



l`autrice raccoglie le storie di una trentina di donne tedesche che, intervistate, raccontano la loro esperienza diretta della vita in germania durante il terzo reich. tutte le donne (tranne l`ultima, ebrea per meta`) sono "ariane" e raccontano il periodo della loro giovinezza, e puo` accadere che qualcuna provi un senso di colpa retrospettivo, perche` quegli anni, di cui in seguito scoprira` tutte le atrocita`, "furono" come dichiara "i piu` belli della mia vita". attraverso le parole di queste donne, molto diverse per classe sociale, educazione, opinioni religiose e politiche, e attraverso le domande dell`autrice, si delinea un affresco del terzo reich e della sua vita quotidiana dall`interno.


secondo julio cortazar, molto semplicemente, non si puo` essere scrittori senza leggere a fondo horacio quiroga. nel 1925, tra l`altro, quiroga compilo` un manuale del perfetto scrittore di racconti in cui, tra diverse cose, scrisse: "racconta come se la narrazione non avesse interesse che per il circoscritto ambiente dei tuoi personaggi, uno dei quali avresti potuto essere tu". insegnava il raffinato disinteresse verso il giudizio degli altri - amici o nemici che fossero - e una miliare concentrazione nell`opera. nato in uruguay, cresciuto a buenos aires, quiroga aveva la barba fitta e un`eleganza innata. preferi` vivere a misiones, in mezzo alla giungla: lo descrivono come un uomo rude, arrabbiato, un amante selvaggio. i suoi racconti di belve, di tigri, serpenti e fiumi imbizzarriti sono indimenticabili. alcuni videro in lui un discepolo di rudyard kipling, un cugino di jack london: in realta`, quiroga ha un cuore piu` cupo, una piu` austera profondita`. racconta l`uomo immerso nel rischio, al cospetto della propria bestia interiore. sapeva costruire canoe.