
robyn scott e` una bambina quando i suoi genitori decidono che e` il momento di lasciare la nuova zelanda e trasferirsi in botswana con i tre figli. la famiglia si trova cosi` immersa in un mondo straordinario, dove la casa e` una stalla dal pavimento decorato con carta da pacchi e la vita quotidiana e` scandita da strambe avventure: incontri ravvicinati con scorpioni, gare improbabili per il "pony dal mantello piu` bello" in groppa a un ronzino pulcioso, raccapriccianti lezioni di biologia per scoprire cosa ha mangiato un serpente direttamente dal suo stomaco, nuotate in compagnia dei coccodrilli e baci affettuosi ai pitoni per dimostrare che sono innocui. anche la scuola e` anticonvenzionale; la mamma, fervente sostenitrice della medicina alternativa, e il papa`, "dottore volante della savana", hanno deciso infatti di educare i figli a casa con giochi, passeggiate e letture di classici. ma lewis, kipling e tolkien a parte, anche preparando una semplice torta si possono imparare la matematica e la geometria; e poi i racconti dei nonni, che vivono li` da tanti anni, insegnano la storia del paese meglio di qualunque manuale. e infine c`e` l`africa: magico e spaventoso, profondamente contraddittorio, il botswana e` molto piu` di una semplice cornice, e` un personaggio reale che deve fare i conti con antiche superstizioni e nuove emergenze, come l`aids.


dei brigatisti si ripercorrono le vicende personali, le mosse durante il sequestro, i contrasti interni, i sentimenti e le reazioni alle risposte dello stato, i colloqui con l`ostaggio, la vita clandestina nella giungla metropolitana grazie alla quale i ricercati sono passati indenni dai controlli di polizia nella citta` assediata, fino alla tormentata decisione di uccidere il prigioniero come unica conclusione possibile della "battaglia" ingaggiata col rapimento. nella dc emerge un atteggiamento che col trascorrere dei giorni va dalla sorpresa alla sofferta consapevolezza di ritrovarsi paralizzati per una ragione di stato contro la quale moro combatte la sua personale battaglia dalla prigione brigatista.




i quattordici racconti che compongono questa raccolta apparsa nel 1997, agli esordi della carriera di roberto bola?o, distillano gia` quelle che saranno le ossessioni ricorrenti della sua narrativa e i temi attorno a cui si addensano: la letteratura, la violenza - appena sussurrata o quanto mai tangibile -, l`amore e il sesso. il lettore vi incontrera` esistenze borderline, apolidi e insane, alla ricerca di un senso o che al senso hanno rinunciato, sballottate dal caso e da un`assurda quotidianita`, tra amori infelici, errori evitabili e solitudini. sono racconti aperti, imprevedibili, che non si esauriscono nella desolante constatazione dell`insensatezza della vita umana, ma giocano con il lettore, spingendolo a cogliere le citazioni occulte, le figure nascoste nella trama dell`ordito, a cercare di comprendere messaggi che risultano indecifrabili in primo luogo ai protagonisti stessi. come se al fondo di ciascuna di queste storie ci fosse un enigma che sa essere, al tempo stesso, ilare, inquietante e spaventoso.


