt negli anni fra il 1916 e il 1917 e appartenente alle collezioni della galleria d`arte moderna ricci oddi di piacenza. considerata un indiscusso capolavoro dell`artista, l`opera racchiude in se` un duplice mistero, ed e` stata protagonista, come suggerisce il titolo, di una serie di avvenimenti che rendono la sua storia particolarmente singolare e interessante. come e` noto, a meta` degli anni novanta, la felice intuizione di una studentessa, supportata da un`approfondita serie di analisi, ha provato che l`opera da noi conosciuta si sovrappone a una precedente realizzazione - il ritratto di una giovane donna, probabilmente perduto, e di cui si possiede un`unica rappresentazione iconografica -, sulla quale l`artista torna, consegnandoci il dipinto nelle forme attuali. all`indomani della scoperta, il quadro e` oggetto di una misteriosa sparizione, che si e` conclusa con un recente e altrettanto misterioso ritrovamento e con il ritorno dell`opera alla galleria d`arte moderna ricci oddi di piacenza. klimt. le avventure di un capolavoro e` corredato dei contributi di franz smola (il ritratto di signora in rapporto agli altri ritratti femminili di gustav klimt, con alcune ipotesi sull`identita` dell`effigiata), lucia pini (il ritratto di signora di klimt della galleria d`arte moderna ricci oddi. storia e vicende su suolo italiano) ed ermanno mariani (l`oscuro caso del "doppio ritratto" di klimt), oltre alla biografia dell`artista e della bibliografia.
geografie tentacolari e geometrie non euclidee sono parte ineludibile dell`immaginario oscuro di h. p. lovecraft, che nei decenni ha travalicato la pagina scritta per ispirare autori, illustratori e registi. da aira, la citta` di marmo e berillio, fino a kadath, l`ultima dimora degli dei della terra, tra monti inespugnabili, deserti, foreste inestricabili, questi luoghi non sono altro che sogni. ma se e` vero che in fondo tutte le cose umane non sono altro che sogno, questo atlante visionario non e` diverso da ogni altro catalogo di posti mai visitati. a compilarlo e` carlo baja guarienti, aiutato dalla matita di alberto ponticelli, con una postfazione di s.t. joshi e la mappa disegnata da francesca baerald. cio` che ne esce e` una imperdibile guida ai reami fantastici nati dalla penna del solitario di providence.