il libro e` una guida dedicata a coloro che vogliono orientarsi tra i capolavori del grande schermo. arricchito da uno straordinario numero di immagini, il libro testimonia l`evoluzione del linguaggio cinematografico dagli albori del bianco e nero alle meraviglie del digitale, operando una selezione basata sull`importanza storica delle opere oltre che sul successo di pubblico e di critica che hanno registrato. i film sono disposti in ordine cronologico e presentati con schede puntuali che ne illustrano le trame e informano su autori, protagonisti e premi ricevuti. il risultato e` un catalogo unico per estensione, aggiornamento e varieta` dei generi cinematografici rappresentati.
in questa antologia guido davico bonino ha impegnato la sua memoria e la sua riflessione sui grandi scrittori del nostro secolo (narratori, poeti, filosofi, psicologi, antropologi, storici) e sui grandi creatori in genere (pittori, musicisti, cineasti, drammaturghi). ripercorrendo i loro scritti, rivisitando le loro partiture, i loro copioni, i loro film, i loro quadri, davico bonino ha voluto tracciare un bilancio degli ideali, delle illusioni, dei progetti, delle utopie che essi proponevano. che cosa di questo grande bagaglio di idee ed emozioni, di pensieri e passioni, e` degno di essere "portato di la`", oltre la soglia del duemila, e conservato per i decenni a venire?
questo libro vuole ricordare e tramandare le ricette di una cucina povera e semplice; i medicamenti ingenui ma efficaci sperimentati dai nostri vecchi che confidavano nelle capacita` terapeutiche di erbe ed arbusti per sanare i tanti malanni; le costumanze del tempo tramandate con intelligenza e caparbieta`; i proverbi che rispecchiavano ed ancora rispecchiano l`andamento della vita. la ricerca e` stata attuata attraverso interviste con le persone anziane, affinche` il passato non venga dimenticato e possa ancora essere di insegnamento.
un album che racconta la vita di san francesco - il santo piu` amato dai cattolici nel mondo - attraverso i capolavori della pittura, dal duecento al seicento. non c`e` infatti periodo della storia dell`arte che non abbia visto artista cimentarsi con la rappresentazione del "poverello" di assisi: una tradizione mai interrotta che ha origine in tempi molto vicini alla sua vicenda terrena. da giotto fino a caravaggio, passando per cimabue, sassetta e gentile da fabriano, ogni episodio della vita del santo e` illustrato da una serie di tavole a piena pagina accompagnate da una citazione tratta dalle fonti francescane e da un testo descrittivo dell`episodio stesso e dell`iconografia a esso collegata. correda il volume un apparato documentario che raccoglie alcuni scritti, preghiere e il testamento di francesco.
il quadro di loggia e` una modalita` di descrizione del rituale del grado mediante immagini; viene tracciato sul pavimento della loggia oppure su un quadro che si pone a terra in occasione delle cerimonie. in questo libro l`autore analizza e spiega le relazioni esistenti tra i testi classici della massoneria e le immagini presenti in esso. al di la` della sua complessita` e dei suoi significati, il quadro di loggia e` l`elemento simbolico essenziale per tutti i riti massonici, una sorta di promemoria che riunisce i principali simboli del grado. in senso piu` tecnico si puo` aggiungere che, in virtu` della sua forma grafica, il quadro di loggia e` una rappresentazione sinottica della loggia stessa. la sua rappresentazione permette di trasformare un locale ordinario o un tempio massonico in una loggia. la sua sola presenza, associata alle luci del rito, autorizza lo svolgimento dei lavori della loggia, e senza di esso non puo` esservi una cerimonia. pertanto e` un elemento indispensabile, e riguarda tutti i massoni e tutti i riti.
l`"orestea", scrive savino nella sua nota storica, e` "un indimenticabile pezzo di maestria teatrale". il fasto architettonico della scena e la sua ricchezza di suggestioni; il saggio impiego dell`ambiguita`, in un dramma di nascosti rancori e sospirate vendette; la lingua poetica che non parla, ma che scolpisce e dipinge, evoca spazi e solitudini immense, addensa emozioni e sentimenti contrastanti; la variazione sapiente del ritmo e l`uso della "suspense", che inceppa l`azione sospesa sull`orlo del gesto, quadro plastico d`orrore teso: ecco gli elementi di questa "maestria". la volonta` degli eroi di eschilo e` un rovello interiore, non piu` un dio che dall`esterno guida e sospinge. il dovere di scegliere e` il polo tragico del suo teatro: colpire o ritrarsi? soffocare o sciogliere la guerra interiore che ci strazia? introduzione di umberto albini.
"la mia pittura non nasce sul cavalletto. non tendo praticamente mai la tela prima di dipingerla. preferisco fissarla non tesa sul muro o per terra. ho bisogno della resistenza di una superficie dura. mi sento piu` a mio agio se la tela e` stesa sul pavimento. mi sento piu` vicino, piu` parte del quadro: posso camminarci intorno, lavorare sui quattro lati, essere letteralmente nel quadro. e un metodo simile a quello degli indiani del west che lavorano sulla sabbia. mi allontano sempre piu` dagli strumenti tradizionali del pittore come il cavalletto, la tavolozza, i pennelli... preferisco la stecca, la spatola, il coltello e la pittura fluida che faccio sgocciolare, o un impasto grasso di sabbia, di vetro polverizzato e di altri materiali non pittorici. quando sono nel mio quadro, non sono cosciente di quello che faccio. solo dopo, in una sorta di "presa di coscienza", vedo cio` che ho fatto. non ho paura di modificare, di distruggere l`immagine, perche` un quadro ha una vita propria. tento di lasciarla emergere. solo quando perdo il contatto con il quadro il risultato e` caotico. solo se c`e` un`armonia totale, un rapporto naturale di dare e avere, il quadro riesce". con fotografie e introduzione di hans namuth.
