

Il volume raccoglie una selezione delle opere e dei progetti migliori di un architetto figlio di quella "generazione dell`incertezza" (come l`ha definita Tafuri) degli inizi degli anni cinquanta. Essi sono arricchiti da un`ampia documentazione grafica e fotografica e da un apparato di testi di approfondimento. Una carrellata di immagini introducono il lettore allo stile architettonico.

antonio allegri detto il correggio e` stato uno dei piu` grandi artisti della sua epoca, con la sua pittura energica, raffinata e spettacolare al tempo stesso. ma la sua vita e` avvolta in larga parte nel mistero, tanto che per secoli le sue opere principali sono state erroneamente attribuite ai piu` grandi maestri della pittura a lui contemporanei. solo nel corso del xix secolo la sua figura e` stata rivalutata e gli e` stata riconosciuta la paternita` delle sue opere, come le cupole affrescate a parma in cui si possono ritrovare anche sorprendenti tracce di una conoscenza di prima mano delle coeve teorie astronomiche. nelle pagine di questo libro, dario fo ricostruisce la vita e i tempi di antonio allegri con la passione e la competenza che distinguono le sue lezioni-spettacolo dedicate alla storia dell`arte: i rapporti del pittore con gli artisti che ammirava, andrea mantegna su tutti, con i committenti e con la moglie girolama, sua modella prediletta, sono raccontati con tratti vivaci che fanno rivivere i personaggi in tutta la loro umanita`. accompagnati dagli inconfondibili disegni dello stesso fo, i dipinti di correggio, dalle spettacolari cupole alle delicate madonne, passando per soggetti profani di grande sensualita`, si rivelano al lettore sotto una luce nuova, quella del loro rapporto con le vicende del pittore, dei suoi famigliari, dei suoi committenti. un grande protagonista dell`arte italiana riscoperto dalla sensibilita` di uno straordinario narratore.














Il romanzo di Walter Wager da cui è stato tratto il celebre film con Arnold Schwarzenegger.


le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l`umano arrancare. con vivacita` e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. negli ultimi decenni, pero`, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non e` piu` "una cosa da uomini" ne` una risorsa espressiva di uso marginale, ma e` sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. ecco perche` la nostra e` stata definita