Edizione rimasterizzata in digipack.
"dovunque arrivassi, mi sono trovata a dover convivere con questo mio doppio. non si limitavano a mandarmelo al seguito, succedeva anche che mi precorresse. benche` sin dall`inizio io abbia scritto sempre e soltanto contro la dittatura, il mio doppio continua fino ad oggi a battere la sua strada per i fatti propri. si e` reso autonomo". solo dopo insistenti richieste e ripetuti tentativi nel 2004 herta muller ha potuto visionare il suo doppio, ovvero il fascicolo che la securitate di bucarest aveva costruito ai suoi danni. nome in codice "cristina", novecento pagine di un dossier incompleto, sottoposto ad accurata "pulizia" da parte dei nuovi servizi rumeni, quelli non piu` comunisti. e seguendo il fascicolo l`autrice ha scritto questo, da lei stessa definito "racconto autobiografico". lucida testimonianza letteraria sull`arma piu` micidiale in mano al potere opaco, che domina mediante il possesso esclusivo dell`informazione: l`arma della disinformazione. piu` sottile della semplice calunnia che agisce soprattutto tra i nemici, la disinformazione invece punta a distruggere le vittime nel campo degli amici, seminando quei dubbi e sospetti che proprio gli amici debbono temere. herta mu`ller ne fu vittima, perche` tedesca in terra rumena e perche` scrittrice "ai margini".
il libro ricostruisce le vicende che hanno reso possibile l`esperienza della concertazione in italia, quel metodo di governo che ha dato al paese dieci anni di pace sociale, ma che e` stato un fenomeno molto piu` contingente che strutturale nelle relazioni industriali italiane. venute meno quelle condizioni, la stagione della concertazione e` entrata in una fase di stanca e poi di crisi, fino alle note vicende del governo berlusconi e alla rottura fra le tre confederazioni sindacali. la nuova sfida per i sindacati ma anche per la politica sta nelle relazioni sociali che debbono essere tendenzialmente neutre rispetto alle maggioranze parlamentari.
pubblicato nel 1960, ai tempi delle piu` pensose e tediose divagazioni sulla "letteratura industriale", questo romanzo le doppiava fulmineamente con uno sberleffo, proiettandosi in un paesaggio che molto somiglia a quello di oggi. scandendo i tempi di una ballata sinistra e euforica, la spark ci racconta come la direzione di una fabbrica tessile ebbe la malaugurata idea di assoldare un "esperto di scienze umane" capace di "far andare a braccetto industria e cultura". ma non fece i conti col diavolo, al quale compiti di questo genere sono quanto mai congeniali.
"la mattina del 6 ottobre 1885 si presento` nell`ufficio del commissario di polizia rurale della seconda sezione del distretto di s. un giovanotto decorosamente vestito e dichiaro` che il suo padrone, la cornetta della guardia a riposo mark ivanovic` kliausov era stato ucciso". unico indizio un fiammifero svedese, oggetto moderno e abbastanza ricercato nella russia ottocentesca da spostare gli investigatori verso una pista borghese, con un`esilarante sorpresa finale.