"nel corso di trent`anni, il caso e l`amicizia mi hanno condotto a studiare tre figure che gettano le loro luci divergenti sulla piu` oscura crisi dell`individuo che l`europa abbia conosciuto prima di quella che s`impone a noi oggi. laclos si limita a porre il problema. come dinanzi a molte opere del nostro tempo - e non solo letterarie - il lettore delle "liaisons" avrebbe potuto dire: "cosi` non puo` durare". e cio` che risponde goya, facendo della condizione umana l`oggetto di un`accusa fondamentale alla quale si rifiuta di rispondere con una trascendenza; e` cio` che risponde saint-just, facendo appello alla quasi-trascendenza costituita ai suoi occhi dalla nazione."
"all`interno del collegio non avevo potuto constatare alcun mutamento di rilievo, se non il fatto che la stanza cosiddetta di soggiorno nella quale eravamo stati educati al nazionalsocialismo era adesso diventata una cappella, e al posto del podio su cui prima della fine della guerra era salito grunkranz per insegnarci la dottrina della grande germania c`era adesso un altare, e alla parete dove prima c`era il ritratto di hitler pendeva adesso una grande croce, e al posto del pianoforte che, suonato da grunkranz, aveva accompagnato i nostri inni nazionalsocialisti come die fahne hoch! oppure es zittern die morschen knochen c`era adesso un harmonium. l`intero ambiente non era stato nemmeno ritinteggiato, evidentemente mancavano i soldi, sicche` nel punto dove adesso era appesa la croce si poteva ancora scorgere la macchia, bianchissima e vistosa sulla superficie grigia della parete, dove per anni era stato appeso il ritratto di hitler". in questo primo volume della sua autobiografia, bernhard ha voluto subito raccontare un periodo della sua vita a cui risale il manifestarsi di una lesione insanabile in lui: i mesi passati durante la guerra nel convitto nazionalsocialista di salisburgo, fra macerie e angherie, e i mesi passati nello stesso collegio, ora chiamato johanneum, e retto da sacerdoti cattolici, sempre fra angherie, all`inizio di una ottusa pace. nell`intima compenetrazione salisburghese fra nazismo e cattolicita`, nella vocazione della citta` al suicidio (una delle piu` alte percentuali europee) e all`arte universale, nella scuola come offesa permanente, nella capacita` locale di cancellare la memoria e sovrapporre una nobile decorazione a un fondo putrido, bernhard riconosce una costellazione atroce e beffarda alla quale da sempre ha tentato di sottrarsi: e qui la presenta e la ripercorre in pagine ossessive, implacate. il piccolo thomas bernhard, al convitto nazionalsocialista, suonava il violino nella "stanza delle scarpe", "piena zeppa di centinaia di sca
e una notte tiepida. una jaguar corre a folle velocita`. a bordo una donna e un uomo alla guida. dal buio una sagoma improvvisamente si precipita su di loro. la macchina sterza e lo evita ma il giovane beatnik, di ancgelica bellezza, evidentemente drogato, e` colpito. trascorrera` la convalescenza in casa della donna, e poi vorra` restare da lei, come "guardia del cuore", iniziando una carriera di attore, intrecciando una ambigua relazione, mentre intorno si accumulano omicidi come un`inspiegabile epidemia. tra i romanzi piu` conosciuti dell`autrice, "bonjour tristesse" e "le piace brahms?"
un bambino abbandonato in una grotta, una madre tormentata dai rimorsi, un riconoscimento con lieto fine dopo molte peripezie che comprendono un finto riconoscimento, una trama omicida e un tentativo di linciaggio. lo "ione" e` il piu` antico esempio di dramma a intreccio del teatro europeo. piu` che una tragedia e` una tragicommedia, tutta giocata sugli equivoci dell`identita` e percorsa da un`ironia sottile che fa dei suoi personaggi degli eroi minuscoli, incapsulati nel loro inconsapevole gioco delle parti, ma alla fine riscattati dai capricci del destino. testo originale a fronte.
oltre a "il furto dell`elefante bianco", breve caricatura del romanzo poliziesco, il volume contiene "alcune osservazioni sconclusionate su una gita di piacere", schizzo su un viaggio alle bermuda e soprattutto "la grande rivoluzione di pitcairn", in cui mark twain narra come, in un`isola sperduta nel pacifico, vivevano in modo idilliaco 90 persone, fino a quando non arriva un americano di buone intenzioni che vuole introdurre i principi della democrazia americana, con il disastro che ne consegue.
sono le 22,00 del 29 luglio 1900. siamo a monza e il re umberto i sta salendo in carrozza dopo aver premiato i ginnasti della societa` "forti e liberi". ad aspettarlo c`e` il revolver di gaetano bresci, l`anarchico venuto dall`america. pochi istanti dopo l`italia intera entrera` in una nuova epoca.

quando shirley jackson arrivo` in ospedale per la nascita del terzo figlio, l`impiegata all`accettazione le chiese quale professione svolgesse. e alla risposta , replico` imperturbabile: . senza volerlo, quell`impiegata aveva toccato un nervo scoperto - e colto nel segno. l`autrice di uno dei piu` celebri e disturbanti racconti della letteratura americana moderna era anche, come emerge dagli irriverenti aneddoti familiari, un`eccentrica donna di casa e una madre spassosa e piena d`inventiva. ed e` impossibile non riconoscere qualcosa di lei nelle stravaganti mary poppins che popolano questa raccolta, accompagnate da gatti parlanti e in grado di confezionare abiti con le coccinelle e i denti di leone del giardino. quanto al lato piu` macabro - quello che la spinge ad affrontare tormenti, aberrazioni, crudelta`, a sondare normalita`, follia, soprannaturale e sordido, o ancora a rendere sottilmente inquietante la banalita` di , appunto -, il lettore non avra` che l`imbarazzo della scelta. nessuno meglio di shirley jackson conosce che si cela sotto la piu` linda e ordinata delle superfici. e solo lei sa mescolare assurdo, comico e spaventevole - avvelenata mistura -, portandoli alle estreme conseguenze con un`economia del dettato e un`acutezza del dettaglio del tutto inconfondibili.
un testo per accostarsi al mondo musicale del grande compositore e per comprendere il suo modo peculiare, anzi unico, di far coincidere la musica con gli elementi piu` profondi del suo paesaggio interiore. con un`indagine acuta e sempre corredata di esempi concreti, eggebrecht penetra allo stesso tempo nella materia musicale e nel mondo interiore di mahler, trattandoli sempre, in maniera indissolubile, come facce della stessa medaglia. ne emerge il motivo dominante del `principio mahler`: la ricerca di una risoluzione al dualismo che il compositore considerava il proprio `destino`, quello cioe` tra la desolazione e l`ipocrisia del mondo reale e la pace e la bellezza di un mondo `altro`, il mondo interiore della comunione con la natura e della creazione artistica. l`indagine di eggebrecht si basa su uno studio analitico del linguaggio musicale e dei procedimenti compositivi, e procede sempre sulla scia di brevi ma sostanziali esempi musicali. l`ascolto della musica di mahler, dopo questo libro, appare un`esperienza nuova, straordinariamente arricchita.