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Una nuova band, ma anche un side project per due membri degli Street Dog, Mike McColgan e Johnny Rioux, che hanno unito le forze con Rick Barton, ex Dropkick Murphys. Il risultato è un album di rock, niente punk, con venature southern rock ed un tocco di gospel. Un disco che riporta la musica normale in un alveo di musicisti editi ad altri suoni. Tonificante.

Les Claypool, leader dei Primus, è un personaggio strano. Questa volta ci propone un duo, con tanto di batteria suonata, dal secondo elemento, il chitarrista Marc Haggard. Un disco particolare che mischia rock e radici, ben lontano dalle sonorità hard dei Primus, più vicino a certi suoni quasi Americana. Breani di Claypool, ma anche covers di genere completamente diverso.

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Ronnie Lane & Slim ChanceFormato: CD22.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

2 CD. Ci eravamo dimenticati di Ronnie Lane. Small Faces prima, Faces poi, Ronnie ha iniziato la carriera solista nel 1973, fondando gli Slim Chance. Un ensemble rock roots pastorale, dal sound molto yankee. Questo doppio, che raccoglie il meglio di due CD dei settanta, più una valanga di inediti ed un BBC concert del 1974, è uno splendido album che ci mostra, in tutto il suo reale valore, la bellezza della musica di Lane. Che, prima di tutti, aveva intuito le potenzialità di un suono stile Americana.

Figlio del grande Bobby Bare, Bare Jr non è necessariamente influenzato dalla musica country: anzi la sua musica è un cocktail di stili che incorpora anche il country. Una sorta di manifesto del rock contemporaneo mischiato alla canzone d'autore. Accompagnato dalla Young Ciminals Starvation League, la sua band, Bobby dà fondo alla sua creatività e ci offre un disco interessante, che mostra la sua crescita come autore e la sua decisa indipendenza da un nome ingombrante ( artisticamente parlando ) come quello di suo padre.

L'unico disco registrato assieme da Stevie Ray e Jimmy Vaughan.

Interessante esordio per un cantautore che arriva dall'area urbana di San Francisco. Foster, bella voce e scrittura solida, si ispira a John Hiatt, John Prine e Robert Earl Keen. Ballate rock, influenze roots, canzoni piacevoli: c'è tutto perchè il disco d'esordio di Foster risulti un prodotto più che appetibile. Inoltre Foster, che ha un timbro personale, riprende due canzoni dello sconosciuto Sam Bragdon, altro misconosciuto cantautore, che ci ha lasciato prima ancora che qualcuno ne sentisse realmente parlare. Per lui era un mito assoluto.

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