prendendo spunto dalla apparente follia di giorgio iii, bennett ha dato voce agli intrighi comici e sinistri che in quegli anni si svilupparono rigogliosamente attorno al re. non vi e` traccia, in queste pagine, della penosa cartapesta che di solito contrassegna il teatro di ricostruzione storica. da pitt a fox, da giorgio iii al suo malevolo primogenito, il principe di galles, tutti parlano e agiscono con una vivezza che lascia stupefatti. la vicenda finisce per disegnare un perfetto apologo sul delirio non solo dei potenti, ma innanzitutto di coloro che gli vivono accanto.
una satira irriverente e provocatoria pubblicata nel 1914, l`anno stesso in cui prendeva il via l`immane massacro di tutta una generazione. una commedia degli inganni che coinvolge una banda di truffatori tra francia e italia, maestri del raggiro e del travestimento; dei borghesucci cattolici convinti di dover accorrere dalla provincia francese a liberare il papa, a roma, dalla presunta e terribile prigionia in cui lo costringerebbe la massoneria nei "sotterranei del vaticano"; scienziati ferocemente atei e positivisti, bensi` di facilissima e altrettanto fanatica conversione alla fede; scrittori che della fede sono i portavoce, ma sono mossi dalle peggiori delle vanita` e lui, lafcadio, il figlio segreto e ribelle di tanta ipocrita societa` borghese.
"La casa nova" (1761) è commedia di un trasloco (parziale) e di un tracollo (imminente): Anzoletto e Cecilia Semolini, una coppia di giovani sposi, si appresta a trasferirsi in una casa più 'ricca' quando, per dissipazione, è ridotta al massimo della povertà. Su questa duplice premessa narrativa Goldoni viene scrivendo uno dei maturi capolavori su due temi-chiave della vita della sua Repubblica: lo sperpero economico (interi patrimoni dissolti, ad esempio, nel giro di una notte al tavolo da gioco) e l'inutile pre-tensione, la smania di 'pompa' e 'gala', quando autocontrollo e dirittura morale della borghesia di un tempo paiono ai più un lontano ricordo.
crocco coccodrillo e` molto curioso. ogni mattina, sulla strada per la scuola, vede tante cose nuove: che bello raccontarlo agli amici e alla maestra! quando e` piu` grande crocco coccodrillo impara a scrivere. a volte pero` fa confusione con le lettere e cosi` un sarto si trasforma in salto, uno sbaglio in sbadiglio, e un errore puo` diventare un...? la collana tandem accompagna i primi lettori in un viaggio alla conquista del piacere di leggere. si pedala con un po` di fatica ma quando si arriva alla meta con il vento in faccia si e` contenti e soddisfatti. una storia piccola e piana per cominciare e una un po` piu` lunga e in salita da conquistare! eta` di lettura: da 6 anni.
si puo` essere persone femministe e cattoliche nello stesso tempo? michela murgia, cattolica, pensa di si. e questo audace pamphlet, colto e popolare, sfida il senso comune, e con lucidita` e ironia ci spiega perche`. . come fai a tenere insieme la tua fede cattolica e il tuo femminismo? e una domanda che michela murgia si sente rivolgere di continuo. e la stessa che si pongono le persone credenti lgbtiaq+ e che si pone chiunque debba fare compromessi tra la propria coscienza e i precetti dottrinari, per esempio in merito ad aborto, eutanasia, fecondazione assistita. per rispondere e` necessario capire quali aspetti della vita e della fede siano davvero in contraddizione, e soprattutto se certi insegnamenti non siano semplicemente un`eredita` storica da ridiscutere ogni giorno alla luce del vangelo e della propria intelligenza. d`altronde, lo stesso dio dei cristiani e` contraddittorio: e` divino ma anche umano, e` uno ma anche trino, e` onnipotente ma e` morto in croce. partendo dalla rilettura del "credo" e attingendo alla propria esperienza personale - la se` bambina piena di dubbi, ma anche la nonna, la madre, la zia, le donne con le quali ha incontrato la fede - michela murgia fornisce gli strumenti per affrontare alcune di queste antinomie, e mostra come la pratica della soglia, che rigetta l`appartenenza a un unico recinto, cioe` la queerness, sia una pratica cristologica. accettarla come tale significa riconoscere che
