

heinrich heine compi` un viaggio in italia dall`agosto al dicembre 1828 lungo un percorso che dal brennero attraverso trento, verona, milano e genova lo condusse in toscana, dalla quale dopo alcune settimane fece poi ritorno in germania. le "impressioni di viaggio" riferite all`italia che, al pari di altre parti relative a varie tappe tedesche, prendono spunto da questi vagabondaggi sono molto lontane dalla forma della relazione di viaggio. esse sono, piuttosto, godibili strumenti comunicativi condotti con singolare maturita` dal giovane autore, sul filo narrativo del viaggiare, per catturare l`attenzione del pubblico dei lettori e, attraverso le mille rifrazioni della divagazione, dell`ironia, della polemica e del capriccio



si dice che raccontare la propria vita serva a comprenderla. ci sono esperienze, pero`, su cui le parole non hanno presa: si puo` solo "soffrirle" una seconda volta sulla propria pelle. i criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise dalla mano esperta del kol`sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore e` l`unico a comprendere fino in fondo la lingua arcana dei simboli. ma i tatuaggi, mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci, stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte. ed e` attraverso questo vortice di storie che nicolai lilin ci conduce dentro la tradizione dei "marchi" siberiani. sei racconti diversissimi - comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi - nei quali ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di "educazione siberiana" la banda di minorenni capitanata da gagarin, il colossale mei, nonno boris e gli altri vecchi fuorilegge di fiume basso - e ne incontriamo di nuovi: oliva, che spara come un sicario e si porta sempre appresso la foto di una donna; styopka con il suo amore impossibile; pelmen, che paghera` caro un tatuaggio sbagliato nel posto sbagliato; e ancora kievskij, criminale di seme nero; il vecchio hippy batterista in perenne lotta con una direttrice dittatoriale; il terribile treno e la virginale cristina. a fare da filo rosso, c`e` la voce inconfondibile di nicolai "kolima" e la storia della sua formazione da tatuato.

