


a un anno dalla morte dello scrittore brasiliano nato nello stato di bahia nel 1912, mondadori raccoglie nei due volumi qui presentati i romanzi fondamentali che amado che ha pubblicato tra il 1931 e il 1992: da "il paese del carnevale" e "cacao" a "gabriella garofano e cannella", da "dona flor e i suoi due mariti" a "i turchi alla scoperta dell`america".


pubblicato cinque anni dopo "il profeta", nel 1928, "gesu` figlio dell`uomo" e` un ritratto composito della figura di cristo. prendono la parola, in diversi monologhi, alcuni dei personaggi chiave del vangelo, come maria, giovanni il battista, pietro, ponzio pilato, giuda, e una serie di altre figure create da gibran, come il logico elmadan, il farmacista greco filemone, melachi l`astronomo... ma tutti, discepoli o amici e nemici, parlano di gesu` a partire da loro stessi: l`oratore vede in lui la perfezione dell`oratoria, il medico il miglior medico, il poeta lo interpreta come il poeta supremo. l`ultimo a parlare e` un uomo del ventesimo secolo, che la critica identifica con lo stesso gibran. gesu`, per gibran, e` soprattutto figlio dell`uomo e rappresenta il compimento e la realizzazione di ogni singolo uomo: la liberta`, la pienezza, la passione dell`essere. il rapporto tra "il profeta e gesu` figlio dell`uomo" appare cosi` strettissimo: nello stile solenne e metaforico, mutuato dalle sacre scritture, nel messaggio spirituale e persino nelle illustrazioni che accompagnano i due testi. dall`amatissimo autore del "profeta", una lettura ispirata di gesu`, riletto come vivente metafora dell`uomo contemporaneo.

"monarchi e maragia`, principi e milionari, magnati della finanza e dell`industria, diplomatici e uomini politici, tutta la nobilta` dell`universo, tutti i notabili mondiali sono venuti da chez maxim`s a `divertirsi` in una atmosfera di lusso e di ebbrezza, nella societa` delle mondane raffinate, con l`elite delle cortigiane. se anche in quell`ambiente s`insinuavano parassiti di gran classe, spie, avventurieri, la volgarita` pero` non era mai ammessa". con questa filosofia, jose` roman, nelle memorie del 1939 raccontava i primi quattro decenni di esistenza del vero tempio della belle epoque. gli erano corsi davanti, dall`osservatorio privilegiato di fattorino in realta` factotum al servizio dei capricci e delle necessita` di quegli elegantissimi dandy, di quelle provocanti divoratrici di patrimoni. al maxim`s, per obbligo di buon gusto mancando ogni numerazione, non c`era altro modo di accontentare i clienti se non conoscendone perfettamente nomi, compagnie e gusti. un fattorino, ricercato come l`autore di queste indiscrezioni, diventava cosi`, obbligatoriamente, uno scrigno di segreti e un confidente, quando non anche un complice di debosce. e l`ambiente di feydeau che roman racconta, fatto di un`aristocrazia malinconicamente decaduta e un patriziato del denaro famelico, da far credere a una lotta di classe allo champagne. i ricordi del fattorino di maxim`s furono riscritti, solo per la forma, da un giovane raymond queneau.

nella cultura e nella spiritualita` cristiana satana e` un personaggio storico, presente in ogni momento della vita dei singoli e dei popoli. non e` solo il tentatore che induce gli uomini al peccato con le sue proteiformi manifestazioni. e propriamente "il signore di questo mondo", e` colui che guida la storia nella lotta continua fra la citta` di dio e la citta` del diavolo. e satana che promuove le persecuzioni dei primi secoli, le eresie medioevali, suscita i grandi nemici della chiesa, da nerone a maometto, a federico ii. satana con il suo esercito di demoni occupa uno spazio amplissimo in tutti gli scrittori fin dai primi secoli. spezzata l`unita` cristiana, e` satana - secondo le diverse prospettive - a ispirare lutero o il papa che si accuseranno reciprocamente di essere l`anticristo. alle origini della modernita`, sara` ancora satana a suscitare ideologie laiche, ateistiche e libertine e sara` impersonato da niccolo` machiavelli. anche la filosofia moderna deve confrontarsi con satana: per cartesio e` il "genio maligno", il diavolo, a rendere dubbia l`esistenza stessa del mondo fisico. la presenza di satana con tutto il mondo di streghe e indemoniati che l`accompagna alle origini della civilta` moderna - andra` declinando lungo il seicento: gia` alla meta` del secolo, cyrano de bergerac collochera` tutte le dottrine demonologiche nella "gazzetta degli sciocchi".





