figlio della piu` grande attrice inglese dell`ottocento, attore egli stesso dai 17 ai 25 anni, gordon craig (1872-1966) nel 1896 abbandono` la carriera di attore e si dedico` allo studio dell`apparato scenico e alla direzione degli spettacoli. sostenitore dell`assoluta priorita` del regista, creatore e coordinatore di tutte le componenti della scena, arriva a teorizzare l`abolizione sia del testo letterario che dell`attore, sostituito, dalla supermarionetta. l`autore in questa presentazione traccia il percorso dell`attivita` teatrale di craig, sia teorica che pratica, e propone una nuova lettura interpretativa delle sue teorie, in particolare di quella della supermarionetta.
icende, personaggi, concerti e situazioni al limite dell'assurdo e del ridicolo che vengono narrate con ironia e leggerezza per farci sorridere su un mondo che appare, all'occhio dello spettatore meno esperto, asettico e perfetto. In realtà, dietro le quinte del palcoscenico si muovono invidie, rivalità accesissime, ma anche tanta passione che trasforma le persone da semplici musicisti in “animali da palcoscenico”. E in questa sfilata di personaggi sono compresi tutti: dagli orchestrali, al coro, dai direttori, dai solisti ai comprimari, senza dimenticarsi dello staff (addetti alla guardiola, tecnici di palcoscenico, elettricisti, archivisti, segretarie, agenti musicali, direttori di produzione, direttori artistici, fino al “mega direttore generale”).
versione comunione 3.
pianta della citta` in scala 1:12.000 - pianta del centro storico 1:6.500 carta generale delle vie d`accesso e di attraversamento dell`area urbana in scala 1:125.000 - indice dei nomi di strade, vie, piazze, monumenti con le indicazioni per localizzarli con facilita` sulla pianta.
contro l?ottimismo delle filosofie ideologiche liberali, in questo saggio schopenhauer sottopone a una critica distruttiva ogni credenza nella liberta dell?individuo, riconducendo la stessa nozione di liberta all?impulso cieco che produce e domina ogni esistenza. quest?opera di schopenhauer fu premiata nel 1838 dalla reale societa norvegese delle scienze di trondheim. fu un riconoscimento ?ufficiale? alla sua grandezza speculativa ed ebbe per il filosofo molto valore, considerati i suoi difficili rapporti con i maestri, le scuole e le ideologie dominanti e l?insuccesso editoriale - vent?anni prima - di "il mondo come volonta e rappresentazione".