
eva e` una sognatrice, frequenta vari ragazzi: gio` e` l`ottavo, didi e` il primo. ogni volta spera che sia l`uomo giusto, il vero amore, ma forse... il suo cuore non appartiene a nessuno. cosi` pensa finche` nathan entra nella sua vita e sconvolge tutto.parallele scorrono le vicende d`amore della sua unica grande amica e confidente, ally. un sogno d`amore paradigmatico dei desideri dei giovani d`oggi. si realizzera`?

i solitari deliri e le tortuose riflessioni di un giovane scrittore errante nella vita urbana, accompagnato dalla sua inesorabile antagonista, la fame. un romanzo che sta sulla soglia della grande letteratura del novecento.

il meglio dello spirito degli umanisti del secolo xvi da parte di uno di quegli intellettuali cristiani, insieme critici e idealisti, che credono nella forza dell`educazione. questi colloqui, in forma quasi teatrale, erano destinati a far riflettere, senza annoiare, studenti e un piu` vasto pubblico.


il primo racconto e` ambientato negli anni 1918-20, quando le campagne si ribellarono alla collettivizzazione imposta dai soviet, e gli scontri tra le bande partigiane e l`armata rossa devastarono le regioni della russia centrale. ektov-ego, piccolo intellettuale di una cooperativa agricola, si schiera per senso di giustizia con i contadini in rivolta, ma e` costretto a tradirli per salvare i propri familiari. ego diventa lo strumento di un meccanismo storico dominato dal diritto del piu` forte. speculare alla vicenda di questo vinto e` "sul limitare", storia di un generale conquistatore della berlino nazista che, pur essendo un "giusto" consegna ai posteri un volume di memorie censurate e distorte.

benche` costretto, nel 1932, ad accettare una nuova "sfacchinata" ingegneresca, gadda non ha la minima intenzione di dissipare la notorieta` che "la madonna dei filosofi", uscito l`anno prima, gli ha procurato nell`ambiente dei letterati. la scrittura e` per lui "un prepotente bisogno", e un ripiegamento sarebbe inconcepibile: "la realta` deve essere, il resto non importa". con i proventi della corvee presso i servizi tecnici del vaticano finanziera` dunque nel 1934 "il castello di udine": libro variegato, riluttante a ogni definizione di genere, stilisticamente tracotante. i ricordi di guerra ci consegnano la bruciante delusione di chi ha visto il sogno di "una vivente patria, come nei libri di livio e di cesare" annientato dall`incapacita` degli alti comandi di raffigurarsi le "correlazioni complesse" che legano l`esercito "al resto del mondo"; dal mito, "ignobile e turpe", della furberia; da una prigionia che lo ha travolto "verso la riva dell`inutilita`". ma subito dopo la cronaca di una crociera nel mediterraneo proietta l`immagine di un mondano, ironico reporter; l`invettiva contro i musici di strada, molesti perturbatori delle notti milanesi, quella di un bizzoso moralista; il racconto "la fidanzata di elio" - dove le virtu` di luisa lasciano presagire una vita "drappeggiata di linoleum, risfolgorata di nichelio" - quella di un incendiario robespierre della borghesia milanese. a ben vedere, tuttavia, un filo rosso, tenace e segreto, unisce queste prose in apparenza disparate, screziandole di dolore e di sangue, come se la prima sezione gettasse fiotti d`ombra su tutta la raccolta: il lutto insanabile per chi e` caduto in guerra - come il fratello enrico, "la parte migliore e piu` cara di me stesso".


la millenaria vicenda cristiana costituisce un dato ineliminabile del nostro patrimonio storico e culturale. si puo` guardare a essa in una prospettiva storica sensibile al contributo decisivo che il cristianesimo ha fornito alla formazione di un`europa cristiana. la si puo` accostare in un`ortica sensibile alla situazione religiosa attuale, in cui i valori cristiani paiono sempre piu` emarginati. o si puo` anche decidere di avvicinarsi a questa storia, cosi` complessa e affascinante, nella prospettiva del credente desideroso di approfondire le radici della propria fede. a tale insieme di esigenze e interrogativi risponde la storia del cristianesimo di cui questo volume fa parte.