



giulio angioni, antropologo dell`universita` di cagliari, e` scrittore di romanzi e racconti, di ambientazione sarda, in cui ritorna una specie di malinconia delle origini, di inquietudine delle radici che si esprime anche in questo giallo: "assandira", dal nome di un agriturismo, gestito da un figlio, ritornato con moglie da un emigrazione lontana, e da un padre pastore, meta di turisti in cerca di una teatrale e impudica ricostruzione dell`antica vita agropastorale, che viene dato alle fiamme per consumare un vero e proprio dramma di difesa identitaria, mostruosa mescolanza di moderno ed arcaico.


bolzano enuncia in forma chiara e concentrata alcune delle sue idee principali sulla logica e sulla metodologia della matematica. discute in particolare una distinzione tra le proposizioni, in quanto concepite dalla mente di un essere pensante o espresse a parole e le proposizioni in quanto entita` astratte, indipendenti da una mente e dalla loro espressione linguistica. quest`ultimo costituisce il dominio delle matematiche, dove tra le proposizioni esiste un certo ordinamento deduttivo, una gerarchia basata sul rapporto di fondamento e conseguenza, ampiamente indagata da colui che seppe anticipare alcune idee fondamentali della logica contemporanea.

la giovanissima figlia di un professore universitario e una prostituta adolescente che fanno sesso orale su una lapide. cosi inizia "senza pudore". millie, di giorno annoiata studentessa della middle class, di notte inquieta predatrice che si aggira per le strade di liverpool a caccia di ragazzine, prostitute e uomini poco raccomandabili. due voci si alternano in questa discesa agli inferi. la prima, lirica appassionata coinvolgente, e` quella di millie, l`altra, sanguigna e piena di buon senso, e` di jamie, suo grande amico e compagno di bagordi. il loro rapporto entra in crisi quando lui decide di sposarsi e lei compie un viaggio interiore nel corso del quale fara` i conti con i propri desideri.















per comprendere quel che accade nel mondo abbiamo sempre studiato la politica, l`economia, i trattati internazionali. ma senza geografia, suggerisce tim marshall, non avremo mai il quadro complessivo degli eventi: ogni volta che i leader del mondo prendono decisioni operative, infatti, devono fare i conti con la presenza di mari e fiumi, di catene montuose e deserti. perche` il potere della cina continua ad aumentare? perche` l`europa non sara` mai veramente unita? perche` putin sembra ossessionato dalla crimea? perche` gli stati uniti erano destinati a diventare una superpotenza mondiale? le risposte a queste domande, e a molte altre, risiedono nelle dieci fondamentali mappe scelte per questo libro, che descrivono il mondo dalla russia all`america latina, dal medio oriente all`africa, dall`europa alla corea. con uno stile chiaro e una prosa appassionante, marshall racconta in che modo le caratteristiche geografiche di un paese hanno condizionato la sua forza e la sua debolezza nel corso della storia e, cosi` facendo, prova a immaginare il futuro delle zone piu` calde del pianeta.

la poesia senza tempo di edgar lee masters, la rivoluzione stilistica di hemingway, francis scott fitzgerald bello e dannato, dorothy parker e la sua penna acuminata, il cupo realismo di william faulkner, sono descritti a tutto tondo dalla prosa di fernanda pivano. il testo, pubblicato per la prima volta nel 1976 per il formichiere, ripreso nel 1982 dalla bur di rizzoli, e` uscito con l`aggiunta di un brano tratto da un libro di fitzgerald nel 1994 per la tartaruga.