in questa favola per bambini (ma non solo), corredata dalle splendide illustrazioni originali di domitila dominguez, il subcomandante marcos racconta che da principio il mondo era in bianco e nero; ed era cosi` noioso che gli dei litigavano sempre e decisero di inventare i colori. il rosso nacque dal sangue di un dio che, troppo assorto nella ricerca della soluzione alla noia, cadde e si feri` al ginocchio. un altro degli dei si incammino` verso il cielo piu` profondo, conobbe il blu e lo riporto` fra gli dei e gli uomini. e cosi` via. marcos infonde nel libro tutto il fascino e la ricchezza delle tradizioni e dei culti indigeni e il proprio amore per la terra espropriata.
una raccolta di fotografie scattate da guido harari in trent`anni di appassionata attivita` rivolta a scoprire il carattere, gli atteggiamenti, le emozioni dei grandi della musica. quasi tutti i cantanti hanno posato per harari compiendo delle vere e proprie "performances" come il tom waits della copertina che trasforma una tenda strappata al momento in un mantello volteggiante. dallo sguardo riflessivo di bob dylan a quello aggressivo di patty smith, dall`espressione corrucciata di paolo conte a quella sognante di laurie anderson, l`obiettivo di harari ci offre una visione profonda del mondo della musica contemporanea.
un poemetto che riscopre e reinventa l`innologia mariana. trenta canti, ciascuno di sette quartine di endecasillabi fittamente e variamente rimati: aldo nove ha trovato una forma chiusa e una misura che evocano litanie senza tempo, ma paradossalmente, con questa forma e con questa misura, riesce ad articolare un percorso di straordinaria liberta` espressiva, come se la sintassi del verso venisse forgiata ex novo a ogni canto e a ogni quartina. della tradizione medievale mantiene la caratteristica di affrontare temi ardui con il massimo della semplicita`: e questo grazie alla figura di maria, nodo incandescente della cultura e dell`immaginario. attraverso di lei nove descrive visioni cosmogoniche, sonda quei pochi barlumi di eterno percepibili da chi eterno non e`; dall`altro lato, di maria esalta soprattutto lo stupore, l`umilta`, le caratteristiche di donna concretamente viva nel suo presente storico, simbolo di tutti i presenti storici e possibili. il suo destino di incrociare senza volerlo condizione umana e realta` misteriose piu` grandi di lei, se non un esempio, e` una parabola che parla a tutti, laici e credenti.
figlio di padre italiano e madre americana, martino marangoni salpa su una nave per new york nell`estate del 1959 per andare a trovare i nonni statunitensi. e la prima volta che visita gli usa, ha nove anni e porta con se` la sua macchina fotografica, una kodak brownie, con la quale fotografa gli imponenti grattacieli. dal `72 al `75 studia fotografia al pratt institute e conosce, tra gli altri, il lavoro di robert frank e lee friedlander. e a new york che marangoni individua i soggetti di suo interesse e sviluppa il suo stile. la sua passione per ny e il suo legame con amici e familiari lo porta in citta` quasi ogni anno: non solo e` li` quando vengono costruite le twin towers, ma e` presente quando vengono distrutte nel 2001. da quel giorno torna a visitare ground zero regolarmente, documentando la ricostruzione dell`area e il quartiere che cambia. "rebuilding" e` una raccolta di immagini scattate nell`arco di circa 60 anni selezionate dall`archivio del fotografo. realizzate principalmente nella zona di lower manhattan, e integrate con aneddoti, queste fotografie sono una testimonianza di una citta` in rapida evoluzione e della sua vita di strada.