"e chi sono io? la figlia della gallina nera? si diceva in casa quando si era vittima di un sopruso o di una negligenza. l`ultima a essere servita a tavola o a ricevere il bacio della buonanotte poteva lamentarsi di essere trattata come la figlia della gallina nera". di fronte alla tovaglia quadrettata di una trattoria di provincia, gloria origgi ripercorre la propria infanzia nella milano degli anni settanta attraverso le parole di casa sua. si scopre allora quanto sia misero dire "farsi un baffo" quando ci si puo` "fare un baffo a tortiglioni"; quanto l`espressione "bru bru" calzi all`uomo d`affari arricchito e un po` cafone; quanto "la sorella di ciro menotti" fosse mal pettinata. "amecche", "accalappia-pinconi", "spetinenta" e tante altre ancora sono le voci di un lessico famigliare nel quale l`autrice racconta la storia di un`infanzia dorata e dello strappo segnato dalla morte della madre, restituendoci un`immagine dura e scanzonata dell`italia del nostro passato prossimo.
la "biblioteca" (falsamente attribuita ad apollodoro, famoso storico ed erudito del ii secolo a.c.) e` il piu` grande manuale di mitologia greca della antichita`, summa inesauribile di saghe e leggende di dei e di eroi, dalle origini del mondo alla morte di ulisse, che confluiscono in una selva di racconti e di varianti derivati da fonti molteplici e disparate, letterarie, poetiche e di tradizione folklorica. a quest`opera james frazer (uno dei padri dell`antropologia culturale) dedico` un ampio commento che contiene una ricca gamma di interpretazioni di natura etnografica, folklorica, storica e religiosa. nel riproporre la "biblioteca" accanto alla versione del testo greco, gli si e` accostata l`appendice al testo scritta da frazer.
la poesia d`amore era ben conosciuta e praticata anche dai greci, ma e` catullo che "inventa l`amore" come storia interiore, come ossessione di un`intera vita, come metafora letteraria delle contraddizioni dell`esistenza, dando inizio a un filone poetico e narrativo che attraversa il cuore della cultura occidentale, trovando echi e riprese nell`"intimo dissidio" di petrarca e, giu giu verso di noi, nella passione romantica di werther e dei consimili, negli amori masochistici di dostoevskij, fino a proust. la fondazione di una fenomenologia dell`amore viene proseguita e, in parte, ampliata da properzio e tibullo che propongono, il primo, l`amore rigorosamente monogamico, il secondo, la bipartizione tra versi in vita e in morte della donna amata, soluzioni che entrambe avranno grande fortuna nella letteratura romanza e cristiana. questa edizione, introdotta e annotata da uno dei massimi studiosi mondiali della poesia latina, paolo fedeli, offre le chiavi per comprendere a fondo l`originalita` di questi autori individuando ogni volta cio` che e` topos e cio` che non lo e`, chiarisce i passi oscuri delle poesie piu criptiche, spiega in maniera esauriente i riferimenti mitologici e letterari, restituisce il senso narrativo e storico di ogni componimento. e restituisce, soprattutto, al di la` dell`erudizione, il fascino emotivo coinvolgente di una delle fasi piu alte della poesia di tutti i tempi.
oggi rube`n gallego e` conosciuto per essere l`autore di bestseller come bianco su nero, ma rube`n gallego e` anzitutto un bambino nato con una deformazione cerebrale che lo costringe su una sedia a rotelle; un bambino nato nella mosca del 1968 dalla relazione tra la figlia del segretario del partito comunista spagnolo e uno studente venezuelano; un bambino che trascorre la sua vita in orfanotrofi e ospedali psichiatrici dopo essere stato strappato dal grembo della madre aurora, che lo crede morto. rube`n gallego, pero`, e` anche l`uomo che sopravvive alle avversita` della vita; l`uomo che inizia a ricostruire la sua vera identita`; l`uomo che, scoperte le sue origini spagnole, intraprende quel rocambolesco viaggio per l`europa che, finalmente, gli permettera` di ritrovare sua madre nel 2001. la regista mara chiaretti affronta la delicata vicenda biografica dell`autore di origine russa con lucidita`, realizzando un`opera dove a parlare e` anzitutto rube`n, che con piglio ironico e tagliente racconta la sua storia di abbandono e di miseria, ma anche di speranza e di coraggio. la storia di un`intelligenza che vince la disabilita` che permette a rube`n l`uso di una sola mano, la stessa mano che imbocca in orfanotrofio l`amico misha e che, trent`anni dopo, firmera` l`autografo sul suo primo libro.
14 agosto 1941: a meno di due mesi dall`aggressione tedesca dell`unione sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto molotov-ribbentrop - che in un aveva stabilito la spartizione della polonia -, a fronte della minaccia nazista viene firmato l`accordo militare fra stalin e sikorski per la costituzione, sul territorio dell`urss, di un`armata polacca composta da soldati in precedenza fatti prigionieri dai sovietici e deportati. all`inizio di settembre jozef czapski, che ha servito come ufficiale nell`esercito polacco ed e` stato internato dapprima a starobel`sk e poi a grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo . e l`inizio di un`odissea che portera` czapski ad attraversare l`intera unione sovietica - e gli eventi piu` estremi del secolo scorso - con l`incarico di indagare sui quindicimila prigionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenuti, nel 1943, nelle fosse comuni di katyn`). un`odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni - spesso sconvolgente - dettaglio: dall`esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall`incontro con il capo della direzione centrale dei lager () ai contatti con le popolazioni. esperienze che, per czapski, diventano anche .