 
	Il nuovo lavoro di Paul Simon arriva cinque anni dopo So Beautiful So What, un buon disco, ma che non portava nulla di nuovo nella carriera del cantautore. Stranger to Stranger si avvale della presenza in sala di registrazione di Roy Halee, storico ingegnere del suono di Simon e Garfunkel, ma Simon, che cerca sempre sonorità diverse, si avvale anche del musicista dance italiano Clap ! Clap ! ( in tre canzoni). Stranger to Stranger è un disco che si basa molto sui suoni, cercando di rinnovare la sua forma melodica. Ci sono una manciata di canzoni sopra le media, tra cui la splendida Cool Papa Bell. Ma, in generale, il disco risulta superiore alla media delle pubblicazioni recenti di Paul Simon. L'edizione Deluxe contiene cinque canzoni in più: Horace and Pete, Duncan ( Live), Wristband ( Live) Guitar Piece 3 ( strumentale), New York is My Home ( con Dion).
 
	Al suo settimo disco, la cantautrice Americana Marissa Nadler continua il suo personalissimo percorso. Il suo folk, notturno, quasi gotico, è melanconico e struggente, ma ha una forza intrinseca ed una solida base melodica, al punto che la sua musica, una volta entrata in circuito, diventa indispensabile. Marissa è una musicista culto, ha un bel seguito e questo disco, segnalato come uno dei suoi più riusciti, è destinato a conquistare nuovi adepti.
 
	Molto atteso, ecco finalmente disponibile il disco inciso in collaborazione tra tre cantautrici al femminile: Neko Case, kd lang e Laura Veirs. Le tre, così diverse tra loro, hanno trovato una perfetta alchimia incidendo assieme. Sono riiuscite a creare quella magia che ha permesso loro di registrare e cantare assieme, senza che l'ego di nessuna prevalicasse le altre. Folk rock, ballate elettriche intessute su melodie ben costruite: tre voci splendide, diverse, ma armonicamente unite, hanno create una magia abbastanza difficile da trovare. E molto si deve alla produzione attenta di Tucker Martine, uno che sbaglia molto di rado.

2 CD. Neil Young ci regala un altro disco dal vivo, questa volta con la band dei fratelli Nelson (figli di Willie): Promise of The Real. Un disco ruspante dove il canadese, oltre a recuperare una valanga di brani oscuri ma belli, ci regala anche un inedito (Seed Justice). La sola Love & Only Love (28 minuti), vale il prezzo del biglietto. Ma anche Vampire Blues, After The Gold Rush, Human Highway, Western Hero: tutte grandi canzoni che non sentivamo da anni. E poi, dulcis in fundo, ogni canzone è aperta e chiusa dai rumori della terra, da grilli, cani, rane, clacson di macchine ed altre stranezze. Un disco, a dire poco, originale. 
 
	Rimasterizzato
 
	Clover Lane, pubblicato nel 2014, lo aveva imposto come autore di un certo valore, grazie anche ad un disco che era piaciuto parecchio, anche al pubblico legato a sonorità Americana. Tolchin è un autore vero ed il suo cocktail di rock, country e blues è personale, ma anche di indubbia qualità. Negli ultimi due anni ha girato assieme ai fratelli Alvin, Chuck Prophet, Dwight Yoakam e Chris Stapleton. Thousand Mile Night, registrato negli studios di Muscle Shoals, Alabama, è il suo biglietto di sola andata per la notorietà. Diamogli fiducia.
