
chris e` un tecnico delle luci e incontra jenny, una ragazza dall`aspetto angelico che vive in una casa occupata. se ne innamora all`istante, ma lei svanisce immediatamente. quando riesce a ritrovarla, fra i due nasce un`intensa e passionale storia d`amore. philip pullman sposta l`azione dalla oxford vittoriana a quella contemporanea e ambienta in un mondo caotico e difficile, a volte squallido e violento, le inquietudini e i turbamenti dell`adolescenza. pullman come non lo abbiamo mai letto: la oxford inquinata e difficile delle famiglie problematiche, la citta` universitaria che nasconde sesso, droga e violenza.


la leggenda narra che filottete, nobile principe di tessaglia, alleato degli achei nella guerra contro troia, fu da essi abbandonato nella deserta isola di lemno a causa di una ferita fetida e incurabile. ma poiche` possedeva l`arco sacro di eracle senza il quale la citta`, secondo antica profezia, non sarebbe mai caduta, i compagni che l`avevano tradito tornarono a lemno per riprendere l`arco a qualsiasi costo. sofocle porta la vicenda sulla scena attica ponendo l`eroe al centro di un sofferto dilemma tra il desiderio di vendetta e l`interesse della comunita` achea a cui aveva legato il suo onore di guerriero. ed e` in nome di questo onore e di un dovere che supera le esigenze private e individuali che filottete decide alla fine di riprendere la via di troia per consentire ai greci di portare a termine l`annosa guerra. nel corso dei secoli, l`attenzione degli autori che riprenderanno questo mito sara` ristretta piuttosto al dramma personale. fe`nelon nel settecento e gide agli inizi del novecento approfondiranno, con mezzi diversi, il lato umano, l`io ferito di questo patetico e misterioso eroe che heiner muller, portando agli estremi le conseguenze dell`oltraggio subito e della pena, trasforma addirittura in un essere "inumano": un mostro divorato dall`esasperazione e dall`odio, che finisce per soccombere alla violenza dei suoi stessi sentimenti.


e una singolare giornata dell`anno 1799 e il capitano delano, fermatosi sulle coste cilene per far acqua nell`isolotto di santa maria, avvista la nave san dominique che sembra aver perso il governo e riesce a salire a bordo con qualche provvista. la san dominique trasporta schiavi negri e altra merce di valore. durante la traversata e` scoppiato un ammutinamento e i negri, uccisa la maggior parte dell`equipaggio bianco, hanno risparmiato la vita a benito cereno, il comandante, perche` li riporti in africa. scampati a un naufragio a capo horn la nave e` ferma, in bali`a di una misteriosa attesa. "benito cereno" e` una grande e tragica avventura di mare, che rivela l`aspetto buio, profondo dell`umanita`.


questa raccolta celebra il settantacinquesimo anniversario di pen, l`associazione di scrittori che ha difeso personaggi come vaclav havel, artur koestler, fedrico garcia lorca e altri che hanno dovuto affrontare il carcere, la tortura e persino la morte, per la semplice colpa di esprimere le proprie idee. un`antologia che esemplifica uno dei piu` notevoli, e per lo piu` trascurati, generi letterari del nostro tempo: le opere di scrittori incarcerati per motivi politici. le loro lettere, i diari, le poesie e i ricordi accompagnano il lettore attraverso l`esperienza della prigionia.

nel 1995 clara sereni accetto` la carica di vicesindaco a perugia. da questa esperienza, conclusasi con sofferte e motivate dimissioni, sono nate molte di queste "note" che, quantunque concepite per le pagine di un quotidiano, o scritte per convegni e occasioni pubbliche, assumono una precisa fisionomia di taccuino morale e politico. diario pubblico e diario privato, questo "taccuino di un`ultimista" parla di donne che si confrontano con il potere senza intaccare la loro identita`, di banche del tempo che retribuiscono occupazione e competenze, di handicappati che conquistano la dignita` di essere utili, di una comunita` che si muove a partire da microprogetti e alla rete di questi microprogetti affida la ricostruzione di una possibile societa` civile.

