
"il destino assegno` a fernando pessoa questo nome fatale, `pessoa, persona`: proprio a lui, che era una e mille persone, innumerevoli flatus vocis imprendibili e senza neppure un nome [...]. nella nostra civilta` la persona si installa come funzione prima di tutto linguistica, in delicato bilanciamento fra l`individuazione pronominale e la processualita` di un soggetto inafferrabile se non come flusso, ritmo danzante, `forma del movimento`. il drammatico `je suis l`autre` che nerval scrisse sotto un suo ritratto e l`estremistico `je est un autre` di rimbaud, che in pessoa risuonano alla lettera nel `viver e` ser outro` (255) e in molti altri luoghi del `libro dell`inquietudine`, fanno esplodere l`equilibrio instabile: il piu` profondo, autentico desassossego di pessoa, l`inquietudine piu` devastante del novecento, e` questo porsi del soggetto come altro da se`, questa non solo esistenziale, ma metafisica perdita della presenza. pessoa e` persona e personne, tutti e nessuno nel contempo, `todos os nomes` e anonimo assoluto: `everyman`, chiunque, ognuno di noi." (dalla prefazione di corrado bologna). con un testo critico di jero`nimo pizarro.

CD. Archiv Produktion, 2012, EU. Il "principe dei violinisti barocchi" Giuliano Carmagnola esaudisce il proprio desiderio di interpretare i concerti per violino di Haydn e facendosi accompagnare dall'Orchestre Des Champs-Elysées diretta da Alessandro Moccia esegue Concerto per violino in DO maggiore Hob.VII: 1; in LA maggiore Hob. VII: 3 e in SOL maggiore Hob. VII: 4.