secondo lo stesso cortazar, il persecutore e` stato il suo momento di svolta, il passaggio da moduli narrativi borgesiani in cui i personaggi sono solo figure del fantastico a un tipo di racconto in cui la narrazione si incarna nel personaggio, e` il personaggio. nel 1955 cortazar stava cercando il protagonista di un racconto su un artista: lesse un lungo necrologio su charlie parker, il grande jazzista morto in quei giorni, e ne rimase fulminato. in un`intervista disse che si mise a scrivere il racconto il medesimo giorno. dunque attraverso johnny carter (cioe` charlie parker) e bruno, intellettuale e critico musicale, si snoda il rapporto ambiguamente dialettico tra creativita` e razionalita`. altro tema fondamentale e` quello della ricerca di un tempo sospeso, in cui passato, presente e futuro convivono compressi. e il tempo che cortazar sentiva quando andava in me`tro, ed e` quello che parker provava a riprodurre col suo innovativo e geniale modo di suonare il sax. ingrediente fondamentale di questo racconto, e in generale dell`opera di cortazar, e` il tempo. johnny dedica molti dei suoi monologhi allucinati a quest`argomento: . il tempo e` presenza reale, sebbene immateriale: johnny ne parla come di qualcosa che esiste e sfugge allo sguardo, come i misteriosi personaggi inventati da cortazar nel racconto casa occupata (presente nella raccolta bestiario) che costringono i due protagonisti ad abbandonare la loro abitazione, invasa non si sa bene da chi. queste presenze esistenti e allo stesso tempo invisibili sono molto amate dallo scrittore, e nel persecutore si incarnano nell`idea stessa di un tempo onnipresente e sfuggente, autentico protagonista che si esplicita
sono passati piu` di sessant`anni anni da quando, nel 1953, arnaldo pomodoro fece il suo primo viaggio a milano, da pesaro dove viveva. la ragione di quel viaggio fu la mostra di picasso a palazzo reale, quella in cui l`artista, al vertice della sua fortuna, non solo volle esporre il monumentale guernica nella sala delle cariatidi ancora devastata dagli spezzoni incendiari, ma suggeri` agli amministratori della citta` di non restaurarla mai, perche` restasse a perenne memoria della follia di tutte le guerre. fu allora che pomodoro decise che avrebbe lasciato pesaro per milano. l`avrebbe lasciata l`anno successivo e, pur fra mille viaggi nel mondo, a milano avrebbe piantato le radici. ora, allo scoccare dei suoi 90 anni, la sala delle cariatidi accoglie una sua mostra personale, pensata come un percorso attraverso sessant`anni anni di lavoro, condensati nella trentina di sculture che rappresentano i capisaldi della sua opera: i "numeri uno" di ognuno dei filoni di ricerca che avrebbe esplorato nel tempo, dei numerosi sentieri che avrebbe battuto, reinventandone ogni volta i passi, ma restando sempre fedele al nucleo fondante del suo pensiero e della sua sensibilita` d`artista. ada masoero
il geniale scienziato sovietico professor preobrazenskij ha fatto una scoperta meravigliosa: grazie a uno speciale siero di sua invenzione qualsiasi animale puo` essere trasformato in un essere umano. il suo esperimento apparentemente ha un esito positivo, ma l`animale prescelto, un povero cane randagio, conserva, anche sotto la forma umana, tutta la sua natura canina, e questo causera` una serie di gravi problemi al professore.