lincoln perry e joe pritchard - ex poliziotti e ora titolari dell`omonima agenzia investigativa - si ritrovano per le mani il caso dell`anno: wayne weston (anche lui investigatore privato nonche` ex marine) e` stato ucciso, o forse si e` suicidato. la moglie julie e la figlia betsy sono scomparse (o forse sono state assassinate da wayne che ha fatto sparire i corpi prima di uccidersi?). ora e` il padre della presunta vittima, il signor weston, a volere far luce nell`oscura vicenda affidandosi a perry e a pritchard. i due scoprono in fretta che questo delitto e` circondato da molti piu` misteri di quanto volesse la versione ufficiale, diffusa da polizia e stampa: le piste aperte, infatti, portano al gioco d`azzardo, a un racket di usurai ed estorsioni, a un magnate dell`edilizia e a un gruppo di russi legato alla mafia che non ha nessuna voglia di essere pedinato. ma proprio quando i due soci sentono di essere vicini a una possibile chiave di risoluzione del caso, un nuovo omicidio li costringe a cambiare direzione. perry parte per una cittadina della carolina del sud, pronto a inseguire gli indizi che conducono a un ex marine molto pericoloso. una volta arrivato sul posto scopre che il gioco rischia di farsi davvero pericoloso, fino a propagarsi alla sua vita privata: non sembra esserci via d`uscita...




"saggi e interventi" raccoglie la scelta piu` ampia oggi disponibile degli scritti non-d`invenzione di luigi pirandello.

una biografia scrupolosa del generale badoglio, dalla giovinezza in piemonte alla grande guerra, fino alla nomina a capo di stato maggiore dell`esercito e ai drammatici eventi della seconda guerra, prima e dopo l`8 settembre, quando il generale divenne capo del governo. tutti gli eventi salienti della vita di badoglio, ma anche i fatti cruciali della storia militare e politica italiana dagli inizi del novecento agli anni quaranta. il testo e` corredato da un ricco apparato fotografico e da carte geografiche e militari.



dove sta andando il professor bordini, carico di valigie e di inquietudini? che cosa lo spinge verso quell`appuntamento importante con una persona che non lo aspetta? il suo non sara` soltanto l`incontro, temuto e desiderato, con un essere umano che ha sempre cercato di rimuovere dalla sua vita, ma sara` anche l`incontro con venezia, la citta` su cui "tutto e` gia` stato detto e ridetto". il professore, un cinquantenne dall`aspetto ingombrante con un passato da scrittore di un unico insuccesso, viene sospinto verso percorsi misteriosi, incontri occasionali con persone che, come la loro citta`, si rivelano sempre diverse da quello che sembrano. la sua dichiarata misantropia e il suo sorridente nichilismo, a contatto con le multiformi visioni della laguna, lo trascinano in fantasie labirintiche e bizzarre, e la sua missione veneziana diventa ancora piu` intricata. in un luogo in cui "l`aqua no ga ossi", la storia di un difficile rapporto tra padre e figlio produrra` un inatteso risultato che il professore non aveva previsto. flussi d`acqua e flussi di vita, il ritmo di una svelata serenita`, come la barca che viaggia leggera e sicura quando, su invisibili e incessanti correnti marine, cattura "il filo dell`acqua".



le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio italiano del novecento. testo originale nell`edizione di karl vorlander. traduzione di francesco capra, revisione di eugenio garin, introduzione di sergio landucci, glossario a cura di vittorio mathieu.

cacciato e` un militare americano, un fante del quale, quando sparira`, i suoi compagni scopriranno di non sapere neanche il nome di battesimo. cacciato e` un soldato, e poiche`, come dice il poeta inglese siegfried sassoon nell`epigrafe del romanzo, "i soldati sono sognatori" - e si puo` ben immaginare che cosa sognino, specie quando sono dentro fino al collo in una guerra come quella del vietnam - anche cacciato sogna. sogna di andare a parigi. sogno peregrino per chi sta sulle rive del mekong. ma chissa`, sogno forse anche realizzabile, perche` qualcuno ha detto a cacciato che da li` a parigi ci sono ottomila miglia e rotti. e cosi`, gambe in spalla, uno ce la potrebbe anche fare. cosi` cacciato un bel giorno si stufa, saluta i compagni e se ne va. dove? ma a parigi, naturalmente. hanno gia` fatto tante di quelle scarpinate, nel vietnam, che forse la scarpinata per parigi non sara` neanche la piu` lunga. dopo tutto, basta attraversare il laos, la birmania, l`india, l`afghanistan. e poi - hanno detto a cacciato - una volta ad atene, il piu` e` fatto. e come se fossi arrivato a parigi. ma le regole sono regole, soprattutto nell`esercito. e quando cacciato diserta, ai compagni e al loro comandante, un vecchio tenente tediato che non ha piu` voglia di inseguire cacciato di quanta ne abbia di fare la guerra, non resta altro che mettersi alle sue calcagna. bisogna catturare il disertore e riportarlo alla base.

