nel 1955 anais nin si ritrova "nel presente" e vuole trasmettere agli altri il frutto di anni di esperienza come donna e come scrittrice: la felicita` sta nelle piccole cose, non nelle vette dell`estasi. nel sesto volume del suo diario la nin non e` piu` il personaggio principale: questo sara` il "diario degli altri". reintegrata nella famiglia umana, anais realizza ritratti acuti, vivi e severi. ammira simenon, ama bergman, giudica beckett troppo intellettuale, simone de beauvoir oggettiva e disperante, capisce ginsberg e corso, il loro surrealismo e la loro ironia selvaggia, rimpiange di non aver potuto incontrare la grande e altera djuna barnes, si abbandona ad analisi e riflessioni su fenomeni letterari e artistici.
dall`agosto 1846 al giugno 1847 giuseppe mazzini, esule a londra, pubblica sul "people`s journal" otto articoli sulla democrazia. con questi interventi, di cui in italia e` stata pubblicata soltanto la rielaborazione in italiano fatta da mazzini stesso nel 1852, uno dei "padri" del nostro risorgimento si inserisce a pieno titolo nel dibattito europeo sulla democrazia, iscrivendo di fatto il proprio nome tra i suoi protagonisti piu` illustri: tocqueville, blanc, cabet, proudhon.
in un tempo e un luogo non precisati, all`improvviso l`intera popolazione diventa cieca per un`inspiegabile epidemia. chi e` colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede piu`. le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un`esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. i primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l`insensibilita` altrui, e qui si manifesta tutto l`orrore di cui l`uomo sa essere capace. nel suo racconto fantastico, saramago disegna la grande metafora di un`umanita` bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalita`, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. ne deriva un romanzo di valenza universale sull`indifferenza e l`egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza.