

questo libro, pubblicato da gillo dorfles oltre mezzo secolo fa, costituisce il compendio decisivo dell`originale concezione estetico-antropologica coltivata dall`autore in un periodo in cui ben altri erano gli orientamenti degli studi italiani sulle arti. rivolgendosi agli aspetti tecnici dei singoli linguaggi artistici, dorfles assume una posizione in netto contrasto con l`idealismo crociano, ancora dominante nell`immediato dopoguerra. lontano da qualsiasi interesse per "l`ineffabile", lo studioso triestino indirizza la sua riflessione alle specificita` tecniche e linguistiche delle varie arti, sebbene propenso a situarle in una prospettiva complessa al centro della quale vi sono il concetto di formativita` e le costanti formative che ne dipendono.


orazio li chiamava i "veloci giambi", questi versi dettati dall`irruenza e dalla follia della giovinezza; e senza dubbio si riflette in essi l`aggressivita` programmatica della poesia giambica che aveva il suo ispiratore e il suo modello nel poeta greco archiloco. ma i temi e i registri stilistici di orazio sono i piu` variati: accanto all`invettiva contro i personaggi tipici, come l`usuraio e l`arricchito, contro maghe e matrone invecchiate nel corpo ma non nei desideri, c`e` il tema dell`amore e del convito, c`e` l`impegno civile e la riflessione sulla societa` politica. diciassette componimenti scritti nel decennio fra il 40 e il 30 a.c., dai venticinque ai trentacinque anni, nei quali, dietro il giovanile scontro con la realta`, gia` si intravede il senso della misura dell`orazio piu` noto. da sempre legati, per consuetudine editoriale, alle celebri "odi", gli "epodi" sono qui riproposti nella loro autonomia di opera particolarissima nella produzione oraziana e nell`intera letteratura latina. la traduzione poetica di fernando bandini ne coglie pienamente la vivacita`, il ritmo, le sfumature, le variazioni di tonalita`.

perche` si adottano comportamenti "salutari" o al contrario abitudini nocive e rischiose per la propria salute? centrando l`attenzione sull`individuo quale agente attivo del proprio benessere, "la cultura della salute" ha conquistato uno spazio sempre maggiore negli ultimi decenni, non solo in ambito clinico, ma anche a livello di opinione comune. il volume si propone come un`efficace guida alla psicologia della salute, intesa come analisi dei processi psicologici e psicosociali connessi ai comportamenti che hanno implicazioni per la salute.

con la fine del bipolarismo, gli stati uniti sono diventati l`unica potenza mondiale che prende decisioni e persegue politiche in una condizione di indiscusso primato, sia perche` il principio della liberta` dell`individuo e` diventato un valore universale, sia per la loro superiorita` in campo economico, tecnologico e militare. ma quale consapevolezza di tale ruolo hanno oggi gli stati uniti, qual e` il punto di vista americano sul primato del proprio paese e sulle relazioni con il resto del mondo?

la guerra di corea, che si concluse con l`armistizio del luglio 1953, e` stato il primo grande episodio di tensione internazionale nella guerra fredda, dove mondo occidentale e mondo comunista si sono affrontati. l`attacco della corea del nord comunista a quella del sud nel giugno 1950 determino` l`intervento americano e un conflitto su cui aleggiava lo spettro di una guerra nucleare. il volume esamina l`intera vicenda della guerra di corea collocandola nel contesto degli equilibri mondiali del dopoguerra e vedendone le conseguenze, dall`ingresso della germania nella nato al trattato di pace con il giappone, dall`ingresso della cina sulla scena mondiale all`impiego anticomunista statunitense.



l`autore si sofferma sui rischi e sulle potenzialita` di una transizione storica che, culminata con il crollo dei regimi comunisti e la riunificazione delle due germanie, si prospetta decisiva per il nostro continente alle soglie del nuovo millennio. gli intellettuali vengono richiamati a una coraggiosa funzione di orientamento. la nuova germania, e con essa l`europa, e` drammaticamente posta di fronte all`alternativa tra patriottismo cosmopolita e nazionalismo piccolo-borghese, tra liberta` come volontaria rinuncia all`interesse egoistico e sete di uguaglianza venata di invidia sociale e di xenofobia. conclusasi l`epoca delle certezze sanzionate dalla separazione forzata, la democrazia affronta una prova da cui dipende il destino della civilta` europea.

l`autore dimostra come nell`analisi del mondo fisico e dei fenomeni naturali, correlati ai due principi del movimento e della continuita`, aristotele si fondi soprattutto sul linguaggio, come medio necessario del mondo istintivo, preriflessivo e quotidiano attraverso cui l`uomo percepisce la natura. grazie alle indagini linguistiche di aristotele, wieland rivisita anche il concetto di essere, la posizione dell`uomo e del suo punto di vista in relazione all`oggettivita` della fisica.

"dopo babele" e` ormai diventato un classico. il saggio di george steiner ha aperto la strada a un nuovo campo di discussione: ha costituito infatti il primo tentativo particolareggiato di situare la traduzione al cuore della comunicazione umana, e di esaminare come le costrizioni alle quali e` sottoposta la traducibilita` tra le lingue diverse richieda un`indagine filosofica sulla consapevolezza e sul significato del significare. steiner constata che la traduzione e` formalmente e praticamente implicita in ogni atto della comunicazione: "capire" significa sempre "decifrare", anche quando la comunicazione avviene all`interno della stessa lingua.















apparizioni funeste, tremende vendette, sogni inquietanti e languidi abbandoni nei racconti di un maestro della letteratura. il mondo drammatico e fatato del romanticismo tedesco nei racconti di uno dei suoi massimi rappresentanti.

"gli incontri che si fanno tra le pagine dei libri sono altrettanto importanti di quelli della vita. spesso, anzi, sono piu` importanti". lo testimonia uno scrittore come sebastiano vassalli che qui raccoglie testi introduttivi scritti in quasi mezzo secolo, dodici incontri di vita e letteratura: un campionario esemplare per capire che ci sono buoni e cattivi (o falsi) maestri. al centro sta sempre il valore della parola: dalle lettere con cui l`apostolo paolo costruisce la chiesa a quelle di un altro uomo religioso che fa ancora discutere, don milani, stanno libri entrati nella storia. ecco una certa cultura occidentale negli antieroi bouvard e pe`cuchet di flaubert, l`america di malcolm x, le lettere dal carcere di "un grande italiano", gramsci, la sicilia di dolci e sciascia, la guerra al femminile di renata vigano, la lingua virtuosa di celine, le prose scapigliate di faldella e ragazzoni, estremisti come il precursore della neoavanguardia garrone e soprattutto come ii poeta "fuori posto" campana. maestri o no? per l`autore della chimera "i veri maestri sono rari". ma si trovano nel libri.