poco piu` di cento miglia separano le coste pugliesi da quelle del montenegro e, nella luce limpida di certe mattine, dal litorale italiano si vedono le montagne dell`albania. quando si ritrovano dall`altra parte del mare, anna, roberto e gino hanno un unico obiettivo: fare il salto nella malavita che conta ed esorcizzare i loro fantasmi. per riuscirci devono beffare la frontiera di acqua salata e aprire una nuova via per l`eroina. anna in realta` e` una trans. si chiama antimo ed e` la figlia di don franco salano, il boss di forcella. e cresciuta tra i vicoli dei quartieri dedicandosi al pizzo e all`usura, sopportata solo per il cognome che porta. roberto flores ha trentasei anni, viene da capodrise ed e` stato una promessa del pugilato, ma alla fatica della boxe ufficiale ha preferito i soldi facili dei combattimenti clandestini. cinico e scaltro, e` stato un corriere della droga e un soldato sulle piazze di spaccio della capitale. gino e` lo zio di roberto, ha passato la vita a fuggire dalla campagna in cui e` nato. per lui l`avidita` e` un comandamento e il tirare a campare un`arte. districandosi tra le faide dei clan balcanici, scivolando in notti buie come la pece sulle onde dell`adriatico, i tre hanno deciso di prendersi un posto al sole. ancora non sanno che quel posto si trova oltre l`unico confine davvero invalicabile: la frontiera dei loro cuori.



harry potter e` ormai celebre: durante il primo anno alla scuola di magia e stregoneria di hogwarts ha sconfitto il terribile voldemort, vendicando la morte dei suoi genitori e coprendosi di gloria. ma una spaventosa minaccia incombe sulla scuola: un incantesimo che colpisce i compagni di harry, uno dopo l`altro, e che sembra legato a un antico mistero racchiuso nella tenebrosa camera dei segreti. nel secondo libro delle avventure di harry potter, j.k. rowling supera se stessa, arricchendo il suo universo fantastico di personaggi indimenticabili e di trovate esilaranti. harry e i suoi amici sfidano oscure magie e terribili mostri, parlano con i gufi e viaggiano in automobili volanti, in un percorso magico dal ritmo incalzante e dalla sequenza infinita. e su tutto emerge il gusto per il romanzo d`avventura, ciclico e perfetto, in cui l`elemento soprannaturale si trasforma in quotidiano, emoziona il lettore e lo conquista al gioco della fantasia. eta` di lettura: da 10 anni.

e un lungo, coinvolgente percorso quello in cui ci guida la voce di biancamaria frabotta, un percorso di decenni tra i piu` solidi e duraturi della nostra poesia d`oggi. nella classica compostezza della sua pronuncia, questa poetessa, tanto amabile e riflessiva, passa dal giovanile ardore, dall`ideologica passione degli esordi, ai mutamenti, lievi quanto essenziali e profondi, di una personale avventura, dentro le lacerazioni e le delusioni dell`epoca, per approdare a un vivo e paziente sentimento dell`esserci. e tutto questo nella luce della poesia, che e` il piu` alto momento di sintesi a sua disposizione e che si evolve nelle progressioni di un viaggio, nella sua bellissima viandanza. una vicenda poetica, quella di biancamaria frabotta, che si muove, sempre in pieno equilibrio di linguaggio e toni, alla ricerca, anche, della meraviglia semplice, nella felice perlustrazione, sempre piu` fitta, dell`apparentemente minimo o marginale. fino alla fiducia in una realta` piu` domestica e del sentimento, quella che troviamo in la pianta del pane che, come scrive roberto deidier nella sua limpida postfazione,

