
a bisacquino, un luogo sperduto nelle montagne siciliane, sono nati due uomini che, ognuno a suo modo, hanno segnato la storia del novecento: frank "francesco" capra e don vito cascio ferro. il primo ha inventato il cinema che ha tatto sognare e commuovere intere generazioni, "un`ispirazione per chi crede nel sogno americano" disse di lui john ford; il secondo e` il fondatore di cosa nostra, colui che invento` il sistema delle estorsioni (u`pizzu) e che collego` la mano nera americana alla mafia siciliana. i loro destini si incrociarono casualmente quando a frank capra, giovane immigrato squattrinato, la mafia propose una vantaggiosa collaborazione. negli stessi anni, a new york, ci fu un altro grande italiano minacciato dalla criminalita` italoamericana: enrico caruso, il piu` grande tenore di tutti i tempi, l`uomo che dalla mafia venne protetto e salvato dall`italiano piu` coraggioso e incorruttibile dell`epoca: il poliziotto joe petrosino, che contro il crimine organizzato si battera` senza paura fino alla morte. le vite di questi quattro italiani, personaggi famosi della storia, si intersecano sullo sfondo della societa` americana di quegli anni, dove sogno e orrore si scontrarono a tal punto da ispirare valanghe di letteratura e di grande cinema.



i primi quattro racconti di questa raccolta sono percorsi da una vena di ironica malinconia per le occasioni mancate e per il passaggio inesorabile del tempo. in "nona e tredicesima" un musicista di piano-bar sogna cio` che avrebbe potuto essere; in "v.o. versione originale" un regista della giuria di un festival dell`horror e del fantasy tentenna fra due rapporti possibili per ripiombare nell`inconcludenza di una vita mediocre; in "ai ferri corti" una coppia di pensionati vive nella solitudine rassegnata di una casa sul mare alla quale non sono riusciti a dare un nome, neppure dopo anni di lunghe discussioni; in "leida" una donna spiega la nostalgia a un giovane ammiratore. i successivi tre racconti sono storie compiute e allo stesso tempo - come dice l`autore nella nota introduttiva - schizzi e frammenti per un`opera di piu` ampio respiro intitolata "unrest", che traccia la storia di una famiglia borghese nella seconda meta` del ventesimo secolo. in "ivy e le sue sciocchezze" l`io narrante e` il figlio piu` piccolo, che a dieci anni, mentre la famiglia allargata e` riunita per natale, vede il fantasma di un uomo assassinato dalla moglie. in "pentatonica" assistiamo alla prima frattura di un matrimonio che rivela la fondamentale diversita` nel sentire dei coniugi, durante il saggio a scuola della figlia. e in "rotary park" una donna scompare proprio alla vigilia di natale nell`impossibilita` di porre rimedio al senso di inquietudine che domina il suo matrimonio. infine, "billy wilder. diario di un`ossessione", il racconto che chiude la raccolta, evoca la vera ossessione dell`autore per un film amato di billy wilder, "la vita di sherlock holmes", e in particolare per la colonna sonora.