
victor e` un ex agente dell`antiterrorismo impazzito in malesia; zane ne ha combinate di tutti i colori in vietnam; eric e` stato torturato in iraq; russell ha perso il senno in serbia; hailey e` stata violentata in nigeria e ha anche contratto l`aids... sono quattro uomini e una donna, ex agenti operativi della cia, rinchiusi in una struttura top secret per malati mentali nel maine chiamata "il castello". considerati merce avariata e percio` "ritirati" dal lavoro, hanno perso la ragione dopo aver svolto missioni ad alto rischio sui fronti piu` pericolosi del mondo. l`unico a credere che potranno rinsavire e` il loro psichiatra, ma quando questi viene ritrovato morto assassinato - e i cinque vengono accusati dell`omicidio - capiscono che qualcuno li vuole incastrare ed evadono. lucidi grazie ai farmaci, come una muta di cani sciolti, inseguiti e braccati si dirigono verso la sede della cia per stanare il traditore che ha ordito il complotto. ma lungo la strada scopriranno che il nemico peggiore e` la loro stessa pazzia: senza medicine, completamente in balia dei raptus e dei ricordi, rischiano di perdere quella momentanea lucidita`.

un volume che indaga il legame tra preghiera e salute, tra fede e vitalita` nell`intento di dimostrarne i vantaggi da un punto di vista medico, psicologico e spirituale. l`atto di pregare e` inteso come una spinta rivoluzionaria, che nasce sia dal contatto con la parte piu` profonda di se` sia dall`ascolto di una sorgente di forza universale. il libro e` articolato in due parti: la prima, piu` teorica, sui rapporti tra preghiera e salute dal punto di vista scientifico; la seconda, piu` pratica, guida alla riscoperta del patrimonio di preghiere tradizionali, riutilizzandolo secondo le parole d`ordine dell`autrice: bellezza, amore, liberta`.


new york, 1936. l`america e il mondo intero guardano con apprensione all`ascesa di hitler e al pericoloso espansionismo della germania nazista. a paul schumann, killer di origine tedesca al soldo del gangster lucky luciano, viene fatta una strana proposta: le autorita` federali gli offrono l`immunita` per tutti i suoi crimini in cambio di un ultimo omicidio, quello di reinhard ernst, uomo di fiducia del fuhrer, responsabile della corsa agli armamenti del reich. schumann accetta; viene inviato a berlino come cronista sportivo al seguito della squadra americana alle olimpiadi, ma gia` sul transatlantico che lo porta in europa deve fronteggiare nemici senza scrupoli e fare la prima di una lunga serie di vittime...


nella piu` sordida prigione di una non meglio identificata repubblica teologica in cui non e` difficile riconoscere l`iran, terra d`origine dell`autrice fariba hachtroudi, la prigioniera 455 e` un mito. ogni giorno, bendata, viene torturata crudelmente, con sadismo, eppure non parla. resiste. troppo, per i suoi carnefici. crede che sia giunta la sua ora quando un uomo misterioso la libera dall`incubo con un semplice schiocco delle dita. la prigioniera 455 non lo vede in faccia, ne intravede appena la camminata nei pochi millimetri di cono visivo lasciati fortunosamente liberi dalla benda. anni dopo, al sicuro in un paese europeo e impiegata come interprete nell`ufficio per i rifugiati, riconoscera` la stessa inconfondibile camminata nell`uomo venuto a chiedere asilo politico, un ex colonnello della repubblica teologica in fuga dal loro comune paese d`origine. e l`inizio di un`avvincente operazione di ricostruzione del passato sia dell`uomo che della donna, due storie su fronti opposti e spietati, entrambe imperniate su un grande amore spezzato, che a un certo punto si intersecano portando alla catartica liberazione sia della donna, dalla terribile detenzione politica, che dell`uomo, dalla complicita` con il regime dei tiranni. ma e` una liberta` amara, che comporta per tutti e due perdite e separazioni. eppure il finale, sorprendente, ci fara` riflettere sul fatto che non sempre e` amore tutto quello che sembra amore.

per la quindicenne che e` l`io-narrante di questo testo, la madre charlotte e` il centro della famiglia, una madre amata che vigila su tutto e parla senza peli sulla lingua. ma anche charlotte passa sotto silenzio cio` che e` ormai palese: che le notizie dal fronte sono preoccupanti e i convogli di profughi provenienti da est attraversano la citta` a intervalli sempre piu` ravvicinati. fino a quel mattino di gennaio del 1945, quando all`improvviso in corridoio stanno pronti sacchi di biancheria imbottiti di roba, del quadro del fuhrer resta solo una macchia bianca sul muro e la madre ripone nell`armadio la sua volpe argentata con un gesto definitivo che sua figlia non dimentichera` piu`. in modo appassionante, toccante e con amorosa ironia christa wolf racconta i profondi grovigli di una famiglia, una quindicenne che diventa adulta, il trauma della fuga. scritto nel 1971, questo racconto inedito e` il preludio del successivo, ampio "trama d`infanzia", capolavoro autobiografico che ha avuto fino a oggi un`eco mondiale.