
brevi e crudeli, queste novelle di de roberto (pubblicate per la prima volta nel 1889) hanno conservata intatta la propria forza generazione dopo generazione di lettori. tra questi, vitaliano brancati, per il quale erano "come drammi eschilei" grazie a "l`espressione nuda e semplicissima della potenza narrativa". portando all`estremo le regole narrative dell`epoca, le storie di "processi verbali" attingono a una violenta intensita` che le stacca dal prodotto medio "verista" e le mantiene straordinariamente vivide e attuali.




alla fine del novecento, fu annunciata in italia la "morte della patria". oggi assistiamo alla rinascita del culto della nazione, mentre molti temono tuttora una perdita dell`identita` nazionale. gli italiani, in realta`, non hanno mai avuto una comune idea di nazione, anche se fin dal risorgimento il mito di una grande italia ha influito sulla loro esistenza. sono state molte le italie degli italiani, divisi da ideologie antagoniste, sfociate talvolta in guerra civile. emilio gentile narra la storia del mito nazionale nelle sue varie versioni fino a spiegare le ragioni per le quali la nazione e` scomparsa dalla vita degli italiani per riapparire nell`italia d`oggi, con un incerto futuro.