
nell`ottocento gli ebrei svizzeri erano confinati in due villaggi. uno di questi e` endingen, dove vivono felicemente il probo commerciante di bestiame salomon meijer e la sua famiglia. una sera del 1871 alla loro porta si presenta un lontano cugino che afferma di essere stato ferito nella battaglia di sedan e di volersi stabilire dai suoi unici parenti. nessuno in quella pacifica casa intuisce quanti cambiamenti portera` quell`estraneo nelle loro esistenze. perche` janki, cosi` si chiama il giovane, e` si` un po` sbruffone, ma ha anche il fiuto degli affari e molto spirito di iniziativa, e quindi nel giro di pochi anni non solo avra` sposato una delle ragazze di casa ma sara` il padrone di un fiorente negozio di stoffe francesi a baden, la citta` piu` vicina. dopo questo primo sommovimento, seguiremo i membri della famiglia meijer per oltre settant`anni e quattro generazioni, li vedremo schierarsi nel 1893 contro il primo referendum, vagamente antisemita, della confederazione, prendere, per opportunismo, decisioni che gettano nell`angoscia tutta la stirpe, e, d`altro canto, pagare a caro prezzo scelte coraggiose e coerenti, capiremo perche` un battesimo puo` impedire l`amore fra due giovani e come sia possibile che, quando il mondo ebraico in tutta europa verra` scompaginato, un medico omosessuale non piu` giovanissimo possa trovare del tutto inaspettatamente moglie e due figli.

nathan mirsky vive a boston, e` un medico quarantenne sofferente di attacchi di rabbia, per i quali e` in cura da un analista. riceve la notizia che suo fratello maggiore daniel - a cui era molto legato, ma che aveva perso di vista da anni - e` morto a san francisco ucciso da un`arma da fuoco, probabilmente in uno scontro tra gang rivali. giunto in california con il padre sol, un ebreo europeo sopravvissuto ai campi di concentramento che si impegna a ricostruire il destino di coloro che si sono salvati dallo sterminio e a tenere i rapporti coi rispettivi familiari, scoprira` che daniel viveva con una ragazza e il figlio di lei. nathan e sol dovranno confrontarsi con i motivi che li hanno allontanati l`uno dall`altro, isolandoli senza il conforto di una famiglia, consapevoli di doversi misurare con uno dei sentimenti piu` indispensabili, il perdono.

quest`opera si propone di ripercorrere le tappe piu` importanti dello `studio dell`anima`, mettendo in rilievo l`influenza determinante dell`antichita` greco-romana e cogliendo, nella storia del pensiero dal xvii secolo in poi, gli elementi che hanno costituito la premessa necessaria per la successiva nascita della psicologia. questa impostazione non trascura i rapporti con le discipline confinanti, sia quelle sul cui terreno essa e` nata (filosofia e medicina) sia quelle con cui, viste le molteplici specializzazioni che ospita, essa ancora collabora.

studente ed esperto di computer grafica, ethan ring incappa in un segreto cosi` sconvolgente da non poter piu` essere tenuto nascosto. le immagini generate dal computer che ethan ha contribuito a creare possiedono poteri sconfinati: sono in grado di guarire, di cancellare i ricordi, di provocare l`estasi, di uccidere senza rimorso... prigioniero di una specie di contratto faustiano con il governo europeo, ethan intravede un`oscura possibilita` di sfuggire alle forze distruttive che hanno occupato la sua anima. dovra` affrontare un territorio pieno di insidie, in un viaggio senza ritorno e senza fine, tra bande di fuorilegge e servizi di sicurezza non meno temibili.

un inquieto colloquio fra vivi e morti, fra il senso di colpa di chi e` sopravvissuto e la ricerca di silenzio di chi viene evocato.

wolfang mertens ripercorre la storia della disciplina psicoanalitica, esaminandone scuole e correnti. il punto di partenza della sua indagine e`, inevitabilmente, l`opera freudiana, in quanto nessun altro scritto novecentesco ha influito in modo tanto determinante sull`arte, sul sapere e sulla nostra stessa autocoscienza. la psicoanalisi, infatti, non considera che la propria funzione sia solo quella di rendere cosciente l`inconscio, ma intende se stessa come una vera teoria sociale. investe, quindi, ogni campo culturale, artistico e religioso.

fare il nodo ai lacci delle scarpe, colorare dentro i contorni, lavare bene i denti (anche quelli in fondo), salire scale sempre nuove senza stringere per forza il corrimano. e poi: avere lo sguardo lungo, separare l`ansia dal pericolo vero, vincere, perdere, aspettare, agire, confidarsi, farsi valere, rassegnarsi. a dover imparare tutto cio`, in questo romanzo colmo d`energia e dal potere medicamentoso, sono una donna e il suo bambino. lei ha l`esperienza, mentre lui per capire mira all`essenziale; lei ha occhi pronti a cogliere ogni spigolo, mentre lui da dietro gli occhiali le insegna a leggere il mondo a due dimensioni. davanti a loro si stagliano tutti gli ostacoli possibili, e per fronteggiarli hanno a disposizione molta paura e altrettante armi. la paura e` quella di non farcela, e le armi a ben guardare sono le stesse della letteratura: nominare le cose, percorrerle, trasfigurarle, lasciarle andare. tenendosi per mano - ma chi reggendo chi e` difficile dirlo si muovono tra fisioterapisti e burocrati, insegnanti e compagni di classe, barcollando o danzando, ma sempre stringendo nel pugno una parola difficile che comincia per "h", e che sembra impossibile far germogliare. perche` se hai tatuato addosso il numero 104 - quello della legge sulla disabilita` - e vivi in un mondo "che non ha proprio la forma della promessa", mettere un passo dopo l`altro diventa ogni giorno piu` difficile. ma c`e` chi prima di loro e insieme a loro ha solcato lo stesso mare impetuoso...
e la storia, allegra e toccante, di un bambino e del suo asinelio coraggioso. e di una formidabile alleanza che permettera` di ricondurre al suo recinto un meraviglioso toro da combattimento e redimere un padre alla deriva. ambientata in un messico da favola, bonario e festevole, trafelato e pittoresco e, in fondo, anche un po` "italiano", in origine avrebbe dovuto servire da base per un episodio di it`s all true, il grande progetto cinematografico interrotto di orson welles, e fu scritta da fante in collaborazione con lo sceneggiatore rudolph borchert e arricchita dalle illustrazioni di marilyn hirsh. un fante "diverso", in apparenza. in realta`, un testo che piu` fantiano sarebbe difficile immaginare: centrato, come nella saga di bandini, sul difficile rapporto tra padre e figlio, e di pieno umorismo, di commovente umanita`.