"sino ad alcuni decenni or sono si ignorava che l`autore di alice`s adventures in wonderland fosse anche uno straordinario fotografo. solo nel 1949 lo storico della fotografia helmut gernsheim mentre stava lavorando a un libro su julia margaret cameron, trovo` un album contenente centoquindici fotografie di un dilettante dell`epoca vittoriana che, con suo profondo stupore, scopri` essere lewis carroll. alla sua morte, avvenuta nel 1898, il poeta aveva infatti lasciato trentatre` album, dodici dei quali contenenti sue fotografie. circa settecento immagini, di cui solo una parte sono state pubblicate. [...] alcuni pensano che la fotografia fu per lewis carroll soltanto un passatempo, uno svago. ritengo invece che essa gioco` un ruolo essenziale nella sua stessa esistenza. gia` nel suo primo incontro la saluto` come `la nuova meraviglia del mondo`. fu uno dei primi a vedere in essa un mezzo espressivo degno di interesse. una grande affinita` legava del resto il suo universo, popolato di trabocchetti, di giochi di specchi, di magiche trasformazioni, a quello della fotografia. carroll si trovava perfettamente a suo agio nello spazio irreale della camera oscura, dove i raggi luminosi, fissandosi, ricreano le apparenze fuggevoli e impalpabili della realta`. rivelare le immagini latenti, captarle, fissarle per sempre e materializzarle: questo e` il prodigio della fotografia, che lo folgoro` e l`indusse a coltivarla, ad amarla." (dallo scritto di brassai)
la sofferenza, la rinascita, la bellezza nella via crucis che ha commosso il mondo. roma, 10 aprile 2020, venerdi` santo. nel pieno della pandemia, la via crucis celebrata dal papa non si svolge in mezzo alla folla, nel colosseo, ma nella piazza san pietro deserta, sotto lo sguardo dell`antico crocifisso della chiesa di san marcello al corso. le parole che risuonano nella notte della morte e del dolore provengono dalla parrocchia del carcere di padova: a meditare sulle quattordici stazioni della passione di cristo e` un`intera comunita` di uomini e donne che abita e lavora in questo mondo ristretto. "mi sono commosso" ha scritto papa francesco. "mi sono sentito molto partecipe di questa storia, mi sono sentito fratello di chi ha sbagliato e di chi accetta di mettersi accanto a loro per riprendere la risalita della scarpata." in questo libro, partendo dalle meditazioni sulla via crucis raccolte e scritte insieme alla giornalista e volontaria tatiana mario, don marco pozza ha costruito un racconto sulla fede e la risurrezione dei viventi: la via crucis di gesu` diventa cosi` una via lucis degli uomini, la cui sofferenza e` stata riscattata da cristo in persona. "mai celebrata una via crucis cosi`" scrive l`autore. "pareva davvero d`attraversare l`odio desiderando l`amore."
e il catalogo delle opere francesi presenti nel museo dell`ermitage di san pietroburgo, una raccolta estremamente significativa al di fuori della penisola francese. questa pubblicazione include le opere degli artisti francesi del diciannovesimo secolo, una delle piu` interessanti e rappresentative nel mondo: oltre quattrocento opere, di duecento artisti, la maggior parte delle quali di eccellente qualita`; una collezione che offre l`opportunita` di studiare l`evoluzione di molti aspetti dell`arte francese. david, ingres, courbet, delacroix, millet, gue`rin, robert lefe`vre e molti altri piu` o meno conosciuti artisti hanno le loro opere rappresentate all`ermitage. ``the hermitage catalogue of western european painting`` e` una collana che raccoglie il primo catalogo scientifico dell`ermitage di san pietroburgo, uno dei piu` preziosi musei del mondo. grazie a quest`opera monumentale - pubblicata in lingua inglese - gli studiosi e gli appassionati d`arte potranno accedere ad un vastissimo repertorio, in gran parte ancora inedito o riprodotto solo su pubblicazioni in lingua russa. curati dai maggiori specialisti russi, i 16 volumi che compongono l`opera presentano, riprodotti in grande formato e sistematicamente schedati, i 5000 dipinti dell`immensa sezione di pittura occidentale dell`ermitage: un percorso che illustra, dal duecento al novecento, i capolavori e le opere meno note di tutte le scuole.
una piccola comunita` alpina trova una sua via tutta particolare nella ricerca di un`attivita` integrativa delle magre risorse della montagna. ed ecco i tesini sulle strade della bretagna e della prussia, sulle piste delle pianure russe e del messico, armati solo di una cassetta di legno ricolma di stampe, venditori ambulanti di immagini e di sogni. ma col tempo anche ricchi mercanti e abili imprenditori nelle capitali europee, sempre pronti a cogliere le nuove tendenze del mercato per trarne maggior profitto; sempre col fermo proposito pero` di ritornare a fine stagione o al tramonto della vita la` tra le montagne del trentino. un copione di vita collettiva che condiziono` per quasi tre secoli i destini individuali degli abitanti della valle di tesino. una serie di testimonianze raccolte prima che si spegnessero del tutto le voci degli ultimi protagonisti, affinche` tutto questo non fosse dimenticato.