gerusalemme e` una citta` dilaniata da millenni di guerre, scontri tra religioni, conflitti tra politiche contrapposte, che ne hanno fatto di volta in volta un simbolo, un avamposto strategico, un luogo da conquistare e controllare all`interno di un mercato di territori e popolazioni. paola caridi ha vissuto per dieci anni a gerusalemme. le sue pagine ci restituiscono una citta` vissuta intimamente, indimenticabile per la bellezza delle mura antiche, delle pietre bianchissime, della sua umanita` dolente. ma ci restituiscono anche una citta` crudele, dove israeliani e palestinesi fanno talvolta la spesa negli stessi supermercati, per poi rinchiudersi nei confini dei rispettivi quartieri, invisibili gli uni agli altri. una citta` costellata di posti di blocco che controllano gli spostamenti di donne e uomini, merci e idee, nemici e potenziali attentatori. una citta` densa di segni e memorie antiche e recenti, in cui ogni stagione politica porta con se` nuovi vincitori, nuove versioni della storia passata, nuove ripartizioni degli spazi urbani, nuove abitudini di vita. gerusalemme si e` aperta per un breve periodo alla modernita`, per poi rinchiudersi dentro i propri muri. rimane comunque un laboratorio, in cui si scontrano politica e vivere quotidiano. sopravvive la speranza: che gerusalemme, una e condivisa da tutti, torni a essere una citta` per gli uomini e le donne che li` vivono.

si chiamano vinca, valentina, augusta, silvia, xenia, anna, milly, emanuela. otto ragazze attorno ai vent`anni che si ritrovano tutte al collegio grimaldi di roma, tra l`autunno del 1934 e l`estate del 1936. diverse per origine geografica e familiare, si affacciano alla vita adulta con attese differenti - l`amore, l`emancipazione professionale e intellettuale, il ritorno alle origini, la partenza -, e chiuderanno il loro percorso con scelte altrettanto differenti. sperimentale nello stile e nei contenuti, "nessuno torna indietro" rivoluziona il canone della narrativa di formazione: originale e` l`adozione di un punto di vista multiforme, che non si disperde in un coro ma mantiene vive le specificita` delle singole voci; inedita e` la totale mancanza di giudizio, implicito o esplicito, sui percorsi delle otto protagoniste; del tutto nuova, in particolare, la rottura dell`unita` di quell`immagine femminile che aveva dominato la cultura e la societa`, fino alla "donna nuova" creata dal regime. accolto fin dal primo apparire, nel 1938, da grande successo, il romanzo d`esordio di alba de ce`spedes esplora la formazione dell`identita` femminile nell`italia fascista senza voler proporre storie esemplari, facendo conoscere da subito l`autrice come una delle grandi voci letterarie del novecento.
un`antologia dell`opera poetica di poe - venti liriche che coprono tutto il ventennio o poco piu` della sua attivita` -, dalle prime prove agli ultimi capolavori. liriche apprezzate tra l`altro da baudelaire, vale`ry, mallarme`, e che hanno ispirato artisti come gustave dore`. in appendice "la filosofia della composizione", che ricostruisce il processo creativo del "corvo" e che al contempo delinea i tratti fondamentali dell`estetica di poe.

i sensi prima di tutto: con questo messaggio irruppe nella parigi del 1939 "tropico del capricorno", a rinfocolare lo scandalo suscitato dal `romanzo gemello` tropico del cancro. e sempre henry miller a parlarci con la sua inconfondibile voce, raccontando in prima persona i suoi anni spesi a vivere, scrivere, bere e godere la new york di inizio novecento. tutto e` chiaro, tutto e` narrato con una sincerita` disarmante, che poco lascia all`illazione e tutto offre alla comprensione, alla percezione diretta. la penna di miller corre veloce come la corrente dell`hudson, accecante come il sole sui vetri dei grattacieli, intinta nella polvere dei marciapiedi calcati da un`umanita` ricca e miserabile, creativa e prigioniera, alla ricerca dello spazio per respirare davvero. e chi legge si ritrova catapultato su quelle avenue, in quelle stanze da letto perennemente sfatte, all`inseguimento perenne dell`unica creatura che per sempre ci risulta imprendibile. una creatura di nome liberta`.

depresso, appesantito da una pancia ingombrante, il conto in rosso, i creditori sempre alle porte, tre matrimoni alle spalle, nick belane e` un detective, "il piu` dritto detective di los angeles". bukowski gioca con un vecchio stereotipo e vi aggiunge la sua filosofia di lucido beone, il suo esistenzialismo da taverna e un pizzico di cupa, autentica disperazione. i bar, le episodiche considerazioni sul destino, il cinismo, l`ormai sbiadito demone del sesso, il fallimento preofessionale ed esistenziale, insieme alle mere invenzioni narrative, diventano il "pulp" del titolo. lontano dalle atmosfere tenebrose delle ordinarie follie, il testamento spirituale di uno scrittore che non ha mai esitato a immergersi nel degrado della societa` contemporanea.