
un enigmatico finanziere, del cui patrimonio non si conosce l`origine, e un regista ebreo da anni inattivo si incontrano in un luogo imprecisato, a meta` tra un hangar e un mattatoio, per discutere di un progetto comune: mettere in scena il mercante di` venezia. in comune hanno un`ossessione: shylock, uno dei grandi personaggi shakespeariani. mentre scorrono le scene delle prove e gli esilaranti paradossi del mercante di venezia, immaginato dal regista con una strana compagnia tragicomica, si delinea una partita sottile e inquietante in cui entrambi i personaggi vogliono cambiare a loro modo il finale di shakespeare. un teatro nel teatro in cui regista e impresario si alternano a interpretare la parte di shylock e ognuno vede messa in discussione la propria identita`. il tutto in un avvincente collage che, sul tema del denaro e dell`arte, intreccia le parole di shakespeare con i testi della cultura ebraica e quelli dell`odierna cultura pop.

oltre che dalle piramidi, la testimonianza suggestiva del culto dei morti dell`antico egitto e` costituita dalle tombe dei faraoni nella valle dei re. splendide per la ricchezza dei tesori che contengono, per le decorazioni che le abbelliscono, per la profonda simbologia che celano, esse rappresentano una fonte inesauribile per la conoscenza della concezione egizia dell`aldila` e fanno della valle dei re uno dei luoghi piu` importanti sotto il profilo della storia della cultura e del pensiero. ci conduce alla scoperta di questo mondo affascinante uno dei piu` autorevoli egittologi, erik hornung, che con l`aiuto di numerose illustrazioni descrive e cataloga le tombe reali e ci svela il significato dei principali libri religiosi della spiritualita` egizia.

il libro si apre con la morte del patrigno della scrittrice, un evento che la turba profondamente, trasportandola negli irrisolti eventi della propria giovinezza, nell`indistinta consapevolezza di lei bambina e ragazza. a undici anni fugge con la famiglia dai pettegolezzi e dai fantasmi che infestano casa sua, per iniziare altrove una nuova vita con un diverso padre. adolescente sogna i cavalieri di re artu`, mentre il collegio e` un santuario con a capo una suora terribile. a diciannove anni un dolore persistente l`obbliga all`uso di farmaci distruttivi e a frequentare gli psichiatri: l`inevitabile ricovero la lascia sterile e obesa. segue la fuga dall`universitia` e da un matrimonio. a cavallo tra autobiografia e romanzo di formazione, "i fantasmi di una vita" restituisce al lettore le fasi di un`esistenza, in un andamento circolare che apre e chiude sullo smantellamento di una casa - e di un`era - del tempo presente.

evelyne pewzner, dopo un breve excursus storico, analizza le potenzialita` ma anche i limiti di una classificazione che separa la psichiatria dalla psicopatologia. descrivendo gli aspetti piu` critici delle malattie mentali, sottolinea la necessita` di un approfondimento clinico rigoroso per avvicinarsi con efficacia al problema della diagnosi, nodo principale della psicopatologia. gli esempi clinici e i testi presentati mettono in rilievo gli aspetti semiologici e relazionali piu` caratteristici e le osservazioni dell`autrice indicano che la ricerca di un senso e` subordinata all`approccio empirico dei fatti patologici.

anche se di angeli in senso stretto si puo` parlare solo per le tre grandi religioni monoteiste, il concetto di entita` soprasensibile a mezzo fra noi e dio e` patrimonio di tutte le culture del pianeta. heinrick krauss ha limitato la trattazione agli angeli della bibbia, offrendo al lettore una visione d`insieme dell`evoluzione storica del pensiero sugli angeli (come hanno trovato espressione nella bibbia e piu` avanti nella dottrina della chiesa cristiana). i primi due capitoli del libro sono dedicati al lungo processo evolutivo aperto nel i millennio a.c. e concluso alla fine del medioevo. il terzo capitolo descrive i controversi sviluppi della concezione angelologica in eta` moderna. un glossario fornisce informazioni sui termini specialistici.

continua la pubblicazione dei singoli libri della bibbia, accompagnati dall`introduzione di un protagonista della letteratura (ma non solo). in questo caso, steven rose, docente di biologia presso la open university di londra. cosi` la bibbia si offre come opera letteraria di immenso valore culturale e non solo teologico: l`interpretazione degli autori di oggi prescinde da qualsiasi lettura confessionale. ne e` un esempio il prologo che rose ha scritto per il primo libro della bibbia: la sua difficile identita` (ebreo, ateo, biologo) ci permette infatti di leggere la "genesi" in chiave moderna, legandola a problemi scientifici ed etici sempre attuali.

presente da quasi un secolo su tutti i giornali del mondo, assente da qualsiasi storia del giornalismo, del costume, della lingua, il cruciverba e` l`inavvertito elefante che siede nel salotto della comunicazione del novecento. molti lo ritengono piu` antico di quello che e`: eppure non poteva che nascere nella new york degli anni dieci, contemporaneamente a tutto cio` che ha costituito l`orizzonte del moderno, dalla catena di montaggio al cubismo, dal giornalismo dei reportage alla musica jazz. vuoto, il cruciverba e` una griglia ortogonale di caselle; pieno, e` un caleidoscopio alfabetico in cui si frammentano e si ricompongono le parole della lingua e i nomi del mondo, dando la possibilita` ai lettori di verificare le proprie conoscenze in una sfida con se stessi, circoscritta a una percorrenza in metropolitana o a una sosta in poltrona durante il weekend. la storia del cruciverba e` un romanzo. i suoi personaggi sono tutti straordinariamente eccentrici (e apparentemente tutti "normali"), i suoi dialoghi collegano definizioni indiziarie e soluzioni congetturali, la sua ambientazione e` la metropoli, con i suoi giornali, i suoi grattacieli, i suoi mezzi di trasporto.

"il respiro del buio" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia di chilometri che sanciscono l`ingresso in una nuova vita. il servizio militare in cecenia e` finito, e` tempo di tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso significato. e un altro uomo quello che arriva alla stazione di bender, e un`altra e` la citta` che lo accoglie: identica a un primo sguardo, eppure diversa. rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla cecenia, nicolai vive il suo "dopoguerra" di solitudine, ansia, paura. e, soprattutto, odia. odia gli edifici, le strade, l`umanita` "pacifica" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa di civilta`. per provare a fare i conti con le atrocita` subite e commesse, decide allora di intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l`unico ritorno possibile: la siberia. immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una vita semplice e quieta. ma un passato cosi` pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e quella che sembra una possibilita` di riscatto puo` rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta al punto di partenza. cosi`, puo` succedere che un impiego in una ditta di sicurezza privata a san pietroburgo si trasformi in una nuova guerra, piu` nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in divisa, eppure, se e` possibile, ancora piu` pericolosa. una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze...

