

un mercato che si anima ogni quattro giorni e che deve essere spostato a causa di un progetto di cooperazione. un villaggio sulle colline del benin settentrionale, abitato da uomini e donne che chiedono di poter vivere secondo la loro tradizione. un antropologo che finisce per diventare il testimone di una vicenda che nasce da un malinteso e finisce per trasformarsi in una prova di forza tra le autorita` dello stato e i capi tradizionali.




ludwig di wittelsbach sali` sul trono di baviera, con il nome di luigi ii, all`eta` di diciotto anni. e subito dimostro` la sua scarsa propensione agli affari di stato: attratto dalla musica di wagner, voleva trasformare la baviera in un grande teatro. finche`, deposto dal trono, dopo un solo giorno di prigionia fu trovato morto. in questo libro l`autore ricostruisce la tormentata vicenda di questo re, gli aspetti piu` enigmatici della sua persona, il mistero della sua morte.




moraldo, arrivato a torino per una sessione d`esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome piero. alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni piero ha gia` fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidita` la deriva autoritaria del paese. sono i giorni di carnevale del 1926. moraldo spia piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed e` conquistato da carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per parigi. anche piero e` partito per parigi, lasciando a torino il grande amore, ada, e il loro bambino nato da un mese. nel gelo della citta` straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di liberta`, di rivoluzione, piero si ammala. e moraldo? anche lui, inseguendo carlotta, sta per raggiungere parigi. l`amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la senna. che risposte deve aspettarsi? sono carlotta e piero, le sue risposte? o tutto e` solo un`illusione della giovinezza? paolo di paolo, evocando un protagonista del nostro novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull`incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.










questo libro fortemente organico, che segna la piena, raggiunta maturita` di un poeta, si impone per l`identita` forte della sua struttura e per le articolazioni di una narrazione lirica condotta attorno all`emblematica figura di un protagonista, volutamente anche troppo umano, pur cangiante nel suo apparire, e proposto con il nome di caino. un nome che rivela la forte nostalgia di un paradiso perduto, nell`apparizione dei

"con uno di quei suoi straordinari salti fantastici che hanno un gelo mentale matematico, morselli ha rovesciato i termini di una corrispondenza cosmica. il suicida e` vivo, i vivi sono, non gia` "morti", ma "la morte". morselli scrisse questo romanzo nello stesso anno in cui si tolse la vita, 1973. e forse mai era giunto ad una cosi` calma gestione del suo astratto e lucido gioco intellettuale. un gioco mortale e tuttavia capace di una intima grazia, oserei dire letizia." (giorgio manganelli)


a meta` degli anni venti in un teatro viennese andava in scena broadway, una dark comedy impreziosita da