
in questo volume l`autore ha inteso raccogliere e sintetizzare la sua lunga esperienza di studio, proponendo la storia e la fenomenologia del viaggio in italia dalle origini al sorgere del turismo organizzato. attingendo a una messe di episodi e osservazioni estratti dalla letteratura straniera (diari e memorie di viaggio, guide, corrispondenze, romanzi), brilli racconta come nel concreto si svolgesse il viaggio in italia, quali fossero i luoghi visitati, quali le aspettative e le reazioni dei "turisti".

quasi un libro di fantascienza, "lo smeraldo" venne pubblicato originariamente nel 1974 ed e` un romanzo a dir poco sorprendente sia per lo stile, che per i temi trattati e i moduli letterari usati. protagonista e` un alter ego dello scrittore che si trova a vivere in un ipotetico futuro nel quale, dopo una disastrosa guerra mondiale, l`umanita` si trova divisa tra un sud povero e caotico e un nord supertecnologico e militarizzato nel quale viene largamente incoraggiata la pratica dell`omosessualita`, sia maschile che femminile, come sistema per il controllo delle nascite e per garantire alla popolazione il benessere. opera chiave della maturita` soldatiana, romanzo di anticipazione in forma di visione e utopia negativa, propone un modello narrativo che contamina i generi, che varia da alto a basso senza intellettualismi e senza cedimenti corrivi, tutt`altro che corpo estraneo in un presente letterario italiano fatto di molteplicita` di maniere, me`langes strutturali e avvicinamento di livelli. questa edizione e` arricchita da una recensione di pier paolo pasolini, da un`introduzione di valerio evangelisti e da una nota al testo di stefano ghidinelli.


all`era dei pirati della finanza e dell`industria, degli imperi economici costruiti sui campi di battaglia e` succeduto lo scenario desolante degli anni trenta: la borsa in caduta libera, la crisi, la disoccupazione, e "tutti quegli scandali ignobili, quei processi, quei tracolli privi di grandezza"... come molti della sua generazione, christophe bohun non ha ne` ambizioni, ne` speranze, ne` desideri, ne` nostalgie. e un modesto impiegato nell`azienda che suo padre, il bohun dell`acciaio, il bohun del petrolio, e` stato costretto, dopo un clamoroso fallimento, ad abbandonare nelle mani del socio. si lascia svogliatamente amare da una moglie di irritante perfezione e da una cugina da sempre innamorata di lui. "e la pedina" annota la ne`mirovsky sulla minuta del romanzo "che viene manovrata sulla scacchiera, che per due o tremila franchi al mese sacrifica il suo tempo, la sua salute, la sua anima, la sua vita". alla morte del padre, pero`, christophe trova in un cassetto, bene in evidenza, una busta sigillata: dentro, un elenco di parlamentari, giornalisti, banchieri a cui, nel tentativo di evitare il crac, il vecchio bohun aveva elargito somme ingenti affinche` spingessero il governo ad accelerare i preparativi bellici. riuscira` questo bruciante retaggio, questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuotere christophe dal suo "cupo torpore"? difficile trovare un romanzo cosi` puntualmente applicabile a temi e fatti di ottant`anni dopo.





il vecchio commissario barlach e` a fine corsa. a pochi giorni dalla pensione, giace in un letto d`ospedale. il complesso intervento a cui e` stato sottoposto e` andato bene, si`, ma gli e` stata diagnosticata una malattia senza scampo. e messo male, barlach, e le riviste che ha a disposizione per distrarsi non lo distraggono affatto: dice all`amico hungertobel porgendogli un numero di del `45. una scena di inaudita efferatezza: nel campo di concentramento di stutthof il dottor nehle, medico del lager, con sta operando un prigioniero senza narcosi. di colpo hungertobel impallidisce. in quella foto gli e` parso di riconoscere il suo antico compagno di studi emmenberger, ora stimato proprietario della piu` esclusiva clinica di zurigo, un luminare amato dai suoi pazienti, che . l`atroce sospetto, pero`, non tarda a rivelarsi infondato, anzi : dalle informazioni che barlach riesce a ottenere risulta infatti che nehle si e` tolto la vita alla fine della guerra. eppure qualcosa non gli torna. ci sono strane discrepanze - e ancor piu` strane somiglianze: le figure di nehle ed emmenberger sembrano confondersi. negli occhi di barlach, stretti a fessura, torna a brillare l`antica vitalita` quando convince hungertobel a farlo trasferire sotto falso nome, come paziente, nella clinica di emmenberger. li` potra` condurre la sua ultima, solitaria battaglia contro il male.