
Kapoor è di origini indiane ( India), ma è nato in America. La sua cultura e, di conseguenza, la sua musica sono totalmente americane. Kapoor è un singer songwriter, con il folk dei sixties chiaramente stampato in testa. Folk elettrico, che nasce da classici come Woody Guthrie e il primo Bob Dylan, con il gusto senza dell'epica ed una metrica da artista consumato. Oltre oceano ha ricevuto critiche entusiaste, ora tocca a noi.

I Plague Vendor arrivano dalla California. Band dallo stile abbastanza scarno, richiamano i Gun Club, Iggy and The Stooges o i Grinderman di Nick Cave. Suono grezzo, duro, secco, chitarristico, ma di qualità. Una sorta di garage punk ruvido e diretto. Non per niente la Epitaph li ha messi subito sotto contratto. Da tenere d'occhio, se vi piace il genere.

Un disco acustico in cui il canadese propone una serie di cover, di brani non suoi. Infatti Neil interpreta composizioni di Phil Ochs, Bob Dylan, Bert Jansch, Gordon Lightfoot, Willie Nelson, Tim Hardin, Ivory Joe Hunter, Bruce Springsteen, Don Everly. Versioni acustiche, spogliate da ogni orpello, registrate con le tecniche anteguerra, che danno all'operazione un sapore unico. La voce è chiara, gli strumenti un pò offuscati, come se ascoltassimo un disco di Robert Johnson. Ma l'operazione ha, almeno su di noi, un fascino straordinario.