


georges bernanos (parigi 1888-1948) ebbe un`educazione religiosa che lo avvicino` in un primo momento ai circoli cattolico-nazionalisti dell`action francaise, dai quali pero` si stacco` nel 1932. esordi` come scrittore nel 1926 con il romanzo sotto il sole di satana e nel 1936 pubblico` il diario di un parroco di campagna. dal 1934 al 1937 soggiorno` in spagna e, in aperta denuncia al franchismo, scrisse i grandi cimiteri sotto la luna. durante la seconda guerra mondiale svolse attivita` giornalistica in brasile a favore della francia libera. varie opere uscirono postume, fra cui i dialoghi delle carmelitane. questa monografia critica analizza la vita di bernanos, la singole opere, i temi e motivi, fornendo inoltre una bibliografia.


com`e` possibile credere a un profeta che dichiara guerra alle idee dominanti e allo stato di cose esistente? come puo` il messaggio di un singolo individuo indurre la comunita` a convertirsi e a cambiare radicalmente se` stessa? in che cosa consiste la rivelazione di dio attraverso maometto? e com`erano fatte le societa` tribali arabe che inizialmente rifiutarono la sua rivelazione? nel rispondere a questi interrogativi, le pagine di ammann fanno luce sulle dinamiche che hanno condotto il messaggio islamico a diffondersi nel mondo.


in questo breve libretto l`autore tenta una nuova via: penetrare il segreto della personalita` di matilde, mettersi in sintonia con i moti del suo animo e restituirne la complessita`. nella evocazione di fumagalli, matilde, che fu una delle donne piu` potenti e guerriere del medioevo, appare come una donna malinconica e sola, spinta a forza dagli eventi e dalla sua propria devozione a farsi paladina del papa contro l`imperatore, ma in realta` presa dal miraggio tutto medievale della secessione dal mondo, della vita contemplativa, del convento.















libro fotografico che racconta un marocco autentico e straordinario, attraverso la sensibilita` e l`amore che l`autrice esprime in maniera artistica in ogni sua immagine. marocco: un paese al quale elena masera dedica tutta la sua gratitudine.
che cos`e` la storia culturale? come ha cambiato il modo di fare storia e la nostra comprensione del passato? un lessico in sedici parole chiave - dalla famiglia alla guerra, dalle emozioni alla sessualita` - per capire come si puo` leggere il passato e coglierne complessita` e multidimensionalita`. ognuna delle voci proposte ricostruisce come si sviluppano nuovi interrogativi, come emergono nuove fonti e nuove piste di indagine, come si aprono sguardi capaci di offrire uno spessore storico lungo a molti problemi che attraversano le societa` attuali, dai processi di omologazione della societa` di massa alle dinamiche che normano relazioni ed esclusioni sociali. con la svolta culturale, la storiografia si e` avvicinata alla cultura di massa e ai mass media, alla cultura visuale e alla tecnoscienza, ma anche alla memoria e ai suoi usi.

esuli in patria, costretti a palcoscenici marginali, a spazi culturali periferici: cosi` i fascisti descrivono la propria condizione all`indomani del 1945. eppure, sin dall`immediato dopoguerra, le edicole di tutta italia si riempirono di rotocalchi i cui articoli raccontavano con toni agiografici, o quanto meno indulgenti, le imprese di mussolini e dei suoi fedelissimi. gli scaffali delle librerie ospitavano memoriali, biografie e persino romanzi firmati da fascisti e filofascisti. andava cosi` in scena, agli albori del processo di costruzione di una memoria pubblica attorno al ventennio e alla stagione della guerra civile, la riscrittura di quello stesso passato da parte fascista. una simile operazione di per se` non sorprende: la voglia di raccontare la propria versione dei fatti piegando il racconto in base ai propri interessi e` un fatto fisiologico. semmai a sorprendere e` il buon esito di quell`operazione ed e` in particolare questo punto che il libro indaga, dando conto del grado di complicita` mostrato da ampi settori del mondo giornalistico ed editoriale. non e` cosi` ovvio, infatti, che i protagonisti di un regime autoritario e liberticida e di un governo, quello della rsi, complice di una forza occupante, disponessero della possibilita` di far circolare legalmente la propria versione dei fatti.
La Casa Usher, 1987, IT. Immagini del cinema australiano degli anni settanta e ottanta a cura di Filippo D'Angelo e Carmelo Marabello.

definito come "il migliore dei georgiani" da ezra pound, rupert brooke (1887-1915) e il poeta della transience, la bellezza che presto svanisce. celebre per i sonetti di guerra, da lui poco considerati, brooke e poeta ben piu intenso del mito creato da quei versi e dalla morte precoce nell?azzurro egeo: una leggenda, un?illusione che colma il disperato bisogno d?ideale degli inglesi in guerra, ma deforma il giovane agitatore socialista e amante dei cruenti elisabettiani nell?idolo dell?establishment. di straordinaria maestria tecnica adagiata su un letto formale, la sua poesia s?immette nel solco di marvell e l?assunto nostalgico del tempo che va, quale tentativo di fermare l?istante, la bellezza dai piccoli piedi sempre in fuga, transitoria. nei cosi detti "ugly poems" si rivela invece poeta di acuminata ironia, il primo a considerare temi tabu per l?epoca - decadimento fisico della vecchiaia, avversione per la banalita borghese, contrasto tra eros e matrimonio. con occhi addestrati alle visioni - donne, marvell, webster, milton - quella di rupert brooke e una poesia molto piu moderna della sua fama, che va scoperta e restituita al suo vero orizzonte: la meraviglia della linea inglese, da shakespeare a auden.