
Rimasterizzato. Four Tops anni sessanta: 25 canzoni classiche e registrazioni rare. Edizione digipak.

: cosi` esordisce il protagonista di prima di travolgerci col disegno di una gelida vendetta: fara` innamorare alla follia una donna e poi la umiliera` con lo strumento della sua stessa menomazione per punire, attraverso di lei, tutte le donne. ma al momento decisivo, quando la prescelta sara` nuda e pudica di fronte a lui, l`imprevedibile accadra`. nella vita, del resto, tutto e` incerto. contraddittorio. persino gli affetti familiari e la letteratura offrono solo irragionevoli appigli, talche` in allo scrittore che ha appena perso il figlio indesiderato, un tesserino mostruoso e infernale, non resta che contemplare anche il naufragio del poema drammatico cui era affidata la speranza di sfuggire alla realta` quotidiana; e il la poesia e` ridotta a gioco combinatorio, a roulette alla rovescia. la silloge di tredici racconti e` apparsa per la prima volta nel 1962.






Recensendo questa commedia in tre atti del 1947 - rappresentata per la prima volta il 14 gennaio 1948 dalla compagnia "Il Teatro di Eduardo con Titina De Filippo" al Teatro Eliseo di Roma -, scriveva su "Oggi" L. Antonioli: "La trama, come per le precedenti commedie, nasce da un fatto veramente accaduto. Il personaggio di Benedetto, il marito tradito, è realmente esistito: la guerra gli aveva dato in un primo tempo la ricchezza, poi gli aveva tolto la moglie, innamoratasi di un ufficiale americano. Quando è venuto a sapere che la sua storia era stata messa in scena (la fortuna gli aveva già voltato le spalle), non ne ha intentato causa, come gli amici gli avevano consigliato, non ne ha fatto una speculazione, ha chiesto a Eduardo solo una poltrona al teatro"




"volevo solo giocare a calcio... e vincere, ovviamente. poterlo fare nella juventus e` stato un privilegio assoluto. tredici anni intensi, fatti di battaglie e di gol. di trofei prestigiosi. di corse sulla fascia sinistra e di cross. di trasferte infinite e di uno spogliatoio che ho sempre considerato come una seconda famiglia. di torino che mi ha accolto come un figlio. di una squadra che mi ha permesso di raggiungere il sogno di ogni bambino: vincere i mondiali. la juve mi ha preso per mano e mi ha fatto scoprire il mondo. mi ha dato l`opportunita` di conoscere persone eccezionali: compagni con cui ho condiviso anni indimenticabili, campioni di altre epoche, allenatori e dirigenti che sono stati un esempio in campo e fuori. ve li racconto in queste pagine, insieme a tanti aneddoti, curiosita` e ricordi personali. la lezione e` che se vuoi ottenere dei risultati servono impegno, lavoro, sacrificio. mantenendo pero` sempre un certo stile. perche`, in fondo, siamo pagati per fare il mestiere piu` bello del mondo: giocare a calcio." (antonio cabrini). eta` di lettura: da 7 anni.

