
delfini pubblico` un solo libro di versi: "poesie della fine del mondo", uscito da feltrinelli nel 1961. nel 1995 il libro e` stato riedito da quodlibet con l`aggiunta di alcune poesie escluse dalla raccolta. questa terza edizione amplia di molto la percentuale degli inediti, presentando per la prima volta un grosso nucleo di poesie degli anni trenta e quaranta tratte dagli autografi in possesso della figlia giovanna. e un`occasione per considerare l`esperienza poetica di delfini nel suo complesso, dall`inizio alla fine. come scrive irene babboni nella sua nota, si potra` vedere che la poesia di delfini "e` stata nel tempo manierista, lirica, romantica, crepuscolare, sghemba, sgrammaticata, scombinata, bettoliera, offensiva, innamorata. ha tentato, di volta in volta, di rincorrere i poeti antichi, gli stranieri, i surrealisti. non sempre ci e` riuscita, certo. la sua e` spesso `mala poesia` (`e` mio dovere scrivere mala poesia`, dice l`autore). ma in questa mala poesia delfini ha saputo inventare, prendere a prestito, a volte persino fraintendere, e sempre rimescolare con estro il tutto". con la sua poesia delfini ci ha lasciato una possibile lettura del mondo, e di una vita. prefazione di marcello fois.

2 LP. Edizione rimasterizzata e potenziata per il 15°anniversario. TRANSLUCENT BLUE VINYL.

Ristampa rimasterizzata, from the original source tapes. vinile audiofilo 180 gramm, stampa Eu, 2023 Album edito nel 1975.

Ristampa rimasterizzata, from the original source tapes. vinile audiofilo 180 gramm, stampa Eu, 2023. Album edito nel 1979.

3 LP. Delta Center, Salt Lake City, Utah, Usa, 22 Novembre 2005 - Eccellente concerto, registrazione soundboard, pressochè perfetta. Grandi versioni di Start Me Up, You Got Me Rocking, Tumbling Dice, Wild Horses, Night Time is The Right Time, Miss You, Get off Of My Cloud, Symphathy For The Devil, Jumpin' Jack Flash, You Can't Always Get What You Want, Satisfacion, ed altre ancora. Box limitato, edizione numerata in 300 copie. HEAVY COLOURED VINYL.

LP. Warner Bros, 1996, EU. Sesto album di studio della formazione di Chicago, uno dei migliori album del gruppo secondo il cantante Al Jourgensen, di sicuro un lavoro in cui i ritmi rallentano rispetto ai precedenti dando vita a atmosfere doom.