scritta nel 1810 e rimasta per molti anni inedita, la novella "le avventure dell`ultimo degli abenceragi" conclude la prima grande stagione narrativa di chateaubriand. con una successione di quadri e di miniature, sullo sfondo di granada, non piu` araba, non ancora cristiana, la novella racconta l`impossibile amore tra un cavaliere musulmano e una giovane nobildonna, divisi dalla diversa religione e dalle faide familiari.
un taccuino inedito e finora totalmente sconosciuto alla critica, ritrovato da due giovani studiose di harvard, cristina gragnani e ombretta frau, nel fondo manoscritti dell`universita`. un quaderno fitto di appunti di letteratura, riflessioni filosofiche, abbozzi di novelle, trame di romanzi, dialoghi di commedie, preziosa testimonianza della personalita` umana e letteraria di luigi pirandello.
furono in molti, negli ultimi mesi della rsi, a varcare apertamente o di soppiatto il portone dell`arcivescovado di milano per conferire con il "grande mediatore", il cardinale ildefonso schuster. erano alti gradi delle forze armate, esponenti fascisti di primo piano, ufficiali della wehrmacht germanica e addirittura delle ss tedesche. tutti muniti di richieste e di proposte, tutti interessati e, anche segretamente impegnati, alla ricerca di uno spiraglio d`intesa allo scopo di evitare la resa dei conti e la conclusione traumatica del conflitto che da diciotto mesi insanguinava il centro-nord.