Il meglio dell chanteuse canadese, 13 canzoni,
Gia' leader dei Port O'Brien ed ora dei Waters, Van William si è creato un nome ed una spazio nell'ambito del rinnovamento della scena folk e roots in Usa. Countries segna il suo debutto come solista: un disco di calde ballate, permeate di classico folk rock e suonate in punta di dita. Con l'aiuto delle First Aid Kit a livello vocale ed un arragngiametente soffice, permeato di suoni anche ovattati ma ben distribuiti, Countries è un disco che si ascolta da cima a fondo e che riesce a creare sensazioni intriganti, anche per via delle canzoni stesse, di qualità medio alta.
Esce un pò a sorpresa, quasi in sordina, il nuovo lavoro di Graham Parker, dopo i dischi che avevano segnato il suo ritorno, assieme ai Rumour, cioè Three Chords Good e Mystery Glue. Cloud Symbols presenta una nuova band dietro a Parker: The Goldtops (Martin Belmont, Geraint Watkins, Simon Edwards e Roy Dodds). Belmont è un fedele compagno (era nei Rumour), ma anche gli altri sono vecchie conoscenze, a cominciare da Geraint Watkins. Parker invece è quello di sempre. Canzoni solide, secche, taglienti, ballate pulite e dirette: insomma una manciata di canzoni che non fanno che confermare il suo valore. Cominciando da Girl in Need, Ancient Past, Every Saturday Nite, Love Comes, Is The Sun Out Anywhere.
Registrato nel corso una crociera musicale, evento che ogni anno solca i mari Americani ma anche Caraibici, questo concerto è un omaggio all'Outlaw Country, un genere creato da Willie Nelson e Waylon Jennings nei primi anni settanta. L'evento è particolamente gradito, quanto importante, vista la qualità delle canzoni e la bravura e la notorietà dei musicisti che hanno contribuito all'evento:Wade Hayes, Chuck Mead, T.G. Sheppard, Jonny Lee, Darin & Broke Aldridge, Mark Miller. Tra le canzoni eseguite, troviamo classici come: Whiskey River, Luckenbach Texas, My Heroes Have Always Been Cowboys, Me and Paul, Good Hearted Woman, Homesick Blues, Are You Sure Hank Has Done It This Way, Yesterday's Wine, Honky Tonk Heroes, I'm A Ramblin' Man.
Scoperto da John Prine, quando era ancora tra noi, Trè Burt è cantautore, folk and country, in grado di scrivere canzoni di grande spessore e coinvolgenti, che si ispirano al migliori artisti folk americani e alla tradizione unica di autori come Bob Dylan, Tom Petty e lo stesso John Prine.. You, Yeah, You è il secondo album di Trè Burt, è prodotto da Brad Cook e vede la partecipazione di artisti come Phil Cook ( Megafaun, ),Kelsey Waldon, e Amelia Meath. Ma, quello che sorprende maggiormente in Trè Burt è la facilità di espressione, la leggerezza delle canzoni e la bravura assoluta che è certamente una cosa molto rara, in un autore emergente e sconosciuto ai più. Ci sentiamo a fine anno, lo vedremo sicuramente tra i più votati
LP. Philo Records, 1975, USA. Il secondo album dell'anziana cantautrice che tiene vive le tradizioni con ballate che profumano di Appalacchi.

