
Registrato nelle stesse sessions che hanno prodotto The Carpenter, il nuovo lavoro della band southern è ancora prodotto da Rick Rubin. Gli Avett mantengono una invidiabile freschezza, compositiva ed esecutiva, e mischiano bellamente tradizione e modernità con un sound diretto, elettrico, ma mai invadente. Open Ended LIfe, Morning Song e Never Been Alive sono già considerate dei classici.

2 LP. Arriva in modo assolutamente inatteso il nuovo disco, per di più dal vivo, degli Avett Brothers. Si tratta dello show di fine anno a Raleigh (North Carolina), a casa loro, nella PNC Arena. Lo show dello scorso anno, tutto esaurito, di fronte ad un pubblico entusiasta, con la band scatenata che esegue i suoi classici ed anche due canzoni nuove: Satan Pulls The Strings e Rejects in the Attic. Poi ci sono brani noti e non, come I and Love and You, The Boys Are Back in Town, Auld Lang Syne, Laundry Words,Tten Thousand Rooms, sino al saluto di Happy Trails. Travolgenti, a dire poco. Edizione limitata in vinile, stampa Usa, copertina apribile, contiene codice download per il DVD e per la parte audio.
Joe Jackson, comunque la si voglia vedere, è uno che ha sempre guardato avanti. Fool, il suo nuovo lavoro ( opera n. 22, senza contare i numerosi dischi dal vivo ) conferma il suo talento esecutivo vicionario. Opera che alterna brani tipici del nostro a canzoni innovative, Fool è un disco da assaporare lentamente per scoprire, canzone dopo canzone, la musica che Jackson viene a proporre in questo disco. Non c'è niente di risaputo, anche se in qualche brano c'è qualche deja vu, ed il disco, ad un ascolto attento, cresce lentamente, canzone dopo canzone.

Closer Than Together, uscito giusto un anno fa, era una sorta di chiusura del cerchio. Un disco elettrico, diverso però dai lavori precedenti della band.The Third Gleam, uscito un po' di sorpresa, rappresenta invece un ritorno alle radici, in tutti i sensi: Scott e Seth Avett, assieme al fido bassista Bob Crawford.E niente altro.Ballate folk, dense e dirette, ma profondamente asciutte.Voci, chitarre, basso e poco altro.Non c’è neanche la batteria.Un ritorno alle radici in tutti i sensi.Anche nella scelta del titolo visto che, in passato, erano già stati editi due EP: The Gleam, 2006, e The Second Gleam, 2008.Ed è un disco bello, molto bello, che cresce alla distanza. Vinile stampa Usa.
MiniCD 3". Non sigillato.