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a ottantadue anni il premio nobel per la letteratura yehiel bar-nun, il piu` grande scrittore israeliano vivente, e` all`apice della fama. elusivo e sfuggente come una bella donna, come la bruna ragazza yemenita di un suo racconto giovanile, ama confondere e sconcertare i suoi ammiratori, concedendosi loro con il contagocce; e forse proprio questa reticenza contribuisce al suo fascino. ezra shultish, professore di letteratura ebraica in un college newyorkese e scrittore di belle speranze, si e` trasferito a haifa per un anno di congedo sabbatico proprio per passare quanto piu` tempo possibile con quell`uomo leggendario, che ammira fin dalla giovinezza, ma bar-nun sembra continuamente sfuggirgli: la delusione e` tale che shultish, mortificato, finisce per ammalarsi. nel corso della convalescenza conosce miriam, "una regina esther yemenita", che gli appare come l`incarnazione vivente dell`eroina del suo racconto prediletto. e proprio grazie a miriam, forse, shultish riuscira` ad acquistare una nuova consapevolezza di se` e del suo rapporto con il maestro. sullo sfondo di un`israele solare e luminosa, "la ragazza yemenita" e` una storia di amicizie asimmetriche in cui la vera protagonista e` la letteratura.

scriveva eugenio montale che "il caso di hardy e` piuttosto raro", perche` "non si ha notizia di un prosatore-pensatore che, su altro registro, sia stato tanto poeta-poeta". e in effetti il grande narratore inglese (1840-1928), giustamente famoso per i suoi romanzi (fra i quali "tess dei d`urberville" e "giuda l`oscuro") e i suoi racconti, e` stato anche grande poeta e la sua poesia ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione di altri grandi poeti di lingua inglese, come robert graves, phiip larkin, dylan thomas e gli stessi pound e auden, che ebbe a dire di non poter "scrivere liberamente su hardy perche` una volta ero innamorato di lui", definendolo "mio padre poetico"; e non c`e` bisogno di ricordare che questo debito poetico lo confessava apertamente lo stesso eugenio montale per i suoi "xenia" pubblicati nella raccolta "satura", e che di lui scrisse ancora che sull`importanza della "sua poesia d`amore tutti sembrano concordi. le liriche in memoria della sua prima moglie sono una delle vette della poesia moderna, e non di quella poesia vittoriana alla quale si sarebbe tentati di ascrivere un poeta gia` operante nel 1870". un`ampia selezione di questa sua poesia d`amore viene qui proposta da un suo autorevole specialista, poeta e traduttore, g. singh, che gia` ha curato per la passigli editori una scelta dal suo vasto poema drammatico "i dinasti".

damian lobo e` disoccupato da mesi. ha un padre intellettuale che guarda solo programmi culturali, e una sorella cinese adottata. le ombre del passato e i fallimenti del presente l`hanno spinto a vivere in un mondo tutto suo: ha talmente bisogno di essere guardato da qualcuno che, invece di parlare con se stesso, immagina di dialogare con il presentatore di un reality di cui lui e` protagonista. un giorno, mentre curiosa in un mercatino dell`antiquariato, commette un furto. ma e` stato visto dalla vigilanza ed e` costretto a nascondersi all`interno di un grande - e misterioso - armadio. non fa in tempo a uscirne che il mobile viene impacchettato e portato a casa di lucia, che l`aveva appena acquistato. inizia cosi` per damian una nuova e fantasmatica vita all`interno dell`armadio che per lui si trasforma non solo in un perfetto nascondiglio, ma anche in un privilegiato punto d`osservazione - dall`ombra, appunto - da cui riuscire a scavare nei segreti piu` intimi di lucia e della sua famiglia. "dall`ombra" e` una satira feroce della societa` dello spettacolo, della televisione spazzatura e della narcisistica ossessione per mettersi in mostra, ma anche un`esplorazione delle zone d`ombra dell`animo umano: l`armadio, nelle pagine di millas, diventa l`archivio dei mostri infantili, ma anche figura dell`utero e dell`inconscio, dove il protagonista trova il proprio posto nel mondo a furia di dialogare con se stesso.

sono gli anni dell`immediato dopoguerra. un avvocato della virginia, peter leverett - si definisce lui stesso -, e` in vacanza a sambuco, piccolo borgo nell`entroterra amalfitano. lo ha invitato un vecchio amico, l`affascinante playboy mason flagg. a sambuco peter conosce anche cass kinsolving, un artista tormentato e passionale, a tratti persino brutale. l`indomani del loro incontro, pero`, dopo una notte di incubi, violenza, follia, mason viene ritrovato morto. un evento che segnera` a lungo la vita di peter e cass. amore e morte, colpa e redenzione, sesso e amore: "e questa casa diede alle fiamme" (1960) e` un romanzo implacabile nel quale l`eterna lotta tra bene e male assume nuovi contorni.

tutto comincia nel 1906 a casa di una ricca famiglia a new rochelle, nello stato di new york, quando il celeberrimo artista della fuga harry houdini si schianta con la sua automobile contro un palo proprio davanti all`abitazione dove vivono il bambino, il padre, la madre, il nonno e il fratello minore della madre. da quel momento, magicamente, la linea che separa realta` e immaginazione sembra sparire. sono gli anni in cui henry ford costruisce automobili facendo diventare macchine gli uomini; j.p. morgan domina il mondo della finanza e colleziona reperti impagabili; emma goldman infiamma le folle con i suoi discorsi e il milionario thaw uccide l`architetto stanford white, amante della giovanissima moglie, l`ex ballerina evelyn nesbit. tutti loro, assieme a sigmund freud, emiliano zapata e tanti altri personaggi storici entrano ed escono dal racconto, incrociandosi con i membri della famiglia del bambino, ma anche con quella di un geniale immigrato ebreo dell`est europeo e di un elegante pianista nero, animato da un`inesauribile sete di giustizia. intorno c`e` la new york d`inizio secolo con i suoi mille volti, la ricchezza e la poverta`, il razzismo, il progresso e i ghetti, una citta` che soffre ma che ha voglia di futuro, e si muove all`indiavolato ritmo del ragtime. "ragtime" e` il libro con cui doctorow ha cambiato il concetto stesso di romanzo, l`opera di uno scrittore che ha affrontato con coraggio le ambiguita` della storia del suo paese, continuando peraltro a essere affascinato dalla bellezza e dal genio dell`esperimento americano.

FLD 213 S
Jean Parédès

durante la guerra di spagna, un giovane americano antifranchista, robert jordan, l`"ingles", e` incaricato di far saltare un ponte in territorio nemico. nei tre giorni che trascorre nella foresta con i partigiani della "banda di pablo", incontra maria e il grande amore, ma soprattutto raggiunge - grazie anche alle discussioni con i compagni e alle profonde riflessioni che la costante vicinanza della morte gli suggerisce - quella comprensione della vita di cui era sempre andato in cerca. trovera` cosi` il coraggio di sacrificarsi perche` al di la` di ogni errore e di ogni violenza ci siano pace e liberta` per tutti, e l`uomo non si rassegni al dolore e alla vergogna.

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