a suzanne piace la vita d`uffico ben regolata sotto lo sguardo severo del direttore generale. del resto le piace solo questo. gli altri la infastidiscono, disturbano il suo tranquillo percorso quotidiano. ma ecco che fa la sua comparsa una nuova segretaria: avvenimento che non tarda a rivelarsi catastrofico. cosce grosse e profumo di ve`tiver, la nuova segretaria che mastica chewing gum e` solo una presenza come le altre, non particolarmente minacciosa nella sua banalita`, ma non per suzanne che ne fa un`avversaria, figurandosi strategie di battute per tenerla al suo posto, per non lasciarsi coinvolgere nei dettagli della vita in comune, per continuare a detestarla, finche` a suzanne non rimane che una soluzione: il pensionamento anticipato.
un uomo, critico musicale, si chiude in un garage, nell`anonima periferia di una citta` francese, per ascoltare l`edizione completa dei quartetti per archi di beethoven. la musica lo invade con la sua ossessione. "cavatina" e` un racconto in cui quattro motivi - torino, la donna, la musica e il tempo s`intrecciano e si fondono tanto da diventare indistinguibili, mentre su tutto si insinua l`idea del limite. simeone descrive le vie, le piazze, i portici, i muri, le scritte sui muri, i negozi e le persone con estrema precisione, riuscendo pero` a conservare in ogni presenza descritta l`anonimato della figura mentale.
parigi, bruxelles, colonia, berlino, dresda, ratisbona, milano, vigevano, torino: queste le tappe di un viaggio turistico un po` particolare che consiste nel visitare i brutti quartieri delle grandi (e meno grandi) citta` europee. nel bus che porta in giro queste "anime belle", le storie e i rapporti si intrecciano in un girotondo grottesco, intorno al rapporto tra l`animatore jason e la sua ragazza olympe.
il libro e` una raccolta di saggi elaborati tra il 1973 e il 2002 all`insegna di quello che e` stato definito il "realismo planetario" di mcelroy. vi si toccano argomenti scientifico-letterari interconnessi ad ampio raggio. si va dall`apollo 17, l`ultima missione sulla luna con equipaggio umano, all`inedita riflessione ecologica scaturita da una visita al mount st. helens, luogo di una delle piu` devastanti eruzioni degli ultimi decenni; da recensioni delle opere di scrittori come calvino, uwe johnson, beckett, coetzee, a "emersioni", una visione molto newyorkese dell`attentato dell`11 settembre.
Anche nel mondo del cinema, che la voce comune giudicava zona franca, si infiltrarono le spie dell`Ovra e delle altre polizie del regime. Fuori dalle citta` virtuali e dagli scenari verosimili che si costruivano nei teatri di posa, c`era la realta`, dove la gente del cinema viveva combattendo spesso battaglie senza esclusione di colpi. Le spie misuravano dissensi o deviazioni con il loro metro, dalle accuse di attivita` contro il regime, a segnalazioni di comportamenti non conformi o censurabili per scrupolo moralistico. Natalia marino e` giornalista e autrice di documentari cinematografici. Emanuele Valerio Marino, regista, autore teatrale, soggettista e sceneggiatore, e` stato direttore dell`archivio storico fotocinematografico dell`istituto luce.
e` la storia dell`itinerario dall`innocenza della fanciullezza all`esperienza adulta della giovane e povera mary. il romanzo rappresenta una delle vette piu` alte della letteratura irlandese proprio perche` riesce a fare convivere quotidianita` e fiabesco, realismo e fantasia in una moderna favola sull`ingiustizia e l`emarginazione femminile.
nella primavera e nell`estate del 1900 lou andreas salome` compie un lungo viaggio in russia con rainer maria rilke. molte volte era tornata a pietroburgo - dove era nata e cresciuta - a far visita alla famiglia. ma ora il viaggio la porta nel cuore di quello sconfinato paese dove la tradizione secolare non e` ancora stata toccata dall`occidentalizzazione, anche se si avvertono i segni di un profondo cambiamento. lou ritrova la sua patria, le sue radici, ma soprattutto riscopre se stessa. questa donna di trentanove anni, affermata, vede il proprio passato decifrarsi sotto i suoi occhi. dal viaggio in russia lou salome` esce rigenerata e un sentimento di riconoscenza verso il proprio destino trabocca in queste pagine. il diario in russia e` un documento letterario di grande importanza, non solo per le notazioni storiche e di ambiente, ma anche perche` offre una prima chiave d`interpretazione dello sviluppo intellettuale successivo della salome`. scrivera` nell`autobiografia: "due impronte tra loro opposte, che la vita ha scavato dentro di me, mi hanno preparato a ricevere la psicologia freudiana del profondo: aver visto e vissuto da vicino lo straordinario e raro destino di un`anima individuale ed essere cresciuta in mezzo a un popolo la cui interiorita` eccezionale si comunica senza complicazioni".
lucia ha dieci anni ma non vorrebbe chiamarsi lucia. ammira molto la sua bella mamma, che fa la poliziotta. suo padre invece la imbarazza: e` giardiniere, ma in realta` vaga nei boschi e se ne torna sempre a casa "con quelle cose li`", e pare ogni volta capitato li` per caso a combinare qualche guaio. il libro racconta l`avventura di una bambina che per la prima volta si confronta con il mistero della natura e la violenza della storia. e` una favola moderna, che parla della distanza che separa e dell`affetto che avvicina, e invita a ritrovarsi nelle cose davvero importanti.
in un`europa astratta come un luogo metafisico e concreta come un`allucinazione, un rapporto coniugale si va lentamente sfasciando. quando nasce una bambina, i rapporti tra marito e moglie sono azzerati. ma sorge in cambio un rapporto nuovo, che e` la sostanza di questo libro: quello tra il padre e la sua creatura. che sia una storia d`amore non c`e` dubbio. anzi una delle storie piu` intense che questi anni ci abbiano dato: un`analisi di sentimenti puri; una vicenda emozionante che colpisce il cuore e l`intelligenza.